Per raccontare un fiore così bisogna cercare di cambiare angolazione, di spostarsi, di vedere altre possibilità per l'immagine. Ad un tratto si è posata un bellissima e cicciottosa ape, ma non ho fatto in tempo a metterla a fuoco.
Per poter raccontare bene il mio soggetto, ho cercato di fare fotografie ampie, ma anche di entrare nei dettagli e di cambiare posizione. In un lavoro come questo, sono sufficienti 2-3 fotografie, facendone di più si rischierebbe di annoiare colui che guarda le nostre immagini. Poche foto e ben mirate.
Io fotografo a mano libera anche le macro. Facendo questo ci sono degli svantaggi: il vento muove il fiore e la foto può venire mossa. Al fine di evitare il mosso, inserisco la raffica e faccio numerose foto sequenziali, cercando di stare il più possibile fermo. La foto macro è meravigliosa, ma ci vorrebbe un'attrezzatura non proprio economica. Ci si può divertire comunque, pur avendo un obiettivo economico con funzione macro ed i risultati possono essere comunque soddisfacenti.
Per cercare di mettere a fuoco un'area più vasta, ho impostate la macchinetta a priorità di diaframmi, con un valore tra gli 8 e 11. Questo fa in modo che l'otturatore sia più chiuso e, pertanto, possa passare meno luce. O meglio, passano meno raggi di luce e la foto ha un'area nitida maggiore. Bisogna solo stare attenti perché facendo questo si allungano un po' i tempi di scatto.