biancospino
Questo arbusto fa parte della grande famiglia delle Rosacee e si caratterizza per essere utilizzata sopratutto come vero e proprio rimedio medicinale da adottare nel momento in cui si ha la necessità di contrastare numerosi disturbi che si creano a livello cardiaco.
Questa pianta medicinale viene utilizzata spesso in campo erboristico, seguendo delle preparazioni come le gocce (quindi la tintura madre di cui vi stiamo parlando), ma esistono in commercio anche prodotti a base di biancospino caratterizzati ad compresse o da capsule gelatinose.
Tra le principali caratteristiche del biancospino troviamo anche il fatto di essere una pianta medicinale che produce degli ottimi effetti benefici solamente dopo un certo periodo di trattamento, mentre nell'immediato risulta quasi inefficace.
Si consiglia di assumere le varie preparazioni a base di biancospino subito dopo che nascono i primi sintomi relativi a disturbi cardiaci.
La raccolta delle bacche rosse di biancospino avviene principalmente nel corso della stagione autunnale, mentre le foglie di tale pianta si possono prelevare anche nel corso della stagione primaverile ed estiva, oltre che autunnale.
La raccolta dei fiori di biancospino, che vengono utilizzati per la produzione della tintura madre (dal momento che presentano al loro interno quelle proprietà utili per la cura di disturbi a livello cardiaco) avviene, invece, nel corso della stagione primaverile o in quella estiva.
quando si usa
La tintura madre di biancospino può essere efficacemente impiegata
Questa tintura madre si caratterizza per svolgere un'azione tonificante nei confronti dell'apparato cardiaco e, più in generale, sull'intero sistema circolatorio.
La tintura madre di biancospino si differenzia dagli altri preparati a base di biancospino sopratutto per via del fatto che può vantare sullo svolgimento di un'azione benefica più generale e meno specifica (ad esempio l'estratto fluido di biancospino presenta delle proprietà più rilassanti e distensive, mentre il macerato glicerico si caratterizza per essere impiegato sopratutto nella cura della tachicardia e delle aritmie).
come si usa
Nella maggior parte dei casi, dobbiamo sottolineare che la modalità di somministrazione della tintura madre di biancospino debba rispettare un quantitativo di gocce compreso tra un minimo di venti ed un massimo di cinquanta.
Ricordiamo che bisogna sempre far diluire le gocce di tintura madre di biancospino all'interno di mezzo bicchiere d'acqua.
L'assunzione della tintura madre di biancospino dovrebbe avvenire almeno due volte al giorno: per fare in modo che si possano godere gli effetti benefici di tale preparato erboristico è necessario proseguire la cura per qualche mese.
I migliori risultati per il proprio organismo si ottengono con un trattamento a base di tintura madre di biancospino che preveda l'assunzione e un dosaggio pari a trenta – quaranta gocce con una cadenza di tre volte al giorno, in particolar modo successivamente ai pasti e prima di andare a dormire.
Non bisogna somministrare la tintura madre di biancospino ai bambini e presenta anche diverse controindicazioni per tutti quei soggetti che soffrono di ipotensione: ad ogni modo, il consiglio è quello di fare dei cicli di trattamento che non vanno oltre i tre mesi.
effetti
La tintura madre di biancospino viene spesso impiegata per via delle sue notevoli proprietà benefiche.
In particolar modo, i suoi effetti terapeutici sono i seguenti: la tintura madre di biancospino si caratterizza per svolgere un ruolo di regolatore cardiotonico del tutto naturale; inoltre, è in grado di diminuire, senza dubbio, tutti quegli stati di nervosismo che possono colpire sia i bambini che gli adulti.
La tintura madre di biancospino risulta anche un ottimo coadiuvante per combattere tutti quei disturbi che hanno a che fare con il sonno e che ne minano la quiete.
Inoltre, gli effetti della tintura madre di biancospino si estendono anche all'incremento del flusso sanguigno delle coronarie, oltre che la capacità di svolgere un'azione tranquillizzante sull'apparato cardiocircolatorio, oltre ad essere in grado di rendere più regolari le palpitazioni e la tachicardia.
L'utilizzo della tintura madre di biancospino deve essere particolarmente attento nel momento in cui si stia attraverso uno stato di gravidanza o allattamento: in questi casi, infatti, l'indicazione è quella di evitarne la somministrazione.
Si tratta, ad ogni modo, di una pianta che denota un ottimo grado di sicurezza nel momento in cui viene assunta alle dosi indicate dall'erborista o dal proprio medico.