Alla ricerca di Nemo
Il film più visto della stagione è un cartone animato di dieci anni fa: basterebbe solo questo per fotografare la stagione cinematografica appena conclusasi, ennesimo indice dell'impoverimento economico, sociale e culturale di una nazione sempre più rassegnata e ripiegata su se stessa. Ma tant'è: dunque, Alla ricerca di Nemo è il titolo campione d'incassi di quest'anno: 21 milioni di euro raggrenellati soprattutto grazie al pubblico di bambini e famiglie, nonchè all'aumento del prezzo del biglietto dovuto alla riedizione in 3D. Una cifra senz'altro ragguardevole ma molto più bassa rispetto agli standard degli ultimi anni. Al secondo posto, staccato di un'incollatura, troviamo Madagascar 3: ricercati in Europa, mentre a completare il podio c'è l'ultimo capitolo della saga di Twilight, Breaking down part 2. Poi un altro film d'animazione (L'era glaciale 4) che stacca di poco Lo Hobbit e Iron Man 3.Twilight: breaking down part 2
Dunque, tre cartoni animati nei primi quattro posti della classifica. E poi filmoni commerciali, fracassoni e iper-spettacolari, che rientrano ormai nella definizione di popcorn-movies, ovvero titoli da multisala da gustarsi preferibilmente con bibita in mano e mascelle sempre in movimento... inutile fare gli schizzinosi: in tempi di crisi la gente riduce i consumi e taglia per primi i soldi destinati allo svago. Si salvano non a caso solo i titoli per ragazzi (che portano al cinema anche i genitori) e tutte quelle pellicole di grana grossa ma di grande impatto visivo che riescono, appunto, a portare nei multiplex quel pubblico-medio cinematograficamente meno smaliziato e di 'bocca buona' che desidera ogni tanto concedersi un paio d'ore di puro intrattenimento. Bisogna accontentarsi.Ad uscire ancora una volta con le ossa rotte, manco a dirlo, è la programmazione di qualità: vuoi per il numero sempre più esiguo di appassionati di cinema d'essai, vuoi soprattutto per la continua emorragia delle piccole sale di quartiere che non riescono ormai più a reggere il peso dei colossi delle periferie. Che offrono certamente un'offerta scadente, un cinema di puro consumo, spesso e volentieri un pubblico di gente inesperta e maleducata, ma che possono controbattere con mezzi e tecnologie infinitamente superiori (parcheggi gratuiti, biglietto acquistabile via internet, impianti audio e video di ottimo livello, possibilità per gli spettatori di 'svagarsi' per l'intera giornata - di solito queste strutture sono dentro enormi centri commerciali dove c'è davvero di tutto - e il cinema diventa 'solo' uno dei tanti strumenti di divertimento e nulla più).
Il cavaliere oscuro - il ritorno
Non c'è da stupirsi quindi se il primo film 'di qualità' presente in classifica è Il Cavaliere Oscuro (solo settimo con 14 milioni di incasso), mentre per trovare il primo vero film d'essai bisogna scendere addirittura al 67. posto (Anna Karenina). Ma non vanno meglio neppure i cosiddetti film commerciali 'di spessore artistico': il trionfatore agli Oscar, Argo, è appena in 43. posizione (con quattro milioni scarsi d'incasso). Poco meglio hanno fatto Vita di Pi (20.), Il Grande Gatsby (23.), Lincoln (28.), Il lato positivo (33.). Solo Tarantino riesce a difendersi (il suo Django Unchained è al 12. posto e sfiora i dodici milioni di euro), ma solo grazie al gran numero di fans duri e puri dell'unico regista 'cult' presente oggi sulla scena mondiale.Il principe abusivo
Grande sconfitto, purtroppo, è il cinema italiano. Le cifre sono impietose: il primo film tricolore è Il principe abusivo (all'ottavo posto con oltre 14 milioni di incasso), unico film nei primi dieci. Si difendono Tornatore (16. con La migliore offerta) e Sorrentino (29. con La Grande Bellezza, ma il film è ancora in programmazione). Sembra passato un secolo dalla stagione 2010/2011 (cioè solo due anni fa!) dove riuscivamo a piazzare quattro film nei primi quattro posti (Che bella giornata, Benvenuti al Sud, La banda dei Babbi Natale, Natale in Sudafrica, per complessivi 110 milioni di incasso!) ma c'è davvero poco da fare contro lo strapotere del cinema americano, che piazza sette film nei primi sette posti e lascia le briciole a tutti gli altri. Cinematografie europee comprese: assistiamo infatti con preoccupazione alla pressochè scomparsa del cinema francese (il primo titolo è Asterix e Obelix, addirittura al 94. posto!) e alla sparuta presenza di pellicole di altre nazioni: la Gran Bretagna ha soltanto tre titoli nei primi cento (!) e solo uno (Skyfall di Sam Mendes) nei primi dieci, mentre non si registra nessun'altra presenza di film asiatici e (a parte Vita di Pi) e di altri continenti.
E' utopia sperare in un'inversione di tendenza? Direi proprio di sì, non fosse altro che per gli ultimi provvedimenti governativi che, al solito, tagliano senza pietà i fondi per la cultura (vedi, notizia degli ultimi giorni, la cancellazione del tax-credit, cioè del credito d'imposta, di cui il 'decreto del fare' non ha previsto il rifinanziamento). Chi scrive non è esattamente ottimista per natura, ma sensazione di essere all'anno-zero del cinema italiano è molto, molto radicata...
I PRIMI VENTI INCASSI DELLA STAGIONE 2012-2013
1. Alla ricerca di Nemo USA 21.885.540 euro
2. Madagascar 3: ricercati in Europa USA 21.756.570
3. Twilight: Breaking Down part 2 USA 18.621.630
4. L'Era Glaciale 4 USA 16.508.059
5. Lo Hobbit, un viaggio inaspettato USA 16.350.156
6. Iron Man 3 USA 16.0400249
7. Il cavaliere oscuro - il ritorno USA 14.598.944
8. Il principe abusivo ITA 14.209.434
9. Fast & Furious 6 USA 12.839.787
10. Skyfall GBR 12.723.147
11. Una notte da leoni 3 USA 12.519.994
12. Django Unchained USA 11.929.898
13. I Croods USA 11.493.141
14. Ted USA 11.001.199
15. Colpi di Fulmine ITA 10.000.432
16. La migliore offerta ITA 8.768.673
17. I due soliti idioti ITA 8.720.914
18. Tutto tutto niente niente ITA 8.450.298
19. Benvenuto Presidente ITA 8.373.172
20. Vita di Pi CIN 8.272.367
(dati presi da MyMovies.it aggiornati al 22.07.2013)