France aveva preso a mangiarne a colazione, merenda e cena, così da noi l'approvvigionamento dell'ennesima merendina della famiglia felice si era fatto serrato.
Capitò a fagiolo un'offertona al super che proponeva la confezione extra, con anche 2 Pan Goccioli in omaggio, a prezzo stracciato. Nei venti giorni di durata dell'offerta avrò portato a casa una decina di sacchetti ignorando stupidamente la data di scadenza che cadeva pochi giorni dopo l'acquisto.
C'è sempre un motivo, anche per le offerte irripetibili, ma può capitare anche a un professionista della spesa come me di specchiarsi in un'allodola.
Mi son ritrovato con la dispensa ingolfata da queste cazzo di brioscine tonde infiltrate di cioccolato e France che, nel frattempo, come suo uso e costume, cambiava radicalmente i gusti rinnegando i Pan Goccioli prima ancora che le gallette cantassero tre volte.
E intanto scadevano. Tutti.
In ogni caso non avevo intenzione di buttare le merendine e vanificare così la redditività del fruttuoso investimento. Ne ho mangiati un paio, ho atteso un mal di pancia che non si è presentato, e così ho programmato altre enne colazioni a base di Pan Goccioli. Finisce la confezione e penso "finalmente" salvo constatare che ne sbuca sempre fuori un'altra, da un anfratto della dispensa, da dietro un angolo, da sotto il tappeto.
E m'impangocciolo, sempre di più.
E dopo due mesi di colazioni a base di Pan Goccioli scaduti ho un livello d'irascibilità pari al seguace della Dukan dopo l'ennesimo giovedì proteico della sua vita.
Me li vedo quelli della famiglia felice del noto mulino, colazionati di forza a Pan Goccioli e pronti a uccidere per un croissant o per una fetta di pane abbrustolita con burro e marmellata di fichi.