Gli ultimi film di Woody Allen sono degli omaggi ai luoghi della sua memoria e della sua anima; ormai dai tempi di “Match Point” (2005) il regista newyorchese non produce più un film con una trama ben definita e di spessore come sempre ci aveva abituati. Con ciò, non voglio dire che i suoi ultimi lavori sono scarsi o peggio ancora inguardabili, dico solo che vanno in altra direzione rispetto al passato. Anzi alcuni film recenti come “Midnight in Paris” (2011) possono essere considerati delle perle assolute. Lo stesso vale per questo “To Rome with Love” (2012) film girato interamente a Roma e che sotto l’aspetto narrativo nulla aggiunge all’opera di Allen. Come ho avuto modo di dire precedentemente però, questi lavori sono degli omaggi dell’autore a tutto ciò che è servito per la sua formazione e la città di Roma fa parte di questo background culturale, per cui si può guardare il film in questione come un grande spot sulle bellezze romane. C’è Trastevere diventato ormai un pezzo di Roma in mano agli americani che è di una bellezza stupefacente ma anche le “mitiche” “terrazze romane” sono ben rappresentate, così come i siti più conosciuti della città eterna. Diciamo che Woody Allen ha voluto omaggiare tutti gli americani delle bellezze romane, le stesse che hanno colpito la sua immaginazione. Sulla trama e su eventuali interpretazioni recondite c’è poco da dire: una serie di coppie (più che altro caratterizzazioni) ognuna con i propri accadimenti che trascorrono una parte della loro vita a Roma. Due studenti americani in vacanza studio a Roma, seguita dall’ombra di un architetto che trent’anni prima ha percorso gli stessi passi dei due giovani; altra coppia formata da una turista americana che si innamora del “belloccio” romano e dopo esilaranti situazioni dovute più che altro ai genitori de due, convoleranno a giuste nozze; una coppia di Pordenone che giunge a Roma e finirà separata per un giorno e infine c’è Leopoldo Pisanello (Roberto Benigni) che diverrà per un breve periodo di tempo una star senza sapere il motivo, simbolo di una fama che è pura illusione e come viene se ne va. Se vogliamo questo film può essere considerato anche un omaggio al cinema italiano da parte di Allen, specialmente a quello felliniano con i suoi personaggi astrusi. Fra i tanti interpreti di “To Rome with Love” voglio sottolineare Penelope Cruz sempre più bella, affascinante e brava.
Gli ultimi film di Woody Allen sono degli omaggi ai luoghi della sua memoria e della sua anima; ormai dai tempi di “Match Point” (2005) il regista newyorchese non produce più un film con una trama ben definita e di spessore come sempre ci aveva abituati. Con ciò, non voglio dire che i suoi ultimi lavori sono scarsi o peggio ancora inguardabili, dico solo che vanno in altra direzione rispetto al passato. Anzi alcuni film recenti come “Midnight in Paris” (2011) possono essere considerati delle perle assolute. Lo stesso vale per questo “To Rome with Love” (2012) film girato interamente a Roma e che sotto l’aspetto narrativo nulla aggiunge all’opera di Allen. Come ho avuto modo di dire precedentemente però, questi lavori sono degli omaggi dell’autore a tutto ciò che è servito per la sua formazione e la città di Roma fa parte di questo background culturale, per cui si può guardare il film in questione come un grande spot sulle bellezze romane. C’è Trastevere diventato ormai un pezzo di Roma in mano agli americani che è di una bellezza stupefacente ma anche le “mitiche” “terrazze romane” sono ben rappresentate, così come i siti più conosciuti della città eterna. Diciamo che Woody Allen ha voluto omaggiare tutti gli americani delle bellezze romane, le stesse che hanno colpito la sua immaginazione. Sulla trama e su eventuali interpretazioni recondite c’è poco da dire: una serie di coppie (più che altro caratterizzazioni) ognuna con i propri accadimenti che trascorrono una parte della loro vita a Roma. Due studenti americani in vacanza studio a Roma, seguita dall’ombra di un architetto che trent’anni prima ha percorso gli stessi passi dei due giovani; altra coppia formata da una turista americana che si innamora del “belloccio” romano e dopo esilaranti situazioni dovute più che altro ai genitori de due, convoleranno a giuste nozze; una coppia di Pordenone che giunge a Roma e finirà separata per un giorno e infine c’è Leopoldo Pisanello (Roberto Benigni) che diverrà per un breve periodo di tempo una star senza sapere il motivo, simbolo di una fama che è pura illusione e come viene se ne va. Se vogliamo questo film può essere considerato anche un omaggio al cinema italiano da parte di Allen, specialmente a quello felliniano con i suoi personaggi astrusi. Fra i tanti interpreti di “To Rome with Love” voglio sottolineare Penelope Cruz sempre più bella, affascinante e brava.
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