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"Ti tagliamo la gola". Io inseguito dai rom e dai loro cani nel campo della Magliana. Tante foto da non credere

Creato il 28 febbraio 2014 da Romafaschifo

Per un appuntamento di lavoro mi trovavo in via della Magliana, essendo un po' in anticipo inizio a notare un via vai continuo di carrelli della spesa carichi e stracarichi  di qualsiasi materiale. Quando dico continuo intendo circa due ogni minuto. Tutto senza soluzione di continuità e nella massima normalità tra mamme con bambini e nonne che portano a spasso i nipoti nel passeggino. Decido di fermare un signore sulla cinquantina con delle buste della spesa in mano e gli domando se quella appena descritta è una situazione che si ripete sempre oppure se oggi è un caso particolare. Mi risponde: "oggi ce ne sono pochi io da qui me ne vado sto vendendo casa prima che ammazzo qualcuno".
Esco dal mio appuntamento, dopo circa mezz'ora, e mi ritrovo davanti la stessa situazione. Decido allora di seguire uno di questi carrelli per capire dove vanno.
Punto una signora con il carrello all'altezza della stazione Villa Bonelli e inizio questa processione fino ad arrivare alla rampa che porta alla Roma-Fiumicino. Durante il percorso incontriamo diversi altri soggetti dotati di carrello che scambiano opinioni e sorrisi benevoli con la mia compagna di viaggio. Tutto questo avviene in mezzo alla carreggiata e tutto nella più totale normalità. Arriviamo appunto alla rampa, dove non è presente nessun marciapiede, che la donna carrellata prende contromano a tutta velocità dando una bella spinta (è in salita) schivando le auto che scendono direttamente dall'autostrada.
La cosa non è molto sicura, ma decido di seguirla ancora.
Ci ritroviamo nel tratto di pista ciclabile che costeggia l'autostrada sopra al viadotto della Magliana e lo spettacolo che mi si presenta sotto è difficile da descrivere e per questo decido di fare qualche foto. La mia compagna di viaggio se ne accorge ed inizia ad urlarmi contro. Vedendo che continuo lascia il carrello, mi viene sotto, mi fa il gesto di tagliarmi la gola e subito se ne va.
Io rimango lì ad aspettare che si allontani e faccio altre foto ma un'altra signora da sotto si accorge di me, si volta e mi mostra il sedere (si vede in una foto) iniziando ad urlare. Le sue urla richiamano l'attenzione di alcuni uomini lì intorno che iniziano a correre verso di me con un paio di cani al seguito. A questo punto il racconto però si interrompe. E io scappo a gambe levate.
Roma (Capitale d'Italia), 2014.
Lettera Firmata

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