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Tirreno-Adriatico: sigillo di Rodriguez, Nibali a 6'' dalla maglia di leader

Creato il 12 marzo 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra


Tirreno-Adriatico: sigillo di Rodriguez, Nibali a 6'' dalla maglia di leader

Rodriguez taglia al primo posto il traguardo di Offida davanti a Nibali

Sarà un finale al cardiopalma, quello di domani. La Tirreno-Adriatico, corsa a tappe storica del ciclismo primaverile, si deciderà con la cronometro finale. Spesso negli ultimi anni la corsa si è risolta sul filo di lana e l'impressione è che il copione non cambierà neppure quest'anno. Si avvicendano, però i protagonisti. Quando mancano soli 9,6km, di cronometro individuale, alla conclusione, sono ancora 3 che possono giocarsi la vittoria finale: l'americano Chris Horner, il ceco Roman Kreuziger, che ha 5'' di ritardo in classifica, e Vincenzo Nibali, oggi secondo, a 6. La tappa odierna, con partenza e arrivo a Offida, è stata vinta dallo spagnolo Joaquim Rodriguez, che ha regolato il gruppo dei migliori con uno scatto secco a 1000 metri dalla conclusione. 
Il percorso era mosso e ispirava gli attaccanti della prima ora a tentare la fortuna con un'azione a lunga gittata. La fuga nasce nelle prime fasi di gara ed è composta da 7 corridori: Betancourt, Powels, Laverde, Vichiot, Selvaggi, Amador e Samoilau. La Radioshack non ha nessuna intenzione di tenere a bada il distacco, anche perchè se questa fosse arrivata avrebbe impedito ai suoi diretti avversari di recuperare secondi preziosi con gli abbuoni. Kreuziger e Nibali, infatti, si trovavano a soli 5 e 12'' dall'americano. Sono quindi la Liquigas e la Farnese, evidentemente intenzionata a provare a vincere la tappa con Gatto, a prendere in mano la situazione, senza lasciare troppo vantaggio ai battistrada. La forbice non sale mai sopra i 5', segnale forte che le due formazioni italiane sono intenzionate a non sbagliare i calcoli.

L'azione si esaurisce quando mancano soli 6km al traguardo, proprio ai piedi della salitella finale, lunga 2000m metri con la strada che torna a puntare verso l'alto in prossimità dell'ultimo chilometro. Con l'Acqua &Sapone a fare il ritmo, i primi a provarci sono i Vacansoleil, con il belga Stijn Devolder delegato a lanciare il compagno Wouter Poels. L'attacco combinato, però non ha molto spazio, perchè alle loro spalle si scatena Danilo Di Luca, che li passa a velocità doppia, portandosi a ruota un altro italiano, Domenico Pozzovivo. Dietro di loro prova a riportarsi sotto anche Michele Scarponi, che però si trascina dietro l'intero gruppo dei migliori, nel quale figurano ancora una ventina di unità. Sulla discesa successiva ci prova il francese Riblon, raggiunto di nuovo da Pozzovivo. Alle loro spalle rimanevano sempre meno uomini, trainati dallo slovacco  Peter Sagan, intenzionato a farsi perdonare per aver superato Nibali sotto il traguardo di Chieti. Sotto la spinta del talento della Liquigas il gruppetto si rifà sotto, fino al ricongiungimento avvenuto a 1,2 km dal traguardo
Sotto il triangolo rosso parte l'azione decisiva di Rodriguez: un solo scatto, che riesce a fare il vuoto con gli inseguitori che indugiavano quegli attimi che si sarebbero rivelati fatali. Lo scalatore spagnolo riesce a prendere quei 50 metri necessari per non essere più ripresi, anche se un instancabile Sagan ha quasi riportato sotto gli altri big, consentendo a Nibali di sprintare al meglio per la seconda posizione e i 6'' di abbuono. Terzo posto per un ritrovato Danilo Di Luca, che ha dimostrato in questa Tirreno di non essere pronto per un pensionamento troppo anticipato. Sono rimasti a bocca asciutta di abbuoni gli avversari del messinese, che nella cronometro conclusiva può davvero tentare di portare a casa vittoria finale. 
Gianluca Santo

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