Titanfall – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 18/03/2014

PC - Xbox 360 - Xbox One TESTATO SU
XONE

Genere: Online, Sparatutto

Sviluppatore: Respawn Entertainment

Produttore: Electronic Arts

Distributore: Electronic Arts

Lingua: Italiano

Giocatori: 12

Data di uscita: 13/03/2014

X360XONEPC

EUR 64,34EUR 59,39EUR 51,63

VISITA LA SCHEDA DI Titanfall

Gameplay di altissimo livello Qualche lacuna tecnica

Level design sopraffino Pochi contenuti

Il nuovo metro di paragone per i futuri FPS multiplayer online Odore di DLC in arrivo

Non vogliamo usare giri di parole e lo diciamo fin da subito: Titanfall è e sarà il nuovo metro di paragone per i futuri FPS con multiplayer competitivo online. Dimenticate gli altri sparatutto che puntano sul gioco online, dimenticate campagne single-player molto brevi e spesso inutili, dimenticate tutto ciò che avete potuto giocare fino ad oggi perché Titanfall cambia le carte in tavola, rendendo il piatto più gustoso, anche se di certo non più ricco. Respawn Entertainment ci ha visto lungo e ha creato qualcosa di dannatamente divertente ed appagante da giocare: hanno investito tutto nel level design, nella spettacolarità, ma soprattutto nel gameplay.

A dirla proprio tutta, Titanfall presenta diverse similitudini con il lontano cugino Call of Duty (ricordiamo infatti che Respawn Entertainment è un manipolo di sviluppatori ex Activision ed Infinity Ward) e la cosa si nota soprattutto nel comparto animazioni ed in alcune scelte di gameplay; comunque non lo prendiamo di certo come un male assoluto, anzi, tutt’altro. Il multiplayer è sempre stata una componente fondamentale per la fortunatissima serie di Call of Duty ed ogni anno si è proposta una formula che riduceva sempre più la campagna in single-player (dai più, nemmeno mai giocata) colmando quel vuoto col multiplayer competitivo e cooperativo. Vediamo assieme cosa hanno combinato gli sviluppatori in questo Titanfall!


LA GUERRA NON CAMBIA MAI

Il background di Titanfall non è dei più geniali che si possa trovare in circolazione, infatti la storia nel titolo è decisamente accessoria. Tuttavia, gli sviluppatori hanno deciso di introdurre una sorta di campagna online suddivisa in nove missioni dove verremo catapultati nel campo di battaglia prima nelle schiere della Milizia e successivamente (ricominciando daccapo) in quelle della IMC. La IMC è una confederazione che negli anni, grazie a mezzi avanzati e di ultima generazione, si è spinta nello Spazio profondo in cerca di nuove risorse e pianeti abitabili. Tuttavia, dopo lunghi anni di dominio e controllo dell’ordine interstellare, la IMC cominciò ad abbandonare gli avamposti più remoti battendo in ritirata e lasciando al proprio destino il resto delle truppe stanziate sui pianeti alieni con le rispettive colonie. Dopo decenni di assenza la loro presenza tornò più forte che mai per ridestare l’ordine, mantenere la pace e riconquistare i pianeti perduti, ma contro ogni previsione nacque la Milizia, una confederazione clandestina formata da diverse fazioni un tempo nemiche che si riunirono formando un esercito con l’intento di bloccare l’avanzata della IMC, colpendo punti nevralgici come stazioni di rifornimento e colonie alleate.

