Nella vita ci hanno insegnato ad uniformarci al gruppo e, siamo tutti chi più chi meno "conformisti". In questo mondo globalizzato, dove in un attimo dal mio piccolo spazio abitativo riesco a mettermi in contatto con l'Australia, il Canada, addirittura il Giappone, pensiamo più o meno le stesse cose. Circolano idee "stereotipate", chi ha idee "diverse" viene, ancora, guardato con sospetto e, così il pensiero si uniforma: io penso quello che pensi tu e viceversa, ma siamo di fronte a idee libere? Coscienti? Originali? La domanda è retorica, ovviamente. Allora, io mi sforzo, almeno ci provo di pensare in modo diverso, guardo il mondo da varie prospettive, questo non sempre piace, anzi a dire il vero, quasi mai. Ma io ci provo, per me non esiste la Verità assoluta come molti pretendono di conoscere, per me il mondo è pieno di dubbi, ipotesi, teorie, non c'è niente di veramente vero, o buono, o cattivo o falso, non c'è niente di assolutamente nero o bianco, di destra o di sinistra, di umano od inumano. Tutto è un insieme costante di contraddizioni che il pensiero in qualche modo può provare a svelare. Allora io dico, proviamo a guardare le cose in modo diverso da come ci hanno detto che deve essere guardato e, probabilmente troveremmo qualcosa di nuovo. Lasciamo libero il nostro pensiero e, con esso è probabile che nasceranno idee a volte strane, folli o troppo facili quasi da realizzare, troveremmo sempre qualcuno che ci dirà che "non si può fare", ma noi proviamoci, perché la saggezza non è certo la nostra prima qualità, è piuttosto la "follia". Allora proviamo ad essere folli, originali, "divergenti", diversamente pensanti, non pensate ciò che si aspettano da voi e, forse così riusciremmo a costruire un nuovo mondo possibile.
Simonetta