Togliete all’uomo il desiderio d’eterno, toglietegli la lotta contro la morte, toglietegli l’illusione, inariditegli nel cuore la poesia, e quel giorno sarà sulla via di perder l’arte, e quel giorno gli cadrà dalle mani quel lumino che l’aiutava a intravedere nel suo abisso e a farsi padrone d’un grano di potenza.
(Giuseppe Ungaretti, Classico, Romantico…, in “Il Resto del Carlino”, Bologna, 23 ottobre 1929)