Le missioni si suddividono in “Logoramento” (deathmatch a squadre) ed in “Punti di Controllo” (Dominio), tenendoci occupati per circa 2 ore per fazione. Inutile dire che la campagna introdotta dallo sviluppatore è un mero contentino per tutti quelli che, alla presentazione di Titanfall come un titolo always online ed incentrato sulla componente multiplayer, avevano urlato allo scandalo. Visto il risultato abbastanza grossolano, a questo punto, sarebbe stato meglio non inserirla affatto, concentrandosi maggiormente sul pacchetto modalità-mappe-gameplay che presenta alcune lacune di cui vi parleremo più avanti. Il problema però non si porrebbe minimamente se Respawn  non avesse reso “obbligatoria” una tornata sulla campagna, in caso contrario infatti non potremo sbloccare gli assetti Stryder, giocabili dopo aver concluso la battaglia nelle schiere della Milizia, ed Ogre, acquisibili dopo aver concluso le vicende della IMC. La cosa ci ha fatto quindi storcere non poco il naso anche perché avremmo preferito la possibilità di sbloccarli anche avanzando di livello; per fortuna le quattro ore di campagna scorrono inesorabilmente veloci grazie alla frenesia a schermo che non ci consentirà di tener conto del tempo che passerà.

Superata la campagna si comincia con la modalità “Classica” in cui troviamo le cinque modalità che Titanfall offre, mostrandosi in tutta la sua forza. Nonostante ciò, in questa prima frase è presente il primo difetto della produzione, ovvero che presenta solamente cinque modalità: LogoramentoSopravvivenza TitanPunti di ControlloCattura Bandiera e Cacciatore di Piloti. Tutte le modalità elencate, anche se con nomi diversi, sono nella sostanza le stesse già provate in altri titoli di sorta, o varianti del team deathmatch. Quindi non troppe a dire il vero e noi della Redazione ci aspettavamo, in sede di recensione, di avere fra le mani qualcosina in più, se non nel numero, almeno nei contenuti. Dobbiamo però ammettere che la mancanza di modalità è compensata dall’estrema versatilità che Titanfall offre. Ogni campo di battaglia, ogni partita, ogni modalità giocata cambia di volta in volta, proprio perché cambiano le tattiche, le armi, i Titan e così via, facendo di Titanfall un titolo in continuo mutamento. Badate bene però, non stiamo dicendo che il titolo cambia di per sé, ma più che altro sarete voi che ad ogni partita adotterete tattiche differenti ed affronterete le situazioni in modo sempre nuovo, volta per volta, crescendo ed adattandovi. A regalare tutta la varietà possibile ci pensano anche i diversi armamenti a disposizione, perk, bonus sbloccabili, abilità attive e passive, ma soprattutto l’interazione con i Titan. Ogni due minuti circa (tre nel caso equipaggerete il perk di “Trasmettitore Warpfall”) potremo chiamare il nostro personale robot che verrà prontamente lanciato dall’Astronave Madre, facendolo precipitare sul terreno di gioco. Una volta a terra l’esoscheletro sarà circondato da un “Dome”, impenetrabile ai danni nemici per qualche secondo, che fungerà da schermo protettivo, mantenendolo al sicuro. Nessuno, lo ripetiamo, potrà guidare il nostro Titan, nemmeno un membro della nostra squadra. Nel caso in cui tarderemo ad arrivare, questo entrerà in modalità automatica (gestita dall’IA) ed intraprenderà da solo gli scontri, in attesa del nostro arrivo. Se invece non vorremo guidarlo basterà metterlo manualmente in modalità auto (premendo “giù” sulla croce direzionale) e fare in modo che ci segua o che difenda una specifica zona. Insomma, il connubio fra uomo e macchina in Titanfall è eccellente e rende ancora più frenetico ed adrenalinico il gameplay, regalandoci grandi soddisfazioni.

