Tir è il film che si aggiudica il Marco Aurelio d’ oro

Creato il 18 novembre 2013 da Molipier @pier78
Sara Peluso vedi altri articoli 18 novembre 2013 09:30 7 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 7 Flares ×

La gara sembrava quasi vinta a tavolino, quale film avrebbe potuto competere con Her e Dallas Buyers Club? Invece quasi all’ultimo è spuntato Tir- uno dei tre film italiani in concorso- e ha sbaragliato la concorrenza

Mai dire mai è proprio la frase giusta per questa ottava edizione del Festival del Cinema di Roma. Il 15 novembre dimessamente e oscurato ormai dai film presentati nei giorni precedenti, non solo gli americani Her e Dallas Buyers Club, ma anche l’italiano Corpi estranei, è stato presentato l’ultimo film in concorso del Festival, Tir.

Quasi tutti spendevano parole certe sulla vittoria di uno dei due colossi d’oltre oceano, quando è apparso, pronto a riprendere posizioni nella gara, questo film tutto italiano che con assoluta semplicità ha raccontato una storia dei nostri giorni, senza sentimentalismi ne finzione, ma solo fotografando il momento di cambiamento di un uomo schiacciato dalla crisi economica.

Forse siamo tutti un po’ stufi di questo argomento, ma Fasulo, il regista, è riuscito a parlarne da un punto di vista diverso dal solito; infatti Branko è un ex professore che non riesce più ad arrivare a fine mese, decide quindi di diventare camionista e di iniziare una nuova vita. Il regista segue  passo dopo passo, in un on the road per l’Europa, le fasi dell’esperienza di Branko in questo mondo così diverso da suo, in cui il fisico e la psiche vengono fiaccati dai ritmi estenuanti.

A suo modo il film è una prospettiva sul mondo reale dal sapore documentaristico e il suo assoluto trionfo al Festival ricorda la vittoria schiacciante che Sacro Gra, il documentario sul raccordo anulare di Roma, ha avuto aggiudicandosi il Leone d’oro quest’ anno a Venezia.

La tendenza sembra quella di premiare chi con coraggio e soprattutto in maniera originale, decide di raccontarci storie e persone reali, vicine al pubblico, comprensibili e filtrate solo dall’occhio del cinema.

Che ci sia in atto un ritorno alla grande epoca del neorealismo italiano?

Pronostici a parte, non sono di certo rimasti a mani vuote i chiaccheratissimi Her e Dalls Buyers Club, che vincono entrambi il Premio per le toccanti interpretazioni di Matthew Mc Conaughey, cowboy deperito e malato di AIDS e Scarlett Johansson che con la sola forza della sua voce, interpreta infatti un’ intelligenza artificiale che vive una storia d’amore con il protagonista, è riuscita a regalarci grandi emozioni.

Il Festival è finito e portandosi via un po’ di quella magia che ha donato alla città eterna in queste settimane. C’è chi ha detto che questa edizione è stata sottotono causa assenza di grandi star internazionali, ma il grande pubblico che alla fine rappresenta la motivazione principale per cui un artista fa un film, non è mancato e si è fatto sentire con un’ importante partecipazione.

L’Auditorium parco della musica, orfano del red carpet, ritorna alla quotidianità e ai suoi concerti con la consapevolezza che ormai questa manifestazione è un appuntamento fondamentale per la città e per l’Italia intera e salutando con un arrivederci tutti coloro che hanno lavorato, partecipato o semplicemente sono passati per il Festival.

Profilo di Sara Peluso

Ho 23 e vivo a Roma anche se sogno di vedere il mondo. Curiosa come pochi non mi faccio mai i fatti miei. Scrivo di tutto ciò che mi circonda, che mi piaccia o no.

  • Mail
  • |
  • More Posts (10)

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :