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Ti chiedo di volermi benedire. Lettera di un figlio gay al proprio padre.

Da Ganimede

Ti chiedo di volermi benedire papà. Lettera di un figlio gay al proprio padre.

lettera di "Ruben" del Gruppo Ali d'Aquila, Cristiani LGBT di Palermo. _____________________________

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Caro papà,

Ciao!

Approfitto di questo scritto per comunicarti qualcosa che per me è importante e che non so per quale motivo non riesco a dirti a voce... forse perché mi vergogno o forse perché non siamo mai riusciti a comunicare profondamente! Credo sia arrivato il momento che anche tu apprenda quella realtà che mi appartiene da sempre, perché in famiglia sei l’unico che non è al corrente poiché la mamma, i miei fratelli e perfino il mio figlioccio sono a conoscenza!

Ciò che sto cercando di comunicarti riguarda la mia identità sessuale! Non so se tu hai mai pensato al perché non sia mai stato fidanzato con una ragazza, forse avrai nutrito qualche dubbio a riguardo ma in ogni caso non mi hai mai detto niente. Quello che volevo comunicare a te che sei mio PADRE è che sono omosessuale. Sai cosa significa, vero? Per anni ho convissuto con questa realtà che mi ha portato alla solitudine, a tanta sofferenza e a pensare che non “ero normale”. Ringraziando Dio è stato proprio Lui che mi ha aiutato nel percorso di accettazione della mia identità non facendomela vedere più con un problema ma come un “dono”. Parole difficili lo so, ma è stato proprio Dio a mettere nel mio cammino persone, frati, monaci che mi hanno rivelato un’ aspetto del tutto diverso della realtà omosessuale che purtroppo contrasta con il pensiero della Chiesa ufficiale, ma sotto sotto segna l’inizio di un cambiamento di mentalità che è già in corso da tanti anni all’interno della Chiesa stessa! Ebbene si, adesso anche tu sei a conoscenza. Spero che questo non sia un problema per te e non sconvolga gli equilibri familiari, ma non potevo tenere all’oscuro di questa situazione la persona che per me è importante nonostante spesso mi fai incazzare soprattutto quando prendi in giro la mamma…. è perché VI VOGLIO TROPPO BENE  e mi spiace che tu scarichi sulla mamma quella tensione che magari nel corso degli anni hai accumulato! Anche tu come me sei molto orgoglioso e caratterialmente siamo molto simili per questo spesso litighiamo. Credo che adesso sia arrivato il momento di fare un bel passo avanti e capire che ormai hai dei figli più grandi, maturi e non più dei bambini. Essi hanno una loro libertà che non deve tuttavia intaccare la libertà tua e della mamma. Vi vorrei vedere sempre felici in questa fase della vostra vita, senza nessun pensiero e senza nessun affanno che possa derivare da noi tuoi figli.

Spero che questa notizia segni tra di noi l’inizio di un rapporto ancora più maturo e spero soprattutto che tu voglia la mia felicità che per tanti anni mi è stata negata da circostanze varie e che adesso con fatica sto riscattando. Ringrazia Dio che stai avendo la possibilità di leggere questo scritto… altri genitori di figli omosessuali purtroppo non hanno avuto questa tua stessa possibilità, perdendo per sempre il proprio figlio ucciso dalla discriminazione e dalla non accettazione! Desidero che tutta la mia famiglia sia con me e mi aiuti fregandosene del giudizio altrui! Ciò che conta è innanzitutto l’unione familiare e la serenità tra di noi… tutto il resto è secondario.

Adesso che conosci un altro aspetto molto importante della mia vita ti chiedo di volermi benedire… te lo sto chiedendo con tutto il cuore: bendicimi e prega per me perché ne ho tanto bisogno.

Ti voglio bene! "Ruben"


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