Altro punto a favore per Titanfall è un level design sopraffino: ogni mappa è stata disegnata appositamente per i piloti ed i Titan, in modo tale che la loro collaborazione sia il più armonica ed efficace possibile. Infatti, se è vero che grazie ad un jetpack i piloti potranno sfruttare la verticalità delle mappe, sfruttando coperture, finestre e tetti, i Titan non potranno far altro che percorrere le mappe orizzontalmente data la loro incapacità di saltare, il che li espone a pericoli costanti e li predispone per combattimenti frontali. Il tutto è un’incredibile e continua caccia tra gatto e topo, dove le due parti continuano però ad invertirsi divenendo l’una predatore e l’altra preda, e così via. I piloti però non saranno inermi, anzi, se è vero che i Titan hanno una resistenza elevata ai colpi e la possibilità di schiacciare ed uccidere facilmente la fanteria, questa a sua volta è in grado di contrattaccare pericolosamente grazie ad armi anti-titan dalla distanza, oppure danneggiarli gravemente saltandogli sopra e sparando ai circuiti primari posti sopra l’abitacolo, compiendo il Rodeo. Come armi difensive però i Titan potranno selezionare fra il vortex shield, ovvero uno scudo in grado di bloccare le pallottole per poi rispedirle al mittente, un fumo elettrico in grado di bruciare i nemici e danneggiarne gli scudi, o, infine, di materializzare uno scudo statico che ci proteggerà dai colpi avversari.

Insomma, in Titanfall non ci si annoia mai e per tenere alta la concentrazione ed il livello di adrenalina troveremo anche i BOT: soldati semplici e/o spectre, guidati dall’IA che riempiranno di continuo il campo di battaglia fornendoci non solo punti extra facili, dato che saranno molto più semplici da uccidere, ma saranno anche in grado di tenere sempre vivo lo scontro. Se poi vorrete farli fuori in velocità, il consiglio è quello di equipaggiare la Smart pistol, un’arma ad aggancio automatico o manuale in grado di mirare autonomamente gli obiettivi e, nel caso dei BOT, di eliminarli in un sol colpo.

TITANFALL IN CORSO

Titanfall propone cinque classi personalizzabili e sbloccabili con l’avanzare dei livelli, tre tipologie di Titan ed infine diversi perk, bonus ed armi. Il pilota avrà a disposizione, oltre ad un’arma primaria ed una secondaria, anche un’arma anti-titan, esplosivi e diverse abilità passive ed attive. In merito a quest’ultime, sono diverse e molteplici per effetto e durata. Avremo ad esempio la possibilità di diventare temporaneamente invisibili equipaggiando l’occultamento, il che può tornare utile per fuggire da nemici troppo pericolosi o compiere agguati (tuttavia, una volta premuto il grilletto, l’occultamento terminerà il suo effetto all’istante, rendendoci visibili), o lo Stim: una carica cinetica in grado di farci correre più rapidamente, estremamente utile nel caso volessimo fuggire da una zona calda o raggiungere rapidamente una zona della mappa. Oltre a questi bonus vi sono anche quelli passivi che prevedono potenziamenti per la corsa sui muri, la velocità di ricarica del nostro bonus attivo e così via, senza contare che vi sono anche perk per i Titan, come ad esempio l’espulsione nucleare che fa detonare l’esoscheletro una volta compiuta l’espulsione del pilota. A tutto questo poi si aggiungono le diverse mod installabili sui fucili, come silenziatori, visori, caricatori aumentati, stabilizzatori, soppressori e le carte Burn: carte sbloccabili con il conseguimento di specifiche sfide ed equipaggiabili solo una volta, unicamente all’inizio della partita o prima del rientro da una morte. L’eventuale uccisione e/o fine della partita fa terminare l’effetto della carta in questione che sarà appunto “bruciata”.

