Tiziano Ferro, un artista da dieci milioni di copie

Creato il 28 dicembre 2014 da Dfalcicchio

Qualcuno tra i critici italiani sosteneva che si trattava di un fenomeno passeggero e invece da oltre dieci anni Tiziano Ferro, trentacinquenne cantautore con vocazione internazionale, non perde un colpo. E’ un fenomeno, ma duraturo. Perché sa cantare prima di tutto, con una voce soul che trascina, sa anche proporre un rhythm & blues che trascina e sa arrivare al pubblico di tutto il mondo, quello Latino in particolare. Ma non dimentichiamo che Tiziano è l’unico artista Italiano, oltre a Paolo Conte e al gruppo Il Volo, che ha smosso gli Americani  non di origine italiana. Finora negli USA ha fatto pochissimo, ma gli osservatori delle major lo tengono d’occhio. Inoltre, sa scrivere, con uno stile e una partitura che sanno  essere modernissimi e nello stesso tempo  legati alla tradizione italiana. Sull’attuale mercato europeo, l’unico che può esser paragonato a lui, per il percorso intrapreso di successo e serietà, è solo Stromae.

Ma cosa ha in più degli altri Ferro?  Sa essere scanzonato e drammatico, serio e profondo, senza essere mai troppo strappacuore e poi, una dote che pochi hanno, sa parlare ai giovani, sa arrivare a loro senza sensazionalismo. Sa essere gradevole, senza atteggiarsi troppo a santone, come a volte accadeva  a certi cantautori del passato. In circa dieci anni di carriera ha venduto circa 10 milioni di copie e ha preso un numero di premi che altri suoi colleghi, senza respiro internazionale, si sognano soltanto. Di recente è uscito con un album Best of e ascoltarlo è sempre un piacere.

E su tutto, basta soffermarsi sull’originalità e il free style della scrittura, in quattro brani emblematici per scoprire il talento di questo artista di Latina: Rosso relativo, Sere nere,  Non me lo so spiegare, Indietro, per godere di un saper dialogare da grande crooner, rivisitato in salsa up to date.

Mauro Pecchenino


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