“Tomboy”, da Berlino ai cinema italiani

Da Uiallalla

Presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2011, dove ha inaugurato a sezione Panorama, arriva nelle sale italiane il film “Tomboy” della francese Céline Sciamma che, dopo aver affrontato le tematiche della scoperta della sessualità nella fase adolescenziale (in “Naissance des pieuvres” del 2007), sposta la sua l’attenzione all’età preadolescenziale.

Laure, dieci anni, approfittando della disattenzione dei genitori, farà credere di essere un maschio nell’ambiente in cui si è trasferita da poco facendo innamorare di se la piccola Lisa con cui scambierà momenti di intimità. Mentre decide di trasgredire, però, finisce inconsciamente per aderire a quelle che ritiene debbano essere necessariamente le caratteristiche dell’altro sesso (Tomboy, letteralmente, significa maschiaccio).

Sciamma, lasciando lo spettatore con domande più ampie intorno alla definizione della sessualità, osserva il microcosmo dei bambini con tenerezza evitando facili semplificazioni: maschi e femmine in formazione gli esseri asessuati che gli adulti credono.

La tesi alla base del film è che natura e società impongono leggi e modelli, spesso più legati a stereotipi che a veri bisogni, con cui confrontarsi e scontrarsi. Zoé Héran è la giovane interprete che, con la giusta dose di innocenza e bisogno di esplorare, porta in scena il cammino estivo di Laure.

Il film è in programmazione da venerdì 7 ottobre al cinema Filangieri di Napoli (in via Filangieri, 43)


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