E siamo arrivati alla tappa numero cinque. Come sta volando il tempo, eh?! Manca meno di una settimana, dopo di che potremo stringere fra le mani la nostra copia di CoHF in italiano. Eh già! Non è che avendola letta in inglese mi asterrò dal prenderla in italiano *fa l'occhiolino*
Ma concentriamoci sul contenuto di questa tappa. Il titolo, conoscendomi, poteva essere un po' vago. Personaggi e ship? In effetti, serve una certa voglia di fangirlare per scrivere un post simile. Dite che sarò all'altezza? *nella sua mente si alza un coro di siii*
Come vi hanno mostrato le mie bravissime compagne nei post precedenti, da quello che è stato Città di Ossa ad ora ne abbiamo viste davvero di tutti i colori. Non posso credere ancora che siamo giunti alla fine, anche se è ormai qualche giorno che ho finito il libro. Distrarmi non è facile, ma si fa quel che si può, no? E comunque, in qualche modo, ciò che la Clare ha creato sarà sempre con noi, non importa se siamo arrivati ad un altro traguardo... o almeno, sto cercando di abituarmi a questo pensiero. E oltre alla fantastica trama, oltre agli splendidi paesaggi, ai marchingegni complicati, alle epiche battaglie e ai non meno eccezionali scontri a parole, Shadowhunters è una serie ricca di personaggi incredibilmente complessi, pieni di vita, ognuno con un proprio arco narrativo, indipendente e al contempo indispensabilmente legato agi altri. Questa sarà la tappa in cui li ritroveremo uno per uno... e impazziremo sulle coppie che ci hanno rubato il cuore!
Personaggi
Ce l'abbiamo presente, vero? E' stata lei, con la sua falsa timidezza, la sua sfrontatezza ed il suo coraggio avventato, la prima ad entrare (e farci entrare) nel Mondo Invisibile. Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui strinsi per la prima volta la mia copia di CoB e, con Clary, inseguì un gruppo di strani e sospetti individui dentro un magazzino in cui era "vietato l'accesso". Nel primo libro, lei non ha mai, davvero esitato. Sapeva sempre cosa voleva -scoprire cos'ea accaduto alla madre, conoscere Jace e gli altri, salvare Simon, capire perché Luke l'aveva tradita, conoscere Valentine e salvare Jace da lui. Ma addentrarsi nel mondo delle ombre significa anche lasciare che alcune di quelle ombre diventino parte di te. Così, sebbene la sua tenacia continui a non vacillare, la vediamo prendere in mano il destino alternativo che inizia a profilarsi danti a lei, accanto a quella di una vita conducibile come mondana, come ragazza normale. Ma per lei, con il suo dono ed il suo istintivo e immediato legame con Shadowhunters e Nascosti, tirarsi indietro non sarebbe stato possibile.
Molti di voi forse non l'apprezzano, per via della sua freddezza? Della sua iniziale stupidità (si, questo lo condivido!)? Della sua scarsa adesione al nuovo universo scoperto? Indubbiamente, ci sono difetti e pregi in ogni personaggio, e i gusti si possono discutere, ma non criticare. Però io sono molto legata a Clary. La sua iniziale sprovvedutezza, così simile a quella che spesso proviamo anche noi in varie occasioni, l'ha portata ad analizzare la propria paura, a trovare la voglia di rafforzarsi, sia fisicamente che psicologicamente. Se dovessimo rileggere CoB e, subito dopo, tuffarsi su CoHF, probabilmente ci sembrerebbero due persone totalmente diverse; ma lo spirito che la anima è sempre quello. Ciò che Clary ha imparato, e noi con lei, è che avrebbe anche potuto continuare la sua vita sottovalutando le proprie capacità. Ma lei ha scelto diversamente, e tutto ciò l'ha portata dov'è ora, dove deve stare.
