Roma 29 gennaio 2014
Tutto il tempo di un solo fiammifero.
In una casalinga profondità di campo
avanti per quel corridoio che annotava
lui sprovvisto prendeva i suoi strapazzi,
o come un Mandrake mingherlino rispuntava
da non volute peripezie:
anche le medicine, le segregazioni.
Poi gli assonnati caffelatte, l’uscire pulito,
nella scuola l’applicarsi ai riassunti
e la fatica della muta delle età, e ancora
qualche no doloroso per diventare di diamante.
E’ stato il suo modo di diventare valoroso.
Da Pare che il paradiso, Mondadori, 1998
“ Come sempre la realtà scavalca la teoria! Non esistono poetiche forti o poetiche deboli…l’importante credo sia che quando si è presa una certa direzione di ricerca la si segua con tenacia. Non amo mai la retorica e quindi far apparire dentro una poesia più teorica ed astratta uno scorcio di realtà, sposta lo sguardo, scuote il lettore e ribadisce che la realtà è varia, imprevedibile e sorprendente.”
Da Intervista a Tiziano Rossi
di Luigi Cannillo e Gabriella Fantato
A domani
Lié Larousse