A volte si pensa, e il cinema purtroppo ci ha mostrato sempre e solo questo metodo, che per scacciare il Demonio dalla propria vita servano frasi in latino, vomito, croci brandite, passi della Bibbia, accettazione di beccarsi almeno un "Inculati Padre", sforzi fisici, Legioni, voci cavernose, stanze piccole e anguste, assistenti impreparati, sudore di lotta tra Bene e Male, letti possibilmente a una piazza e mezzo, colonne vertebrali fatte di Pongo, Acqua Santa e tanto culo, assimilabile a un "E che Dio ce la mandi buona".
La mia esperienza invece mi dice che per scacciare il Demonio può bastare un film porno portato in ritardo.
Durante i mesi in cui Lord Samael infestava di cattiveria e puzza di zolfo la mia videoteca strani avvenimenti si stavano manifestando tanto che, non lo nego, la notte mi svegliavo e da sonnambulo percorrevo il corridoio credendo di vedere là in fondo un Caprone.
Molte volte questo sonnambulismo mi portava invece al frigorifero a farmi fuori un Caprino ma, lo ammetto, la mia vita era scombussolata da una certa negatività malefica.
Credo che l'avvenimento più emblematico in questo senso sia quello dell'automobile vivente, indemoniata (appunto), tipo Christine.
Ero in negozio con qualche tipo strano (ossia il 90% della clientela) quando sento urla di vecchia dalla strada.
"Ecco, avranno investito un bambino, l'avevo detto io che prima o poi sarebbe accaduto" faccio io al mio interlocutore, uno dei tanti clienti non paganti che veniva ad abbeverarsi della mia Saggezza.
(Poi magari sui bambini che gravitavano lì intorno e sul rischio reale di morte in quella strada ci torneremo sopra.)
Invece no, esco, la vecchia continua ad urlare ma non noto nessun corpicino per strada. Rientro dentro, immagino che la vecchia stia urlando perchè sarà morto (magari per la terza volta) qualcuno in Beautiful o perchè magari il Tronista anziano di Uomini e Donne avrà finalmente scelto e trovato la sua zoccola incartapecorita.
Ad un certo punto però entra un signore in videoteca e mi fa.
"E' sua la "vattelaapescailmodello" che era parcheggiata qui davanti?"
"Non lo so -rispondo io- mi può dire il colore?"
(il fatto è che odio le macchine e non conosco il modello nemmeno della mia, vado a colori)
"Nera", mi fa
Oddio me l'hanno rubata, sudo freddo, immagino che la vecchia ha visto tutto, immagino un ladro (sarà romeno, albanese o marocchino? bello credere siano sempre loro...)che me l'ha portata via, sfrecciando vicino alla vecchia urlante e ancora sporca di sugo e farina.
"Oddio, che è successo, l'hanno rubata?" faccio al messaggero della tragedia.
"No, venga fuori"
Esco, lascio il negozio aperto alla mercè di piccoli ladri travestiti da bambini sorridenti, e vado fuori.
La mia macchina non c'è, prima, quando ero andato a controllare del presunto omicidio, non me ne ero nemmeno accorto in effetti.
"Me l'hanno rubata???", chiedo ancora una volta io malgrado mi era già stato risposto di no.
"No, è lì", mi fa l'uomo.
E il suo dito indica lontano.
Circa 300 metri più giù, in questa stretta e malfamata strada in leggera discesa che porta al Lago Trasimeno vedo DALLA PARTE OPPOSTA RISPETTO ALL'INIZIALE PARCHEGGIO, la mia macchina praticamente nel cortile di una casa, finita lì dopo aver divelto (sognavo da anni di scrivere "divelto") un cancelletto.
Credo urga assolutamente un disegno esplicativo. Lo vergherò io stesso con la mia precisione di mancato ingegnere e la mia grafia di mancato calligrafo.
Ringrazio il nuovissimo Blog FILMORRI per avermi ispirato
per questa opera d'arte
Note:
1 La videoteca è abbreviata in VIDEOT
2 50 metri prima della videoteca c'è la pizzeria di un prossimo personaggio della rubrica
3 la vecchia urlante era lì dove l'ho posizionata
4 oltre la presunta traiettoria dell'automobile ce n'è un'altra, cercatela
5 tra lo STUOLO DI CURIOSI c'era un uomo di colore, prontamente segnalato
6 I ragazzini passavano la loro vita lì dietro
Corro. Corro velocissimo.