Ricordiamo il ragazzo di quel primo periodo. E' il Jace di cui tutte ci siamo innamorate,
Ecco un altro dei personaggi che ho davvero adorato in CoHF. Più prudente e impacciato rispetto a Clary, ma nel suo essere mondano non ha mai esitato quando la sua amica si trovava in pericolo. Non ha mai detto di no al Mondo Invisibile pieno di insidie e pericoli, pur non avendo alcun potere speciale. Lui e i suoi infiniti paragoni con D&D, quando ancora non si rendeva conto di quanto pericoloso fosse, di come lontano fosse dall'essere un gioco. Per Simon, poi, diventare vampiro ha significato costringere la propria mente a cambiare completamente prospettiva di vita -dal vivere un'avventura pericolosa, quella che tutti sogniamo, al vivere per sempre, guardando le persone che ami morire. Conosciamo gli immortali, sappiamo che accettare pienamente l'idea non è facile nemmeno dopo centinaia d'anni. L'esuberanza genuina di Simon è andata spegnendosi, in favore di un modo di fare più tranquillo, serioso, quasi rassegnato. Ha acquisito esperienza, ha imparato tantissimo, lasciandosi alle spalle quella beata ignoranza che nulla aveva a che fare con i pieni dolori e soddisfazione della sua nuova vita. E come potrete immaginare, in Città del Fuoco Celeste ne vedrete delle belle.
I Lightwood sono sempre stati una famiglia un po' particolare. Credo di averlo capito leggendo TID, e ho fatto diverse considerazioni. Gli adulti che portano questo cognome, in qualche modo si macchiano di colpe che cercano di ignorare, peccati che relegano in un cassetto e che giustificano enumerando tutte le loro buone intenzioni. E' banale, per dei Cacciatori, ma sono comunque umani, nonostante i loro numerosi tentativi di elevarsi a qualcosa di più -ad angeli, magari. Una sorta di complesso di superiorità che ha ridotto Benedict nelle condizioni che chi ha letto La Principessa ben conosce, e Maryse e Robert al biasimo da parte dei figli. Nella vita di Isabelle, il modo di agire dei suoi genitori è parte integrante della sua storia. Ciò con cui lei deve venire a patti è il modo in cui conoscere lo status della loro relazione l'ha influenzata per tutta la vita, incrementando la sua sfiducia e i suoi tentativi di attirare l'attenzione. Usando le parole della Clare, l'arco narrativo di Isabelle era quello di imparare che i suoi veri genitori, che da sempre sono stati i suoi genitori, possedevano dei difetti, e affrontare questi difetti, prima da sola e poi con qualche aiuto. La storia di Isabelle è forse più introspettiva, meno legata alla trama generale se confrontata agli altri. Deve superare tante problematiche legate alla famiglia, soprattutto la morte del suo fratellino Max. Questo la rende meno importante? Assolutamente no! E' fiera, combattiva, abile, orgogliosa, bellissima, di animo buono e innegabilmente pronta a dare se stessa pur di salvare le persone che ama. Che abbia un carattere particolarmente sfaccettato e imprevedibile lo sappiamo tutti, ma è per questo che la adoriamo, vero?
E' il mio personaggio preferito in CoHF. Non ho mai apprezzato Alec tanto quanto nell'ultimo volume, e si merita molto più di questo. Spero vivamente che tutti quelli di voi che leggeranno il libro riusciranno a rendersene conto. Pensiamo all'Alec degli inizi: viene anche a voi voglia di paragonarlo a Gabriel in TID? I suoi modi non sono proprio gentili all'inizio. Se la prende subito con Clary perché rappresenta l'intrusa, e lo vediamo per lo più ignorare Simon. Sono estranei al loro mondo di guerre, vittorie e sacrifici, e ciò li cataloga direttamente come esseri superficiali. Mentre il ruolo e la presenza di Clary, però, vengono a rafforzarsi nella storia, Alec deve dapprima accettarlo, seppur di malavoglia, e poi riconoscere di aver fatto male i conti. E non solo su di lei, ma su se stesso. Con due compagni di caccia avventati e scalmanati come Isabelle e Jace, Alec è sempre stato quello che copriva le spalle, che li proteggeva, che rimaneva nelle retrovie per accertarsi che tutto andasse per il meglio. Preferiva scegliere la strada facile, proteggendo anziché combattere, amando una persona con cui sapeva non avrebbe mai potuto costruire nulla di più di quello che aveva già anziché gettarsi in una relazione che scuoteva il suo cuore, mantenendo il segreto sulla sua omosessualità pur di non vedere la disapprovazione che avrebbe suscitato nei suoi genitori. Per un bel po' è stato consapevole della sua debolezza, è ha convissuto con la consapevolezza di non poter essere nulla di più di quello che era. Eppure l'abbiamo visto prendere per mano ciascuna di queste cose, guardarle da altre prospettive, accettarle completamente per quello che erano e cambiarle quando non gli si adattavano più addosso. Alec è diventato determinato, non più passivo come lo era stato all'inizio. E' un miglioramento graduale, ma che in CoHF si può finalmente ammirare davvero. E l'ho adorato così tanto da mettere Alec al primo posto fra i personaggi che ho più amato in quest'ultimo libro. Vedrete!