Due parole sulle armi. Abbiamo notato che quelle più utilizzate ed efficaci sono quelle con ratio di fuoco elevato piuttosto che quelle precise e a colpo singolo. Quindi, a differenza di molti altri fps in circolazione, tenderete maggiormente a selezionare armi come la Carabina R-101C o ancor meglio la SMG C.A.R e la SMG R97 Compact, letali, veloci e maneggevoli. La cosa non cambia per quanto riguarda l’arma primaria del vostro Titan, infatti le armi con maggior danno sono anche quelle che impiegheranno maggior tempo per ricaricarsi e per sparare, ed un’attesa prolungata nel titolo di Respawn Entertainment è un lusso raro e molto pericoloso, poiché nei tempi di ricarica sicuramente qualcuno vi starà già abbattendo senza pietà. Quindi opterete, come la maggior parte dei giocatori incontrati fino ad oggi, per la Chaingun-XO-16, una mitragliatrice a nastro con danno e ratio elevati: una volta sbloccati i vari potenziamenti, fidatevi, la amerete ancora di più. Tutto questo insieme funziona alla perfezione e regala una varietà limitata per certi versi, ma profonda e completa, in grado di farci costruire il pilota ed il suo Titan, perfetti per il nostro modo di giocare. Sinceramente, per quanto riguarda i Titan ci saremmo aspettati anche qui qualcosa in più dato che disponibili ci sono solamente tre tipologie di telai: Atlas, Stryder ed Ogre. Ognuno ha la propria e specifica caratteristica: Atlas è un esoscheletro portato più al danno, lo Stryder alla velocità e l’Ogre alla resistenza. In più, ognuno di questi ha una finishing move specifica e spettacolare, potremo infatti strappare dall’abitacolo il pilota per poi schiacciarlo (Stryder) o gettarlo via (Atlas), oppure fare a pezzi letteralmente il Titan nemico strappandogli gli arti e poi distruggerlo usando una delle sue braccia come clava (Ogre). Tutto è estremamente esaltate e volto alla spettacolarità.

Possiamo quindi di certo affermare che Titanfall senza un gameplay così solido, un level design ottimo e un’interazione eccezionale fra pilota e macchina, sarebbe stato un titolo mediocre. Questo perché, parlando del comparto tecnico le pecche sono davvero tante. Abbiamo notato spesso fastidiosi effetti pop-up a schermo di oggetti come lampade o mobilia vari che apparivano solamente dopo il nostro passaggio e visibili solo in determinate prospettive, ad aggiungersi alla lista poi ci sono compenetrazioni poligonali (rare, ma le poche che abbiamo visto sono davvero fastidiose), un frame rate non “inchiodato” ai 60 fps ma spesso e volentieri ballerino, uno screen tearing vistosissimo ed un comparto tecnico e di animazioni non proprio next-gen. Tutto questo però non riesce a rovinare totalmente l’esperienza di gioco proprio perché la natura frenetica del titolo non fa notare ad un occhio disattento i difetti, tranne quando il titolo rallenta vistosamente per i troppi oggetti a schermo, o nel caso ci siano molti Titan sul campo. Vi assicuriamo quindi che il gioco di Respawn è godibilissimo ed avrete l’occhio talmente impegnato a cercare nemici a schermo che quasi non vi accorgerete del comparto tecnico altalenante. Nulla da ridire invece sul comparto sonoro e sul design delle armi, ispirati e di ottima fattura, così come anche quello dei Titan. La main theme è un’ottima compagna d’avventura e riesce, anche se non particolarmente ispirata, ad intrattenere ed immergere il giocatore all’interno del campo di battaglia. Anche gli effetti sonori sono sopra la media e riescono a farci sentire come se fossimo dentro il Titan o sul campo di battaglia a combattere, regalando un’esperienza ancor più profonda e coinvolgente.

IN CONCLUSIONE
Titanfall è un titolo che fa del gameplay il suo punto di forza ed è la nuova frontiera degli FPS multiplayer online. Certo, si poteva fare di più, soprattutto sull'offerta di contenuti, di modalità e anche a livello grafico, ma Respawn Entertainment ha gettato le basi per un brand che negli anni potrà sicuramente migliorarsi, a patto però di non commettere più gli errori fatti, altrimenti rischieranno di scadere in un gran bel TitanFail. ZVOTO 8.5
Voto dei lettori8.67
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