Qui a Taiwan e' un po' diverso. Terremoti a parte (e che fortunatamente non ho avuto ancora occasione di vivere), anche i tifoni fanno un po' paura. Sono si' accolti con entusiasmo per via del fatto che uffici e scuole sono chiusi, quindi rappresentano delle feste a sorpresa e fanno sempre piacere, ma non si sa che danni possa provocare la loro forza distruttiva. Spesso accompagnati da forti piogge, causano alluvioni soprattutto nella parte orientale che si affaccia sull' Oceano Pacifico e pare che in citta' possano sradicare alberi, semafori, segnali stradali, persino ribaltare auto! Bisogna quindi stare in casa e aspettare che procedano per altre destinazioni.
Hanno persino dei nomi, quasi sempre femminili (forse per evocare la potenza e la furia a volte devastatrice di noi donne? Non ne sono sicura, ma questa cosa mi urta un po' e la trovo alquanto maschilista!). Quello che sta arrivando o che e' gia' arrivato... non saprei, non sono molto esperta in fatto di tifoni, si chiama Saola. Il nome e' dolce, esotico e musicale, quasi a volergli attribuire caratteri personali, aspetti umani... forse per esorcizzare la paura?
Guardando pero' il grafico (uno dei tanti che vengono pubblicati sui siti per dare l'allarme), un po' di ansia ti viene! Per non parlare poi del furgoncino che si aggira per strada con gli altoparlanti dai quali una voce maschile allarmante avverte dell' arrivo del tifone e raccomanda tutti i cittadini di ritornare al sicuro nelle proprie case e di chiudere bene porte e finestre.
Per ora fuori dalla finestra vedo alberi scossi brutalmente dal vento, pioggia torrenziale e robe che volano nell'aria.
Tutto sotto controllo, mi sembra. In ogni caso, giusto per amplificare un po' la mia ansia, sento vibrare tutto sotto i miei piedi.