Il favorito dalle fan, e lo ammetto, spesso e volentieri anche da me. Lo abbiamo conosciuto nelle epoche più disparate, nei momenti più strani, divertente, dolorosi, indimenticabili. E ogni volta, Magnus si adatta perfettamente al momento in cui vive, ma mai come ci riesce in TMI, nella più promettente generazione di Shadowhunters. Non importa quanto a lungo viva, è difficile pensarlo come se avesse un'età superiore a quella mortalmente possibile. Ma, al contempo, ci rendiamo conto del peso dei secoli che porta su di sé. Parallelamente ad Alec, anche Magnus si renderà conto di cose molto importanti in CoHF, cose che potrete apprezzare o meno, chi lo sa. Ogni personaggio, comunque, a dispetto della sua età, ha compiuto un viaggio lungo sei libri e tra i sopravvissuti, i vincitori e i perdenti, ognuno si è distinto per qualcosa. Abbiamo amato Magnus per il suo strano modo di fare, un po' retrò, un po' sulle righe, tra il serio e la presa in giro, con il suo modo giovanile ed eccentrico di fare accompagnato da una rigorosità che, se a volte fa ridere, altre non è certo da prendere alla leggera. Il nostro stregone ne ha, di storie da raccontare, ma la sua è senz'altro quella che tutti noi vogliamo sentire. Dalle Cronache a TID e TMI, abbiamo scoperto tanto di lui, ma più di tutto ci siamo accorti di come la sua umanità, la parte più genuina di sé, è andata pietrificandosi nel corso del tempo, presentandocelo come l'implacabile stregone che, sotto sotto, ha il cuore tenero.
«E tu a chi appartieni?»
La mia cotta per Sebastian/Jonathan è davvero imbarazzante. Non so ci sia stare un momento in cui l'ho odiato, devo dire. Forse solo per la sua "alleanza" forzata con Jace. Per il resto, ho sempre apprezzato il modo in cui questo cattivo da fumetti, tutto ombre e spigoli e mistero e risate sinistre, sia cresciuto e diventato così complesso da darmi l'impressione di stare nella mente dell'assassino. Perché, diciamolo, il fascino mortale dei Morgenstern sa come ammaliare una mente e farla passare dall'essere una preda e divenire sua alleata. Se ci era riuscito Valentine, con il Circolo, Sebastian ha sicuramente la meglio sul padre in quanto a malia. Dove il primo era solo ossessione e bisogno di far prevalere le sue idee su una società che credeva ormai morta, l'altro vince per noncuranza, superbia e furbizia, con i suoi modi inquietanti di imporre senza cercare di convincere. Sebastian vuole creare il suo impero, vuole regnare, vuole che tutti sottostiano al suo potere, ma non gli importa di essere o meno acclamato per questo. Ciò da cui invece è ossessionato è la sua umanità, che lui recepisce come amore, ma che in realtà è una forma malata dello stesso. Gli serve una compagna, qualcuno che ammiri e apprezzi il suo operato, qualcuno che sieda accanto a lui, che lo ami, che riconosca le immense possibilità strette nel suo pugno. Una persona da possedere, mente e corpo, perché per Sebastian possedere equivale ad amare. Possiamo farci milioni di domande, chiederci cosa sarebbe successo se, nonostante il suo sangue demoniaco, crescendo con qualcuno come Jocelyn e non con Valentine, le cose sarebbero stato diverse. Sarebbe una mera consolazione, per quelle che, come me, amano questo personaggio. Per lui, essere un demone è tutto ciò che conosce. Pensandolo per quello che è, continuo a credere che sia il miglior cattivo mai creato dalla Clare.
