ti svesti come sempre
appoggiando il bagliore dei tuoi occhi
sopra pile di vestiti da ripiegare
fai mosse attente
letteratura da buonanotte
creando torri di babele
con i tuoi affranti sogni del giorno
Non vorresti fermarti a dormire
ma non ne puoi fare a meno
la piccola morte di ogni secolo
ti chiama a gran voce dai flussi del tuo riposo
Come a doverti escludere dal mondo per qualche ora
come se dovessi morire
per poterti resuscitare
al suono di una sveglia
che come un filo di arianna di riporta a noi
Il sonno giunge come sempre
tra i ritardi di un dilemma
ripensandoti adulto
dimenticandoti di sognare