A chi è indirizzato lo slogan “Tolleranza zero” che da mesi il Sindaco Boccali, va ripetendo, di fronte a un evidente degrado della pubblica sicurezza? Forse agli ignari cittadini, indisciplinati nel rispettare le regole, trasgrediscono quelle norme previste nei regolamenti comunali, introducendo i loro cani sciolti negli interni delle aree verdi e pubblici giardini, come quelli del Frontone, oppure a quella parte di cittadini, spesso stranieri che nella nostra città e anche all’interno delle aree verdi, svolgono la pericolosa attività dello spaccio di droga. Inutile nascondersi ipocritamente, per timore di essere considerati senofobi e razzisti, dover constatare che gran parte degli spacciatori sono i soliti nord africani, spesso clandestini e per giunta mantenuti da noi, quando qui vivono come ospiti usufruendo di permessi di soggiorno per ragioni umanitarie, parte di questi vengono arrestati per spaccio soggiornando brevemente nelle patrie galere, per essere rapidamente liberati e rivederli l’indomani a proseguire i loro traffici di morte nelle nostre contrade. Ad aggiungersi a questo esercito di spacciatori ci sono anche i borseggiatori, i delinquenti che si introducono violentemente nelle nostre case, come altri forse meno pericolosi ma altrettanto negativi per l’immagine della nostra città, gli accattoni per mestiere che ci ritroviamo giornalmente sui nostri percorsi o i lavavetri ai semafori. Non è contro questi ultimi che il nostro Sindaco Boccali avrebbe dovuto intraprendere una battaglia senza tregua per estirpare un marciume che infanga e adombra la nostra Perugia? Non doveva essere questa una delle prime priorità per ridarci la sicurezza tanto sbandierata, della quale nessuno crede che sia stata fin qui raggiunta? Ebbene no, la battaglia per la sicurezza viene ora dirottata nell’interno delle aree verdi, con pattuglie di vigili “in borghese” seminascosti dietro i cespugli per spuntare improvvisamente all’arrivo di ignari cittadini che qui vengono a portare i loro fedeli amici a 4 zampe, che magari li lasciano sciolti e liberi per rincorrere una pallina di gomma o giocare con altri cani, momento utile per socializzare i cani e i padroni. Rapidamente i “vigili in borghese” presentando la loro tessera di riconoscimento contestano al malcapitato padrone del cane il crimine commesso commutandolo con una sanzione di 150 euro per ogni bestiola senza guinzaglio. Pur non contestando l’esistenza di norme che vietano di lasciare i cani sciolti all’interno di aree verdi, vorremmo che questa Amministrazione usi maggiore buon senso nell’applicare certe norme, distinguendo le circostanze e i luoghi dove queste trasgressioni avvengono. Vanno fatte le opportune differenze tra dei Pitt Bull e cani di minuscola taglia, spesso giocherelloni ed inoffensivi anche per le mosche. Smettiamola di continuare a vessare ulteriormente i cittadini, già penalizzati dalle troppe tasse, queste multe applicate solo per far cassa, rischiano di allontanare la presenza di cittadini onesti, che con i loro cani frequentando i parchi e i giardini pubblici, restano l’unica garanzia per allontanare altri frequentatori senz’altro più pericolosi per la pubblica incolumità.
Lettera firmata