I sette personaggi principali sono stati presentati. E certo ce ne sono tantissimo altri di cui è impossibile dimenticarsi, ma che per determinate ragioni -potrei anche scrivere un post infinito, ma non sarebbe conveniente per questioni di tempo e praticità- qui non sono dettagliatamente. In fondo, The Mortal Instruments è anche la storia di Raphael, Jordan e Maia, anche se non completamente. Le loro vite si intersecano a quelle dei protagonisti, e per questo non sono trascurabili. E a questo proposito, dovremmo contare anche Jocelyn, Luke, Valentine, Amatis, Stephen, Robert, Maryse, Michael, Hodge, ma ciascuno di loro ha già avuto il proprio momento anni addietro, quando il Circolo iniziava a delinearsi insieme con gli spaventosi risvolti che verranno ricordati a lungo. Ce ne sarebbero ancora molti altri, ma questa decisamente non è ancora la loro storia.
ShipPerciò passiamo alle ship. Credo che certe scene, in quanto a fangirlaggio, si commentino proprio da sole. Ed è per questo che, insieme ad un breve commento, riporterò le scene che più o amato per ogni ship! Scriverò da dove viene la citazione, così se qualcuno deve ancora leggere qualcuno dei cinque libri la salta.
_____Clace
Amo questi due momenti. Sono perfetti e, come dicevo prima, non hanno bisogno di commenti. Possiamo anche impazzire e sospirare e parlarne quanto vogliamo, ma nel momento in cui leggo di loro, Clary e Jace mi lasciano puntualmente senza fiato.
Da CoB:
«Onore, colpa, pena, sono tutte cose reali per noi, e non hanno nulla a che vedere con la religione, ma solo con chi siamo. Questo è quello che sono, Clary» disse disperatamente. «Sono un membro del Conclave. È nel mio sangue e nelle mie ossa. E allora dimmi, se sei così sicura che non è stata colpa mia, perché il primo pensiero che ho avuto quando ho visto Abbadon non è stato per i miei compagni ma per te?» Sollevò l'altra mano e si nascose il volto tra i palmi. «Sapevo... sapevo... Alec si stava comportando in modo strano. Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Ma riuscivo a pensare soltanto a te...»
Chinò il capo in avanti e le loro fronti si toccarono. Clary sentì il suo alito incresparle le ciglia. Chiuse gli occhi e lasciò che la sua vicinanza la inondasse come una marea delirante. «Se muore, sarà come se lo avessi ucciso io» disse lui. «Ho lasciato morire mio padre e ora ho ucciso l'unico fratello che abbia mai avuto.»
«Non è vero» sussurrò Clary.
«Sì.» Erano abbastanza vicini per baciarsi. «Clary» continuò Jace. Lei non aveva mai sentito il suo nome pronunciato con un tale misto di amore e angoscia. «Cosa mi sta succedendo?» Da CoLS:— Quanto tempo? Quanto, prima che tu torni come prima?
— Non lo so. Proprio non lo so. Però volevo… Avevo bisogno di stare con te, così, come me stesso, il più a lungo possibile. — Le porse una mano rigida, come incerto della sua accoglienza. — Pensi che potresti…
Lei stava già attraversando di corsa la stanza per raggiungerlo. Gli buttò le braccia al collo. Lui la prese e la sollevò, sprofondandole la faccia nell’incavo del collo. Lo respirò come aria. Sapeva di sangue, sudore, cenere e marchi.
— Sei tu — gli sussurrò. — Sei davvero tu.
Jace si ritrasse per guardarla, e con la mano libera le accarezzò delicatamente lo zigomo. Le era mancata, quella dolcezza. Era una delle prime cose che l’avevano fatta innamorare di Jace: il fatto di capire che quel ragazzo sarcastico, coperto di cicatrici, in realtà era dolce con le cose che amava.
— Mi sei mancato — gli disse. — Mi sei mancato tanto.
Jace chiuse gli occhi come se quelle parole gli facessero male. Clary allora gli mise una mano sulla guancia; lui appoggiò l’intero viso contro il suo palmo, solleticandole le nocche con i capelli e lei si accorse che anche il viso era umido.
Il bambino non pianse mai più.
_____Clebastian
Da CoG:
— Sebastian, tu non sai niente di me.
