Tim Cook da AllThingsD: Apple è ancora capace di innovare

Creato il 29 maggio 2013 da G97iulio1609

Tim Cook da AllThingsD: Apple è ancora capace di innovare HDnews.it

Tim Cook, il Ceo di Apple, è stato protagonista di una nuova intervista da AllThingsD ed ha risposto a numerose questioni ed argomenti:

    • iOS 7
    • iWatch
    • Apple TV
    • Google Glass
    • iPad Mini
    • Contrasto con Samsung

Riguardo la competizione con Samsung nel mercato telefonico.“Apple da sempre deve tener testa a grandi competitor, abbiamo combattuto contro Microsoft e Dell nel mercato dei PC, ma il nostro obiettivo è sempre lo stesso: creare i migliori prodotti. E i nostri prodotti sono amati dai rispettivi possessori. La percentuale di utilizzo mondiale dei prodotti iOS è del 59%, molto al di sopra di quella di vendita.”
“L’andamento delle azioni di Apple negli ultimi periodi è stato frustrante, sia per gli investitori che per noi. Eppure crolli del genere sono stati registrati anche negli anni precedenti: nella fine del 2006, nel 2001 e 1998. Ma credo che l’unica soluzione è focalizzarsi sui prodotti: una volta riusciti ad offrire il meglio ai nostri clienti, tutto va da sé.”
A riguardo di iPad mini. ” Non ha inaugurato una nuova categoria di prodotto, è vero. Ma l’innovazione non è solo creare nuove categorie.”
“Siamo ancora quell’azienda in grado di cambiare le regole del gioco, abbiamo incredibili progetti in cantiere e fantastiche idee nate dalle stesse menti che hanno creato iPod, iPhone, iPad e Mac. La cultura di Apple è ancora a Cupertino, più salda che mai. Abbiamo ancora molti “game changer” da mostravi.”
Riguardo le prospettive di Apple nel mercato televisivo: “Non voglio rivelare dettagli, ma già con l’Apple TV siamo entrati nei salotti dei nostri clienti e negli ultimi trimestre le vendite sono cresciute al di sopra di ogni aspettativa. Questo progetto ci sta aiutando a capire molto sui desideri di innovazione nel mercato televisivo, e stiamo continuando a lavorare su questo. Sappiamo che possiamo contribuire molto. Quando guardi l’esperienza TV, penso che molti credano che non sia una cosa appagante, è rimasta la stessa per decine di anni. Ci sono veramente delle grandiose idee per questo [in Apple].”
Riguardo i Google Glass: “Credo ci siano alcuni punti positivi nel prodotto, ma l’appeal del prodotto penso non raggiungerà le masse ma un gruppo ristretto di clienti. Ma porterei la questione più in alto: credo che il mercato dei prodotti tecnologici indossabili sia incredibilmente interessante e potrà essere davvero prolifico in futuro. [...] Non credo ci sia gente che indossa gli occhiali non per necessità, e di solito quelli come me che li usano perché non ci vedrebbero niente senza, preferiscono oggetti leggeri, non intrusivi, che riflettano il loro stile d’abbigliamento.”
“Siamo nell’era post-PC. Ne siamo profondamente convinti.”
Sempre sull’argomento dei wearable computer: “[Tim Cook mostra il Nike Fluel che ha al polso] Questo prodotto è fantastico, Nike ha fatto proprio un bel lavoro, integrandolo anche con iOS, ma le sue funzioni sono limitate al fitness. Credo che di gadget del genere che possano fare più cose ce ne siano pochi in circolazione e di bassa qualità. Non c’è nulla in questi gadget che possa far dire ad un ragazzo che non ha mai indossato un orologio, o degli occhiali, “lo voglio!”. È un’area perfetta da esplorare. Potrà essere un altro importante ramo del mondo post-PC. [...] Credo che la posizione del polso sia interessante, indossare il Fluel è così naturale. Ma come già detto: per convincere la gente a mettersi qualcosa al polso la devi prima convincere che quella cosa è così incredibile che ne vale la pena.” [Tim Cook ha promesso novità in tempo per il D12, tra un anno. iWatch in arrivo?]
“Durante la WWDC, mostreremo le nuove funzioni di iOS e OS X. Siamo davvero eccitati. Jony Ive ha avuto un ruolo chiave per iOS 7. Sapete che abbiamo cambiato un po’ l’organigramma di Apple negli ultimi mesi, così da favorire la maggiore collaborazione interna, sempre più importante nel mondo post-PC che richiede software e servizi incredibili integrati ad un hardware ugualmente incredibile.”
“L’obiettivo degli ultimi cambiamenti ai vertici di Apple è stato quello di avvicinare il gruppo ancora di più così da spendere più tempo nel trovare la magia dell’integrazione.”
Riguardo strategie di mercato, in particolare sul perché Apple ha preferito da sempre tenere in vendita iPhone delle generazioni precedenti a costo inferiore anziché presentare un iPhone “economico” oltre al top gamma: “Fare un prodotto hardware integrato con software e servizi costa molto e abbiamo preferito concentrarci su un unico prodotto. Abbiamo fatto diversamente con l’iPad mini e l’iPod shuffle, ma questi prodotto rispondo ad altre esigenze di utilizzo, non di prezzo.”
Riguardo phablet e smartphone con grandi schermi: “Molti utenti guardano solo alla dimensione dello schermo, ma ci sono anche altri che sono attenti a come appaiono realistiche le loro foto, al bilanciamento del bianco, alla riflettività, all’autonomia della batteria, alla longevità, alla brillantezza ecc. Noi abbiamo cercato di creare il miglior compromesso tra tutte queste qualità.”
“Lo scorso anno abbiamo acquistato circa 6 società in un anno, quest’anno siamo già a 9. Non tutte le abbiamo annunciate, ovviamente. Non siamo in cerca di grandi acquisizioni ma di quelle che ci possono aiutare a fare grandi prodotti. [Riguardo la scarsa presenza di Apple nel segmento "social"] Siamo già nel mercato social con iMessage e Game Center, e abbiamo importanti partnership con Facebook e Twitter. Ma non credo che Apple possa diventare un’azienda leader nel mercato dei social network.”
Riguardo sviluppo open e closed: “Vedrete in futuro API più aperte per gli sviluppatori, ma non in grado di mettere il cliente in rischio di avere un’esperienza negativa di utilizzo. I clienti ci pagano per fare certe scelte al posto loro. Ho visto che su alcuni telefoni puoi metterti a modificare i più impensabili parametri del software. Non credo che la maggior parte degli utenti voglia questo, ma è ovvio che alcuni lo richiedono.”
“Siamo entrati nel mercato della pubblicità mobile perché volevamo che i nostri sviluppatori guadagnassero, non noi [come Facebook e Google].”

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