Quando ti accadono queste cose hai sempre la sensazione che la tua vita potrebbe cambiare del tutto, che magari è successa una tragedia che farà sì che niente sarà più come prima.
Arrivo, c'è uno stuolo di curiosi con una larga predominanza di vecchie rompicoglioni.
Riconosco qualche:
"Delinquente!"
"Sconsiderato!"
"Ma non ti vergogni?"
"Potevi ammazzare un regazzinoooooo!"
"Quello a me una volta m'ha dato un film rigato"
"E' il ragazzo della videoteca, è tanto cocco porello..."
"W la fica!"
Arrivo, sono un mix tra lo scioccato, l'impaurito, il preoccupato, l'incazzato.
La vecchia meretrice continua ad urlare dall'altra parte della strada.
Gli lancio un'occhiata d'odio.
Mi parlano tutti in contemporanea, nessuno che capisca quanto io in realtà sia la prima vittima di quanto accaduto, quanto io alla fine non abbia fatto niente di male.
Vorrei dir loro che la macchina è senz'altro indemoniata, che è stato Il Messo del Diavolo a mandarla lì, che devono starne attenti perchè il suo Potere è Immenso.
In realtà la sensazione che la verità sia altrove, che non l'avessi frenata bene è sempre più forte, niente freni e lei se ne va a zonzo in traiettoria obliqua.
Ma perchè quella traiettoria? perchè farsi 200 metri in leggera diagonale rischiando tragedie?
Ma non poteva semplicemente appoggiarsi all'auto dietro di lei?
"La vedevo venire indietro -mi dirà un testimone oculare-credevo che fosse qualcuno che stava facendo una retromarcia senza senso. Ma poi andava sempre più indietro, e sempre più veloce. Quando non ho visto una testa la posto di guida ho capito (((che la macchina era indemoniata))) che si era sfrenata."
Dal disegno potete capire che se soltanto fosse andata un pò più dritta forse si faceva un bel bagno nel lago.
Devo ritenermi fortunato per questo?
Sì cazzo, tra un bagno al lago, uno scontro frontale con un'altra macchina e un regazzino in bici investito preferisco di gran lunga un cancello divelto (e siamo a due "divelto") e 6 vecchie che mi scassano il cazzo.
Risolvo con il padrone di casa, trovo il coraggio, io persona mite e che non strilla praticamente mai, di mandare affanculo "a dritto" (ossia direttamente, in faccia, urlando) una vecchia che mi diceva "Ma tu credi che te la cavi così? lo so che sei quello della videoteca" e me ne torno in videoteca.
Magari m'hanno fregato qualche dvd, ma che me frega.
Cerco di scaricare la tensione, torno fuori più volte a risolvere la cosa.
Vado a casa odiando sempre più Il Messo del Diavolo.
Pochi giorni dopo avrò lo scontro definitivo.
In realtà questa doveva essere una puntata in cui parlavo quasi solo di lui, quella in cui raccontavo altre cose sue.
Ma non ne vale la pena.
E arriva così il giorno fatidico.
Lo scontro finale vede il Prete Caden Cotard seduto dietro la scrivania e il Demone Lord Samael che entra dalla porta.
Mi dice in 5 lingue diverse e contemporanee, tra cui riconosco il latino e l'aramaico, che il porno che ha ormai da 6 giorni in realtà sono già 5 giorni che prova a riportarlo.
Ma la tessera non funziona.
"Potevi venire durante i mie orari - gli fa il Prete, io- o comunque chiamarmi 5 giorni fa"
"Durante i tuoi orari non potevo - risponde il Demone - e poi non ho soldi sul cellulare"
E' la stronzata definitiva.
"Esci per sempre da questo negozio Immondo Demone" urlo brandendo il dvd di Habemus Papam
Il Demone indietreggia, suoni gutturali escono dalla sua bocca, il porno cade a terra al rallentatore. Per un attimo sento il negozio tremare, come una scossa di terremoto.
In una nuvola di fumo il Demone scompare per sempre.
Il fumo si dissolve e una volta dissolto da sotto la coltre sbuca fuori Step Up Boy.
"E' uscito Step Up 3?" mi fa tossendo