— Non è vero. — Si avvicinò a Clary, prendendole il volto tra le mani. Il suo tocco era gentile, quasi esitante. — Ho sentito un sacco di cose sul tuo conto, Clary. Di come hai affrontato tuo padre per la Coppa Mortale, di come sei entrata in quell'hotel infestato dai vampiri per cercare il tuo amico. Isabelle mi ha raccontato molte storie e poi ho sentito anche molte chiacchiere. E dalla prima volta che ho sentito il tuo nome, ho sempre voluto conoscerti. Sapevo che dovevi essere straordinaria.
Lei rise, turbata. — Spero di non averti deluso troppo.
— No — sussurrò Sebastian, facendole scivolare le dita sotto il mento. — Per niente. — Le sollevò il volto verso il suo. Clary era troppo sorpresa per reagire, anche quando Sebastian si avvicinò e lei si rese conto, un po' in ritardo, di cosa lui stava per fare. Istintivamente chiuse gli occhi, quando le labbra di Sebastian sfiorarono delicatamente le sue, mandandole brividi in tutto il corpo. Crebbe dentro di lei un desiderio potente e improvviso di farsi abbracciare, di farsi baciare, così da poter dimenticare tutto quanto. Sollevò le braccia e le allacciò dietro il collo di Sebastian, un po' per tenersi in piedi, un po' per attirarlo a sé.Da CoLS:
— Perché l’hai fatto?
— Fatto cosa?
— Salvarmi la vita.
— Sei mia sorella.
Lei deglutì. Alla luce del mattino, il viso di lui aveva un certo colorito. Lungo il collo c’erano leggere scottature, i punti colpiti dall’icore di demone. — Prima non ti importava che lo fossi.
— No? — I suoi occhi neri la squadrarono dall’alto al basso. Ricordò quando Jace era andato a casa sua dopo che lei aveva lottato contro il demone Ravener e il suo veleno la stava uccidendo. Lui l’aveva curata proprio come aveva fatto Sebastian, portandola via nella stessa maniera. Forse erano più simili di quanto avesse mai pensato, anche prima che l’incantesimo li legasse. — Nostro padre è morto — disse Sebastian. — Non ci sono altri parenti. Tu e io siamo gli ultimi, siamo gli unici Morgenstern superstiti. Tu sei la sola persona col mio stesso sangue nelle vene. La sola come me.
_____Malec
Per loro ho scelto un unico, grande estratto da CoFA, uno dei mie preferiti in assoluto. Per Raziel, mi vengono le lacrime solo a rileggerla.
Alec alzò lo sguardo proprio nel momento in cui Magnus lo raggiunse, lo prese e lo strinse a sé. Gli fece scorrere le dita sul viso come se volesse accertare la presenza di lividi o ferite, il tutto mormorando a bassa voce: — Come hai potuto... andartene così senza neanche dirmelo... Avrei potuto aiutarti... [...] Scappare via così e metterti in pericolo solo per rabbia nei miei confronti...
— Sono uno Shadowhunter — disse Alec. — Magnus, è questo che faccio, tu non c'entri. La prossima volta innamorati di un assicuratore, oppure...
—Alexander — lo interruppe l'altro. — Non ci sarà una prossima volta. — Appoggiò la fronte contro la sua, gli occhi verde oro che fissavano l'azzurro.
Il battito cardiaco di Alec iniziò ad accelerare. — E perché no? Tu vivrai per sempre. Non è da tutti.
—Sì, l'ho detto, Alexander, però...
—Smettila di chiamarmi così, lo fanno già i miei genitori. E suppongo che sia molto nobile da parte tua aver accettato la mia mortalità in maniera così fatalistica, della serie tutto è destinato a finire eccetera, ma tu come credi che mi faccia sentire tutto questo? Le coppie normali hanno la speranza: la speranza di invecchiare insieme, di vivere a lungo e di morire nello stesso momento. Noi invece no. E non so nemmeno cos'è che vuoi.
Alec non sapeva bene che risposta attendersi -rabbia, una reazione difensiva o magari ironia- invece la voce di Magnus si affievolì, incrinandosi appena, quando disse: — Alex... Alec. Se ti ho dato l'impressione di aver accettato l'idea della tua morte, allora non posso fare altro che scusarmi. Ci ho provato, pensavo davvero di esserci riuscito, pur continuando a immaginare di averti con me per altri cinquanta, sessant'anni, pensando che magari a quel punto forse sarei stato capace di dirti addio. Ma si tratta di te, e ora mi rendo conto che non sarò più pronto a perderti di quanto non lo sia ora. — Gli appoggiò le mani su entrambi i lati del viso. — Ovvero, per niente.
