Il dovere però è già fatto, la pappa è pronta per l’ora x: frullare la verdura, aggiungere il brodo vegetale, con mezzo omogeneizzato di pollo, due cucchiai di mais e tapioca, due cucchiaini di olio extravergine e un po’ di parmigiano, è un gioco da ragazzi. Il vero scoglio è mettergli intorno al collo i bavaglini, due, uno più lungo e uno più corto, perché si bagna e si sporca che è una bellezza. Scoglio però superato, non senza qualche difficoltà. Ma ecco il collegamento, Fiocchetti, di profilo (greco), annuncia il match dei match, Pesco fa il commento tecnico da studio, scorrono le prime immagini di Na Li e Schiavone che percorrono gli spogliatoi del sacro impianto del Roland Garros, e Fabretti e la Grande sono schierati sul loco. Tommaso mi guarda mentre prendo appunti, poi si gira e fa ciao ciao con la manina alla Na Li che entra sul Centrale. E morde l’elefantino, si accanisce su quel giochetto inerme proprio quando finisce il minuto di riscaldamento. Si comincia. La Schiavone annulla subito una palla break alla cinese e Tommaso guarda con attenzione, con concentrazione, facendosi cadere l’elefantino. Scatta il piano ciuccietto, la situazione è sotto controllo. Mica tanto. La Schiavone perde il servizio al quinto gioco, la Na Li vola 4-3, 5-3, la milanese è troppo attendista, sbaglia tattica permettendo alla cinese di entrare nel campo col diritto e di chiudere il punto. Tommy intanto se la ride, sfarfuglia qualcosa in francese, non in parigino ma in alsaziano, praticamente intraducibile. Vuoi vedere che tifa cinese? Il diritto lungo della Schiavone sancisce il 6-4 per la Na Li dopo 39’ non di gran tennis. Tommaso, dopo cinque minuti di “ninna nanna, ninna oh”, crolla esausto, sprofondando nell’ovetto. Non ronfa ma poco ci manca. Anche la situazione tennistica precipita. La cinese va 3-1 con una palla del 4-1, poi ha 2 palle del 5-2: dove sono finite le accelerazioni della Schiavone? Sembra una spider col freno tirato! Sul 6-4-4-2 per la cinese, Tommy ha un sussulto, si sveglia, mi guarda perplesso alzando il sopracciglio destro, poi però si riabbiocca superbamente. E la Schiavone recupera il break di svantaggio. Per fortuna, in soccorso dell’azzurra, arrivano anche gli errori "gialli". Addirittura va avanti la milanese 5-4 e 6-5, e nel dodicesimo game c’è l’over rull della ginnica arbitra donna, dal codazzo biondo, che toglie il set-point alla Schiavone per consegnare la parità all’asiatica. Il tie-break, mentre Tommy è ronfante, è un supplizio perché la Schiavone lo perde a zero, dando l’impressione di aver mollato mentalmente e fisicamente. Finisce così, con la cinese che alza il trofeo del Roland Garros e la Schiavone che un po’ rosica (giustamente) un po’ si congratula con la sua avversaria. Ma è l’ora della pappa, non appena si avvicina l’odore dell’intruglio di cui sopra, Tommaso strabuzza gli occhioni e spalanca la bocca; sarà tutta sua, la pappa, in meno di mezz’ora. Evviva il tennis. Evviva la Schiavone. E pure la Na Li.
Il dovere però è già fatto, la pappa è pronta per l’ora x: frullare la verdura, aggiungere il brodo vegetale, con mezzo omogeneizzato di pollo, due cucchiai di mais e tapioca, due cucchiaini di olio extravergine e un po’ di parmigiano, è un gioco da ragazzi. Il vero scoglio è mettergli intorno al collo i bavaglini, due, uno più lungo e uno più corto, perché si bagna e si sporca che è una bellezza. Scoglio però superato, non senza qualche difficoltà. Ma ecco il collegamento, Fiocchetti, di profilo (greco), annuncia il match dei match, Pesco fa il commento tecnico da studio, scorrono le prime immagini di Na Li e Schiavone che percorrono gli spogliatoi del sacro impianto del Roland Garros, e Fabretti e la Grande sono schierati sul loco. Tommaso mi guarda mentre prendo appunti, poi si gira e fa ciao ciao con la manina alla Na Li che entra sul Centrale. E morde l’elefantino, si accanisce su quel giochetto inerme proprio quando finisce il minuto di riscaldamento. Si comincia. La Schiavone annulla subito una palla break alla cinese e Tommaso guarda con attenzione, con concentrazione, facendosi cadere l’elefantino. Scatta il piano ciuccietto, la situazione è sotto controllo. Mica tanto. La Schiavone perde il servizio al quinto gioco, la Na Li vola 4-3, 5-3, la milanese è troppo attendista, sbaglia tattica permettendo alla cinese di entrare nel campo col diritto e di chiudere il punto. Tommy intanto se la ride, sfarfuglia qualcosa in francese, non in parigino ma in alsaziano, praticamente intraducibile. Vuoi vedere che tifa cinese? Il diritto lungo della Schiavone sancisce il 6-4 per la Na Li dopo 39’ non di gran tennis. Tommaso, dopo cinque minuti di “ninna nanna, ninna oh”, crolla esausto, sprofondando nell’ovetto. Non ronfa ma poco ci manca. Anche la situazione tennistica precipita. La cinese va 3-1 con una palla del 4-1, poi ha 2 palle del 5-2: dove sono finite le accelerazioni della Schiavone? Sembra una spider col freno tirato! Sul 6-4-4-2 per la cinese, Tommy ha un sussulto, si sveglia, mi guarda perplesso alzando il sopracciglio destro, poi però si riabbiocca superbamente. E la Schiavone recupera il break di svantaggio. Per fortuna, in soccorso dell’azzurra, arrivano anche gli errori "gialli". Addirittura va avanti la milanese 5-4 e 6-5, e nel dodicesimo game c’è l’over rull della ginnica arbitra donna, dal codazzo biondo, che toglie il set-point alla Schiavone per consegnare la parità all’asiatica. Il tie-break, mentre Tommy è ronfante, è un supplizio perché la Schiavone lo perde a zero, dando l’impressione di aver mollato mentalmente e fisicamente. Finisce così, con la cinese che alza il trofeo del Roland Garros e la Schiavone che un po’ rosica (giustamente) un po’ si congratula con la sua avversaria. Ma è l’ora della pappa, non appena si avvicina l’odore dell’intruglio di cui sopra, Tommaso strabuzza gli occhioni e spalanca la bocca; sarà tutta sua, la pappa, in meno di mezz’ora. Evviva il tennis. Evviva la Schiavone. E pure la Na Li.
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