Nel settembre del 2010 mi ero posto una domanda: il Brasile é un paese maschilista? Leggendo una ricerca pubblicata ieri dall'IPEA (Instituto de Pesquisa Econômica Aplicada) sembra proprio di sí. In questo rapporto, intitolato "Tolerância social à violência contra as mulheres", vengono trattati argomenti come la violenza sulle donne e l'omosessualità. La lettura di tale rapporto (lo potete trovare QUI) riflette quella che é oggi la società brasiliana, e devo ammettere che lascia un po' a pensare, anche perché vi sono molti dati contraddittori. Per esempio il 91% degli intervistati, uomini e donne, ritiene che chi picchia una donna debba andare in prigione, ma allo stesso tempo quasi il 58% ritiene che se la donna saprebbe comportarsi meglio ci sarebbero meno stupri, il 63% ritiene che i casi di violenza in casa devono essere discussi SOLO entro la famiglia, l'89% concorda sul fatto che i panni sporchi si lavano in famiglia e l'82% afferma che tra moglie e marito é meglio non mettere il dito!
Circa il 60% pensa che l'uomo debba essere il capofamiglia, ma é doveroso far notare che con le persone con più scolarità questa percentuale scende. Quasi il 79% ha una visione della donna molto stereotipata, pensando che il maggior sogno di una donna é di sposarsi e di avere figli. Per fortuna leggiamo anche che il 54% degli intervistati discorda sul fatto che una moglie deve soddisfare sessualmente il marito anche se non ne ha voglia, contro il 14% di chi concorda (anche se tra gli evangelici questa percentuale sale di 1,7%).
Mah, sinceramente non so cosa pensare. Certo che se dovessi andare a un ballo funk farei anch'io parte di quel 58% discusso prima. Ma leggendo il testo completo, e vi consiglio di farlo, sono solo 40 pagine, la conclusione a mio parere é abbastanza triste. Capisco che il Brasile non possa essere la Svezia o la Norvegia, però la visone che ne scaturisce mi sembra piuttosto arcaica e maschilista.