E' arrivato il momento di svelare gli imperdibili. I migliori. Quei dieci titoli che quest'anno hanno meritato di più in assoluto. Ci tengo a precisare che la classifica è stata solamente un pretesto per divertirmi un po', come accennavo, è stato un lavoro molto duro decidere le posizioni. Anche se le uniche per cui non ho mai avuto alcun dubbio sono state la Numero 3, la Numero 2 e la Numero 1. Ma ora basta con le chiacchiere, non voglio dilungarmi oltre con i discorsi.
Siete pronti?
...Let's see...
INGLORIOUS CINEPHILES: Top 20 Movies of 2011 - Part Two
10 - Le Idi di Marzo
Entra nella Top 10 quello che probabilmente è il miglior film del George Clooney regista: un thriller politico sorretto da un cast di attori micidiale e forte di un ritmo e una narrazione praticamente perfetti. "Le Idi di Marzo" è senza ombra di dubbio uno dei migliori film dell'anno, perfetto sia registicamente che a livello interpretativo, non a caso la sua partecipazione ai prossimi Oscar appare ormai quasi del tutto scontata. Vorrei aggiungere due parole inoltre sul manifesto, quello che riprende la copertina del "Time": semplicemente fantastico e geniale.
09 - Melancholia
Di questo titolo ricordo soprattutto il potente cazzotto sullo stomaco che mi è parso di ricevere non appena terminata la proiezione. La visione di "Melancholia" è stata una vera e propria esperienza. Capace di affascinarmi moltissimo con le sequenze a rallenty iniziali e poi di consumarmi lentamente durante tutto il resto della narrazione. Sebbene non sfugga da alcuni evidenti difetti, credo che se un film riesca a farti provare un qualcosa di così potente a livello fisico allora significa certamente che ha qualcosa in più di qualsiasi altro.
08 - Carnage
"Carnage" rappresenta un po' una delle cose che io amo di più: il crollo della maschera. Assistere alla perdita del controllo di queste due coppie, proprio nel mezzo di un incontro organizzato per risolvere il conflitto violento generato dai loro figli, è stato uno dei momenti più belli che ho potuto vivere in sala. Credo che lo sviscerare i reali impulsi umani, quelli che spesso tratteniamo o gestiamo accuratamente all'interno della società, sia uno degli argomenti più interessanti da poter trattare al cinema. In questo caso Polanski ha fatto un ottimo lavoro circondandosi anche di quattro fantastici attori tutti straordinariamente in parte (Waltz-Winslet in particolare).
07 - Warrior
Forse è il più outsider di tutti. "Warrior" è stato un film a cui mi sono avvicinato con il minor numero di aspettative possibili, sospettoso di trovarmi di fronte all'ennesimo clone di tanti altri film del genere. Invece devo ammettere che è riuscito a sorprendermi in maniera molto positiva, tanto da riuscire a conquistarmi completamente dosando in modo intelligente drammaticità e azione, accontentando una fascia di pubblico molto vasta e arrivando persino a emozionare grazie a un finale abbastanza commovente.
06 - Il Cigno Nero
Sembra passato molto più di un anno e invece "Il Cigno Nero" è uscito in Italia solo a metà febbraio 2011. Oltre a una strepitosa Natalie Portman, che finalmente è riuscita a portarsi a casa la tanto ambita e meritata statuetta, la pellicola di Aronofsky convince soprattutto per quelle sue profondissime atmosfere dark agghiaccianti, indispensabili per entrare in contatto con il mondo distorto e crudele percepito dalla fragilissima ballerina Nina. Anche qui un ottimo cast e una mezz'ora finale da cardiopalma.
