Premettendo che è una "classifica non-classifica" (non ho voluto assegnare posizioni) del tutto personale, parto con Vilhelm del cortometraggio Plague, forse il più bel cortometraggio Zombie serio che ho visto.
In fuga dalla vecchia vita da trafficante d'armi, Vilhelm cerca di scappare anche dal proprio destino, ma quando arriva finalmente a Londra si trova in una vera e propria necropoli non-morta. Prima si nasconde, poi capisce di non potergli sfuggire al destino, che le colpe si pagano (e lui ne ha sulla coscienza), così gli corre incontro. Armato... Disilluso, ma non del tutto rassegnato. Ribelle fino all'ultimo.
Ecco una coppia che s'è conquistata un posto nel cuoricino di molti di noi, Simon Pegg & Nick Frost, indimenticabili in Shaun of the dead, avevano fatto centro anche con Danger! 50'000 Zombies! (spin-off del programma tv Danger! 50'000! volts di Frost). Pegg è il dott. Russell Fell, uno Zombie-hunter intervistato da Frost, che illustra le problematiche tipiche di un eventuale outbreak. Affiatatissimi, i due regalano perle su perle di un umorismo irresistibile che tradisce la loro innegabile passione per gli Zombie Movie. Speriamo ci facciano ridere presto con un'altra delle loro trovate.
Passando a un punto di vista più drammatico, non potevo non citare Jim di 28 giorni dopo. Anche qui una Londra collassata, i resti di una società malata e rabbiosa, e Zombie fottutamente veloci (infetti più precisamente) cui stare alla larga. Questo è lo spettacolo che Jim si trova davanti uscito dal coma, oltre al compito di proteggere due ragazze dalle pulsioni di mostri veri e in divisa mimetica. Se a mali estremi estremi rimedi, l'istinto di sopravvivenza di Jim è puro istinto animale, feroce con chi tocca i suoi cari. Jim si misura con un'umanità allo sbando, selvaggia e sanguinaria, ma si gioca il tutto per tutto e a tutti i costi raggiunge il suo scopo.
Survivor atipica che mi ha comunque colpito, è questa Sarah Jane del corto I love Sarah Jane (lei è Mia Wasikowska, l'Alice del remake di Tim Burton).
Una ragazzina guarda la tv mentre alcuni ragazzini trafficano nel suo giardino con arco, freccie e uno Zombie incatenato. Il papà di Sarah. Quando uno dei ragazzi lo colpisce con una freccia esplosiva, liberandolo, Sarah se la prende con lui. Ma quando lo Zombie spappolato morde il ragazzino infettandolo, Sarah prende un badile e, prima che si trasformi, gli sfonda la testa come niente fosse. Mi ritrovassi bambino in un post-outbreak con una così, penserei anch'io "I love Sarah Jane".
Un altro duo che sono sicuro abbiamo amato tutti, Columbus e Tallahassee di Benvenuti a Zombieland (Woody Harrelson e Jesse Eisenberg). Due tipi diversi con due diversi stili di vita. Columbus è impaurito e segue severe regole di sopravvivenza, Tallahassee non teme nulla e vive alla giornata, ma entrambi hanno subito delle perdite e cercano di evitarne delle altre.
Tra scene horror memorabili e divertissime, (che hanno già reso la pellicola un cult) il film dà anche preziose indicazioni su come sopravvivere in caso di epidemia Zombie; "Rule #1: cardio"!
E rimanendo in tema di cult, un altro must universale del genere Zombie è di certo The Walking Dead, dovendo scegliere un survivor qui c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Io dico Glenn (voi?). Nonostante nella prima serie non mi avesse particolarmente impressionato, devo dire che nella prima metà della seconda s'è fatto notare. Da esca per lo Zombie palmato nel pozzo a custode che non custodisce un segreto troppo scomodo, Glenn rimane un bravo ragazzo anche in situazioni estreme, non sa mentire e dà sempre il suo contributo. E vogliamo parlare della sua nuova veste da playboy (al contadino non far sapere quanto è buona la figlia e le pere!)?
Un personaggio differente, sicuramente più votato all'azione e allo scontro diretto, è Igor (Alex Lucchesi) dell'italianissimo Eaters, che inserisco patriotticamente molto volentieri. Tralasciando l'insieme e focalizzandomi sul survivor in sé, Igor è un soldato a suo agio nel pericolo, spaccone e dal grilletto facile. Prima spara, poi pensa. Tutto frasone a effetto e umorismo nero, è un po' la caricatura dell'eroe senza macchia e senza paura del cinema americano; è il duro, quello tosto. E quelli come lui sono quelli che sopravvivono più facilmente.
Sebbene non si tratta di uno Zombie Survivor classico a tutti gli effetti, in una puntata della terza serie di Misfits Rudy si trova ad aver a che fare con i non-morti. All'inizio non se la sente di uccidere Mr. Miggles, il gatto da cui è partita l'epidemia, ma quando rinasce l'anziana padrona infettata dal micio la stende con una martellata. Così come farà anche con la banda di Zombie Cheerleader, e chi segue la serie sa perché sono il suo incubo. Combatte gli Zombie e combatte le proprie paure, Rudy per me è un folle numero uno!
Un survivor che mi ha convinto da subito per l'assurdità generale della situazione e delle sue azioni è Marion di Undead, low-budget film australiano del 2003.
Marion fa il pescatore in una tranquilla cittadina australiana, in cui la gente lo credo lo scemo del villaggio, dato che lui sostiene di essere stato rapito dagli alieni. Ma quando dei meteoriti trasformano i cittadini in Zombie, e spuntano anche gli alieni come causa del fenomeno, Marion è l'unico preparato a combatterli. Improbabile e ironico, Marion sa il fatto suo, frasi fatte e scene d'azione iperboliche, è la parodia perfetta del survivor armato.
Per ultimi ma non ultimi, questi ragazzacci che vi presento sono i Gancore Club, rap band tailandese protagonista del film Gancore Gud (aka Dead Bite) nel ruolo di se stessa! Thai-rapper contro gli Zombie? Non sono ancora riuscito a trovare il film ma già dal trailer questi "hip-horror" survivor mi hanno convinto in maniera definitiva. Respect!
E voi che ne dite? Quali sono i survivor che vi hanno conquistato?
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