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Le orchidee sono
piante di origine tropicale, appartenenti alla famiglia delle Orchidacea, variamente classificabili in base all’ambiente in cui vivono ed alla loro struttura morfologica. In particolare esistono quattro tipi di orchidee: epifite, scandenti, terrestri e parassite. Le prime sono quelle con radici aeree, che vivono sostenendosi su altre piante, i fusti sono come tuberi, ricoperti da una cuffietta spugnosa e possono raggiungere i dieci metri di altezza; mentre i fiori hanno una forma a spiga o a pannocchia. I tipi di orchidea che appartengono a questa varietà e che sono adatte come piante d’appartamento sono: la Cymbidium, la Cattleya, la Vanda e l’Odontoglossum. Le scadenti, tra cui la Vanilla, sono quelle che hanno una parte ancorata al terreno, fusti volatili poco ramificati e fioriscenze piccole di colore bianco, giallo o verde. Le terrestri invece hanno radici che affondano nel terreno e vi rientrano le Cymbidium, le Cypripedium, le Bletilla e le Paphilopedilum. Infine le parassite sono quei tipi di orchidea prive di clorofilla e che vivono assorbendo i nutrienti presenti nel terreno come i funghi.
La coltivazione di tutti i tipi orchidee non è difficile, è necessario però fare svolgere determinate attività con cura e ricreare le condizioni ambientali adatte per il tipo scelto. Le orchidee hanno la grande capacità di adattamento ma nello sceglierle è necessario studiarne le caratteristiche è individuare quella che meglio si conforma al clima della casa e alla presenza o meno di luce. Infatti tutti i tipi di orchidee hanno bisogno di luce per crescere e svilupparsi e anche temperatura e umidità devono essere nelle giuste proporzione onde evitare la comparsa di macchie se l’area è troppo umida o un ingiallimento della pianta se troppo bassa. Anche la scelta del vaso è importante per la vita della pianta, che deve essere trasparente e consentire la fuoriuscita dell'acqua che non deve ristagnare al suo interno. Le varietà: Brassia,Cambria, Cattleya, Cymbidium, Dendrobium, Laelia, Odontoglossum, Oncidium, Phalaenopsis, Paphiopedilum, Phragmipedium, Pleione e Vanda, sono tutti i tipi di orchidee che meglio si prestano ad essere considerate piante da appartamento.
La Cambria è una pianta ibrida che nasce dalla combinazione di diversi tipi di orchidee: l’Oncidium, l’ Odontoglossum e la Miltonia. Si presenta con pseudobulbi dalla forma allungata, dai quali prendono vita lunghe foglie verdi nastriformi e gli steli con alla sommità tre o sette fiori di colore rosso o giallo, con venature bianche. Devono essere invasate in terreno soffice, con un substrato formato da cortecce, torba e fibra osmunda, collocate in un luogo ben illuminato ma non alla diretta luce del sole ed a temperature intorno ai 20 gradi nelle belle stagione ed i 15 in inverno. Come tutti i tipi di orchidee hanno bisogno di un microclima umido, per questo devono essere innaffiate per immersione, almeno due volte al giorno, soprattutto d’estate, mentre nei mesi freddi è sufficiente una volta a settimana. Per quanto riguarda la concimazione deve essere effettuata ogni tre settimane con fertilizzanti ricchi di azoto, fosforo e potassio in misura bilanciata.
La Phalaenopsis il cui nome significa simile ad una farfalla, tra i tipi di orchidee è la più diffusa. Originaria dell’India, dell’Indonesia e delle Filippine è una pianta litofita. Si presenta con un solo fusto, con radici ramificate grosse e fitte. Il fusto è adornato da due o sei foglie, dalla forma allungata, carnose e coriacee di colore verde brillante. Gli steli sono lunghi, con fiori semplici e sottili, formati da tre o cinque petali, con lobi ricurvi all’interno. E’ una pianta che ama il caldo, le temperature elevate e i luoghi illuminati ed arieggiati. Necessita di essere innaffiata spesso, soprattutto d’estate, meglio se di mattina, facendo attenzione di non far ristagnare l’acqua. Se trattata con le giuste cautele questo tipo di orchidea è molto resistente e garantisce fioriture tutto l’anno.
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