05 - Drive
Arriviamo in Top 5 e con questo titolo celebriamo probabilmente le due rivelazioni della stagione: Ryan Gosling e Nicolas Winding Refn. "Drive" è stata la pellicola che ha convinto tutti all'ultimo festival di Cannes e, sebbene poco apprezzata da noi, per quanto mi riguarda è stata una delle sorprese più sbalorditive sotto molti punti di vista. Dalla destrezza con cui il suo regista è riuscito a rapire le nostre menti, quasi ipnotizzandole e costringendole ad assistere a questa storia fatta di dolorosa violenza e quasi impercettibili sentimenti fino alla caratterizzazione di un protagonista taciturno, freddo, apparentemente quieto ma potenzialmente letale. La sua giacca con lo scorpione disegnato sulla schiena ne è una rappresentazione perfetta.
04 - The Fighter
Niente storia di pugilato come ci si aspettava. E' la famiglia a far da padrona nel bellissimo film di David O'Russel. Una famiglia sconquassata, distruttiva ma che nonostante tutto alla fine si rivela essere comunque indispensabile per la vita del protagonista Mickey. Un enorme Christian Bale e un Mark Whalberg bravo come non mai, duettano per dar vita a un dramma appassionante e coinvolgente. Un film doloroso che sa benissimo come fare per arrivare dritto al cuore.
03 - Il Grinta
Fratelli Coen. Jeff Bridges. Matt Damon. What else? La Top 3 si apre con questo gruppo di geni talentuosi che hanno deciso di buttarsi a capofitto nel remake di un cult western di fine anni '60 con protagonista John Wayne. Ecco a voi il perdente ingiustificato della passata edizione dei premi Oscar. Ennesimo capolavoro firmato dai fratelli di Minneapolis: un western girato impeccabilmente, condito con quel pizzico di grottesco che non guasta mai e, più di ogni altra cosa, con un Jeff Bridges gigantesco al seguito. Ancora siete qui a leggere? Dovete assolutamente recuperarlo.
02 - The Tree of Life
Oggettivamente "The Tree of Life" avrebbe meritato la prima posizione. Il problema è che Malick è un tipo abbastanza complicato. Se non sei disposto a metterci del tuo non è semplice stargli dietro. Per cui, visto che una delle domande che mi pongo spesso dopo aver visto un film è: "ma mi piacerebbe rivederlo?" e in questo caso la risposta è stata: "si, ma senza fretta", ho deciso di farlo scendere in seconda posizione. E' innegabile che l'intero percorso intrapreso da Malick in questo film sia frutto di una mente non solo intelligente ma soprattutto libera, sotto certi aspetti anche superiore, ma io ricordo perfettamente anche le reazioni del pubblico durante la proiezione e sono arrivato alla conclusione che se non sei preparato a ciò che ti aspetta può diventare davvero una sofferenza assisterne alla visione. Mi limito a dire perciò che "The Tree of Life" è assolutamente da scoprire però è bene che quando decidiate di farlo vi armiate di un po' di buona volontà e un po' di santa pazienza.
01 - Habemus Papam
Si. Il più bel film nel 2011 per quanto mi riguarda l'ha fatto Nanni Moretti. La prima volta che l'ho visto al cinema ne sono rimasto stranamente colpito, una di quelle storie che rimangono dentro per giorni e giorni facendoti continuare a pensare e a riflettere. Poi casualmente l'ho rivisto di nuovo a distanza di qualche mese, ancora al cinema, e al termine della seconda visione tutto mi è sembrato molto più chiaro. Poetico, sensibile, commovente, esilarante, ironico, tutto quello che di buono si può trovare o chiedere ad un film in "Habemus Papam" è presente. Per me è un assoluto capolavoro, il vincitore incontrastato di questo anno cinematografico. Peraltro non sono ancora riuscito a metabolizzare la sua esclusione come candidato italiano all'Oscar ma questo, ahimé, è un altro discorso.
Bene, mi pare che ci siamo detti tutto. Vi ricordo che chiunque si fosse perso la prima parte può recuperlarla facilmente cliccando qui. Questo è ufficalmente l'ultimo post dell'anno in corso e visto che molto probabilmente mi dovrò far sopportare da voi ancora a lungo ne approfitto per augurare a tutti un 2012 pieno zeppo di buone visioni. Credo sia l'augurio migliore che un cinefilo possa fare ai suoi lettori.
Alla prossima ! ;)