Toccare nel portafoglio

Da Enricobo2

Hai voglia a dire che alla gente le cose bisogna insegnarle, che con la civiltà e l'istruzione viene anche la correttezza e il rispetto delle regole. Mica vero. Se vuoi ottenere qualche cosa su larga scala, c'è un solo sistema: certezza di essere acchiappati e essere toccati nel portafoglio. Si impara subito e non si sgarra più, diventa una specie di riflesso pavloviano. Siete mai stati a Singapore?. E' una magnifica città, colori e sapori esotici del sud-est asiatico, modernità assoluta ed efficienza, sensazione di tranquilla sicurezza quando giri per le strade, pulizia inusuale per l'Asia (ma le cose stanno cambiando rapidamente anche dalle altre parti), immagine di benessere abbastanza diffuso e qualità di vita occidentale. E' un melting pot di almeno quattro etnie principali che sembrano vivere assieme senza troppi attriti. Per forza, mi direte, si tratta a tutti gli effetti di una dittatura e quando c'è un tiranno che comanda, la maggior parte della gente riga diritta se no gli spaccano la testa e le insofferenze tra gruppi diversi non sono visibili, si credono inesistenti, invece, magari, sono solo assopiti in attesa di deflagrare come Yugoslavia insegna.
Certo, però in riferimento all'assunto iniziale, Singapore è una città molto indicativa. Viene chiamata anche The fine city, gioco di parole che accanto al significato La bella città, lascia trasparire anche quello di Città delle multe. Infatti la cosa che più mi colpì mentre passeggiavo per i magnifici parchi e per le eleganti strade del centro, fu la impressionante serie di divieti segnalati dappertutto da appositi cartelli con icona facilmente interpretabile, una figurina indicativa attraversata da una sbarra rossa con l'indicazione dell'entità della multa. Ad esempio Vietato fumare, multa 50$. Severamente vietato fumare, 100$. Vietato sputare, 150$. Vietato fare pipì nell'ascensore, 200$ (questo stava dentro l'ascensore). E così via con un impressionante serie di divieti da fare invidia al più fantasioso sindaco padano. Allora? Sono in fondo cose vietate dappertutto. Perché lì si rispettano? Semplice, perchè ti beccano sempre, invariabilmente e paghi senza pietà. Si era fuori da un locale e un mio amico fumava sul marciapiede, essendo ovviamente vietato farlo all'interno. Terminata l'operazione, prima di rientrare, gettò la cicca per terra, incurante del cartello barrato di rosso con la manina che gettava una cartaccia.
Tanto chi vuoi che ti veda. Non aveva ancora fatto un passo che una mano lo toccò sulla spalla e un piccolo cinese con apposita fascietta al braccio, gli disse:- Sorry sir - e intanto aveva già cominciato a scrivere su un blocchetto la ricevuta di 50 $. Mai più buttata una cicca. A parte i 50 $, è la certezza di essere beccato sempre a rendere insensato il gesto. Se tu fossi sicuro che ogni volta che dai o prendi una tangente (anche piccola, sui 100.000 €) o quando ti trovi un appartamentino senza sapere chi te lo ha regalato, ti porteranno via con le manette, avremmo i politici più onesti del mondo. Però non ho mai capito come facevano a beccarti, quando ho visto in un cesso di Sentosa Island, proprio davanti al porto di Singapore, il cartello Vietato non tirare lo sciacquone, multa di 50 $. Ho guardato con imbarazzo se ci fosse una webcam sopra il water, ma nell'incertezza ho premuto il bottone due volte.
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