Anche il settore economico legato al modo della grafica tipografica lamenta – come è noto – una crisi senza precedenti. L’Informazione ora è veicolata dalle reti e la l’informazione su carta si sta riducendo ad una nicchia di selezionate aziende di elite. Molti giornali cartacei - anche in USA - sono scomparsi, rilevati da testate concorrenti o confluite in un’unica tiratura fondendo competenze e lettori.
Dall’altro la straordinaria potenza delle reti, anche le wireless, legate alla velocità di trasmissioni, proprie del mezzo elettronico, stanno rivoluzionanando il settore.
Ma quali gli elementi che resistono? Il freno non è come si potrebbe credere, lo sviluppo tecnologico o una innovazione del prodotto verso aspetti ancora ignoti. Il freno è rappresentato invece dalla mancanza di conoscenza informatica nelle persone, che spesso sono anche legate a tematiche di anzianità di servizio. Chi deve innovare gli uffici non lo fa non per scarsa competenza ma per mancanza di fiducia nel mezzo. Inoltre, lo sviluppo tecnologico sia dell’hardware che del software è molto più veloce della capacità di apprendimento e di programmi mirati all’aggiornamento professionale, specie degli addetti ai lavori. Eppure la formazione a distanza, per sua natura molto flessibile, potrebbe essere una risposta a molti manager e dirigenti, ma anche a studenti dando possibilità di fuizione comoda e mirata alle proprie necessità.
Pertanto risulta difficile farsi soprendere, infatti, se entrando in una tipografia si vede usare un vecchio Mac su cui gira una datata versione di Freehand, magari precedente alla 10. Non mi sorprende se negli uffici vedo macchine con velocità ridicole e schermi a tubo catodico. Chi infatti nella pubblica amministrazione ancora usa Windows XP? Si sa quasi tutti. Ma, il fenomeno affligge anche la libera impresa che avedo standardizzato i propri processi produttivi, anche grazie alla “Qualità”, non innovano, in quanto di fatto, non vi è necessità. Per esempio, gestire un magazzino con un vecchio gestionale o con un moderno database in rete non cambia nulla nella sostanza, se le trasazioni sono contenute. E di questi periodi economici quanti possono gloriarsi di picchi di produzione?
Per il mondo privato, invece, non si escludono colpi di scena. Si osservano bellissimi “case” dei PC con forme strabilianti e dai colori sfavillanti a volte con ventole giganti e/o con CPU raffreddate ad acqua. Mouse stratosferici con funzioni 3D da usare senza tappetino, volteggiandolo in aria e seduti sul sofà, ed ancora, Play Station al limite delle realtà. Insomma se da un lato (sul piano professionale) si potrebbe tirare un sospiro di sollievo ed aspettare tempi migliori, sul versate dell’home computer le cose volano alla velocità delle fibre ottiche, e presto nelle reti wi-max.
Le Formazione è la chiave di volta. La formazione frontale sembra essere superata, difficile da implementare nella propia azienda anche per la scelta delle fascie orarie, senza pensare che distrarrebbe il dipendente dalle ore di produzione in contemporanea.
Sapere usame meglio un Word processor o un foglio elettronico libererebbe molte ore di lavoro a vantaggio della produttività o del tempo libero, se le procedure sono ancora legate a comunicazioni cartacee. Data l’importanza della riduzione del Digital Devide, ovvero della forbice di conoscenza informatica tra alcuni pionieri e la grande massa di cittadini che forse, ancora arranca nell’uso di MS Vista o nella gestione dei propri documenti in formato file, recentemente è stata autorizzata dal Governo, settore Pubblica Istruzione e Università una modera certificazione informatica denominata PEKIT che la Fondazione Sviluppo Europa la sta già distribuendo.
Titel, l’Istituto di Formazione Online ne è distributore, e sta ponendo all’attenzione l’idea di una formazione erogabile comodamente a casa del lettore, anche portando l’ADSL satellitare ove non vi fosse copertura la tradizionale ADSL o la copertura da rete Mobile.
Insomma non ci sono più scuse per ‘non’ seguire un corso online!
Antonio Conte
La Rubrica “Formazione in Pillole” è a cura di Antonio Conte
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