—Quindi, cosa facciamo? — sussurrò Alec. Magnus fece spallucce, e a un tratto sorrise. Con quei capelli neri arruffati e gli occhi verdi luccicanti sembrava un adolescente dispettoso. — Quello che fanno tutti — rispose. — Come hai detto tu. Speriamo.
_____Sizzy
Da CoFA:
—Perché non ci hai evocati ? — domandò Isabelle, con la voce sottile di chi si sente tradita. — Perché non ci hai detto che saresti venuta qui? Perché non hai mandato un messaggio di fuoco, niente? Sapevi che saremmo venuti, se avevi bisogno di noi.
—Non c'è stato tempo — intervenne Simon. — E io non sapevo che Clary e Jace sarebbero stati qui. Pensavo di essere da solo. Non mi sembrava giusto coinvolgerti nei miei problemi.
—Coinvolgermi nei tuoi problemi?! — ripeté Isabelle, sbalordita. — Tu... — iniziò, ma poi, sorprendendo tutti, e sicuramente anche se stessa, gli si buttò al collo, abbracciandolo forte. Simon barcollò all'indietro, colto alla sprovvista dall'assalto, ma si riprese in fretta. Strinse Isabelle fra le braccia, rischiando anche di impigliarsi nella sua frusta penzolante, poi la strinse forte, appoggiandole il mento sui capelli corvini. Clary non ne era sicura, perché Isabelle stava parlando a voce troppo bassa, ma le sembrò che la ragazza stesse bisbigliando a Simon degli insulti.
Da CoLS:
— Sei venuto. — Isabelle gli allungò un braccio sul petto, sistemandosi in modo che la testa le si incastrasse nella spalla di lui. — Non credevo l’avresti fatto.
— Certo che sono venuto.
Le altre parole che lei gli disse gli si smorzarono contro il collo. — Scusa, stavo dormendo.
Lui sorrise fra sé, appena, al buio. — Non c’è problema. Anche se mi avessi chiesto di venire qui solo per stringerti mentre dormivi, lo avrei fatto.
Lui la sentì irrigidirsi, poi rilassarsi di nuovo. — Simon?
— Sì?
— Mi racconti una storia? Simon rimase perplesso.
— Che genere di storia?
— Una in cui i buoni vincono e i cattivi perdono. E rimangono morti.
Lo so che ci sono altre ship, anche quelle meno probabili e più pazze. Ho inserito la Clebastian perché ci tengo in modo particolare, ma ciò non significa che voi non possiate parlare di tutte quelle che vi vengono in mente e che vi fanno venire l'acquolina in bocca! Allora vi invito a fare qualcosa di particolare, per il commento di questa tappa. Commentate scrivendo qualche altra scena riguardante la vostra ship preferita! E poi vediamo se indovinate CHI ha detto A CHI e in quale libro nelle frasi che ho scelto per presentare ogni personaggio!
Vi ricordo le regole del Blogtour!
-Per iscrivervi dovete commentare questo post, tanto per farci un'idea di chi e quanti sono i partecipanti!
-Unirvi ai lettori fissi di ciascun blog partecipante, se non lo siete già;-Compilare il form che trovate nelle tappe;-Commentare ogni tappa, e questo è molto importante perché ci fa capire se state seguendo il Blogtour e se vi state divertendo! Nella prima tappa troverete il form da compilare, e nei post seguenti questo form verrà aggiornato via via con nuove entrate inerenti alla nuova tappa. Ogni volta che viene pubblicato un nuovo post, insomma, troverete una nuova entrata che vi chiederà di confermare se avete effettivamente commentato, perciò più tappe commentate e più punti accumulate.N.B.: nel caso in cui doveste unirvi all'iniziativa più in là e alcune delle tappe fossero quindi già state postate, dovete comunque lasciare un commento ad ogni tappa. L'entrata si riavvierà ogni giorno, perciò non preoccupatevi, potrete confermare di aver commentato nel form in giorno seguente, e quello dopo ancora... *sguardo maligno* finché non avrete confermato tutti i commenti alle tappe! Alla prossima tappa, sul blog di Frannie, con la recensione NO SPOILER di Città del Fuoco Celeste! L'uscita si avvicina! a Rafflecopter giveaway