In effetti la parte curativa del tiglio utilizzata in erboristeria è quasi esclusivamente costituita da fiori e brattee e l’infuso classico si ottiene con 5 grammi di fiori e brattee, sia utilizzati freschi che essiccati, in 200 grammi di acqua bollente, lasciato riposare per 15 minuti, poi filtrato e consumato in ragione di una tazza 3 / 4 volte al giorno. Le proprietà principali del tiglio riguardano il sistema nervoso, con effetti ansiolitici e rilassanti, contro l’irritabilità e l’insonnia, soprattutto nei bambini e nelle persone con età avanzata; il tiglio non provoca sonnolenza e la sua azione contro l’insonnia è dovuta solo alla riduzione dell’ansia, inoltre si ottengono buoni risultati anche nelle palpitazioni cardiache causate da tensione nervosa. Il tiglio è utilizzato anche come diaforetico e come emolliente nelle malattie respiratorie catarrali. La somministrazione intisana, meglio se addolcita con miele, favorisce la sudorazione nelle malattie da raffreddamento; è inoltre un calmante nelle coliti e negli spasmi da colon irritabile. Il decotto a base di tiglio, applicato localmente, è indicato contro le occhiaie e le palpebre gonfie. Ma, anche se meno utilizzato, è opportuno ricordare le proprietà curative del decotto ottenuto dall’alburno del tiglio : una tazza al giorno di questo decotto facilita la produzione della bile migliorando così la funzionalità del fegato, facilita l’eliminazione dell’acido urico da parte del rene, protegge l’integrità del fegato stesso, ma soprattutto è un ottimo rimedio contro la cellulite, riuscendo a combattere con comprovata efficacia la ritenzione idrica. La lunga tradizione d’uso ci permette di asserire che il tiglio è una pianta ben tollerata e con un ottimo livello di sicurezza. Romano Ravaglia
L'assunzione di prodotti a base di piante officinali va fatta dietro consiglio e consultazione medica.