Thriller Live: Pirotecnico Omaggio al Re del Pop

Creato il 18 maggio 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Silvia Medeossi 18 maggio 2014 musica, primo piano, teatro, vedere Nessun commento

Platea in piedi per rendere omaggio al Re del Pop, Michael Jackson. Le prime battute dello spettacolo Thriller Live, in scena al Rossetti di Trieste dal 15 al 18 maggio, sono sufficienti per scaldare il pubblico sull’onda di ricordi che, legati alle sue indimenticabili canzoni, sono ancora vivi nel cuore di tutti. Canzoni che hanno segnato un’epoca: espressione spesso abusata, ma certamente non fuori luogo se si tratta di Jacko. Scomparso il 25 giugno 2009 è a detta di moltissimi il più grande artista della storia della moderna musica pop, come dimostrano i numeri (premi, dischi venduti, fan raggiunti) che sono vera e propria cartina tornasole di un successo mai venuto meno. Senza contare poi che i suoi brani tagliano trasversalmente un’epoca che si divide fra il boom economico e una società che si prepara ai grandi cambiamenti dell’epoca multimediale, fra una generazione che ha appena imparato a muoversi a ritmo rock ed una che conosce la musica anche attraverso i videoclip.

E quelli di Michael Jackson sono passati alla storia non solo per le ambientazioni da vero e proprio film, sconosciute al mondo delle sette note fino a quel momento, ma soprattutto per le coreografie. Un artista a tutto tondo che non ha solo indubbie doti vocali, peraltro non comuni, ma anche peculiari e strabilianti abilità di movimento, talmente uniche da permettergli di perfezionare od inventare passi di danza che saranno poi marchio di fabbrica di molti dei suoi numeri. Dalla Moonwalk al palmo della mano che si apre in un elegante movimento del polso quasi alla Spider-Man, dalle mille piroette a caviglie quasi unite ai movimenti di bacino fatti a testa bassa e cappello sugli occhi.

Thriller Live presenta per oltre due ore le più amate hit dell’incredibile carriera di Michael: una festa musicale che spesso è animata da una platea che, senza retorica, ma con la spontaneità e la gioia di chi ama la sua musica e desidera continuare a condividerla, si alza e balla in un crescendo che segue il repertorio dai Jackson 5 fino ai successi dei suoi anni d’oro. Molto belle le coreografie, in alcuni casi ricostruite sulla traccia di quelle originali di Michael, in altri reinventate e sorprendenti, firmate da Gary Lloyd e le installazioni video che scorrono l’una nell’altra, incalzanti, raccontando una grande star contemporanea, accennando alla sua vicenda umana e soprattutto rievocando la portata, a volte leggera, altre densa d’impegno, che caratterizzava le sue canzoni.

Nel cast spicca il nome di Cleo Higgins, star di The Voice UK 2013, che rende benissimo le curve vocali da I’ll Be There a Beat It, da Smooth Criminal a cult come Thriller, Billie Jean, Bad. Sul palco si avvicendano ben cinque interpreti diversi di Michael a dimostrazione del fatto che un artista così perfettamente unico e poliedrico è difficilmente imitabile con un’unica figura specie se teatrale. In scena tutto risulta impeccabile, a tal punto da far crescere il rimpianto per la prematura scomparsa di un personaggio che avrebbe ancora potuto dare tanto al suo pubblico. La mente torna a quando da piccina ascoltavo Bad, il mio primo album, e provavo ad imitare la voce di Michael non mancando di studiare le coreografie di tutte le canzoni. E poi a quella lacrima scesa quando arrivò l’annuncio della sua scomparsa: emozioni regalate da un musical effervescente che risuscita un mito nel cuore di tutti.


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