Time to celebrate! Viva l' Italia!

Creato il 10 marzo 2011 da Hermes
Ciao ragazzi!
Quest' anno si festeggia il 150enario dell' unità d' Italia. Per me, Romano con genitori del sud del Lazio, è una data importante. Perché, pur sentendo una buona dose di affetto per la mia città (ma anche il campanilismo e i comuni sono roba nostra), la prima cosa che viene da dire è che sono Italiano, e lo dico con un certo orgoglio. Poi sono Romano, infine europeo (lo ammetto, l' UE mi ha congelato la voglia di Europa unita).
Leggevo sul corriere della sera una bella lettera di uno scrittore in cui si dice: "Ma ora è il momento di festeggiare. Ora è arrivato il momento di esporle le nostre bandiere di tre colori. Fatelo anche voi, per favore, se ne avete una. L’Italia, oltre che un Paese che rischia il declino, è un Paese stressato. Festeggiare combatte lo stress. Lo dicono gli esperti. E non prendetemi per cicala, somiglio di più a una formica. Ma una volta ogni 150 anni si può. Non avete visto quanto bene ci ha fatto guardare Benigni a Sanremo?
Ora festeggiamo. Poi, dopo la festa, ragioniamo pure quanto vogliamo e cerchiamo di migliorare le cose, visto che ce n’è tanto bisogno. W l'Italia!" (http://www.corriere.it/italians/11_Marzo_09/17-marzo-prima-festeggiamo-poi-ragioniamo_976554d0-49a3-11e0-8210-720c80ef41f5.shtml).
Certo, c' è anche chi critica spietatamente la politica italiana, ed ha ragione su buona parte di queste cose, ma credo io che la critica verso un sistema che va rinnovato possa andare a braccetto con l' essere orgogliosi della propria identità nazionale italiana.
Poi siamo un popolo di autocriticoni!

Perciò è comparso a lato il logo di Italia 150 o, se preferite, potrete mettere la coccarda tricolore, perchè invito anche voi a seguire l' iniziativa (augurandomi che paperblog mi riservi un po' di spazio, perchè se no mi ignoreranno tutti). E celebriamo questa "serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!" (Purgatorio, V, 76-78), che però è anche "'l bel Paese, là dove 'l sì sona" .
E ancora, chiudo citando Enzo Biagi: "Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti". Ecco!

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