Bello liscio.
Iniziamo perciò con i migliori film del 2013. Quelle che, secondo me (e sottolineo, come sempre, il secondo me) sono state le pellicole più interessanti dell’anno appena passato.
Anno che, cinematograficamente parlando, almeno per quanto mi riguarda, è stato avaro e povero di belle visioni.
Il 2014 promette già qualcosa di più interessante.
Ad ogni modo…partiamo!
Che strano, mi accorgo solo adesso di non averci speso due parole sul capitolo finale della “Trilogia del Cornetto” di Edgar Wright. Capitolo finale geniale, che parte come una commedia classica (fin troppo classica), con una rimpatriata tra un gruppo di amici, salvo poi finire nella fantascienza più interessante degli ultimi dieci anni. Se il film fosse brutto, varrebbe la pena di essere visto anche solo per il finale (assolutamente geniale). Ma dato che La fine del mondo è un film strepitoso, quel finale è la ciliegina sulla torta di un gioiello.
Se non l’avete ancora visto…beh, che aspettate?
Per quanto mi riguarda, il miglior film di animazione dell’anno passato. Non raggiunge le vette di Monsters & Co. ma è dannatamente brillante. Anche qui, ero convintissimo di averci fatto un articolo. E invece no, l’ho dimentica. Poco male.
Mike e Sullivan, la coppia che abbiamo imparato ad amare nel primo capitolo della serie, imparano ad essere quella coppia, malsopportandosi all’inizio, salvo poi diventare affiatatissimi. Il finale è uno dei più azzeccati e ispirati di sempre, per nulla scontato (e anzi, piuttosto sorprendente).
Le animazioni Pixar migliorano di anno in anno, ma su quello, c’è poco da fare: è la miglior casa di produzione animata da quando i fratelli Lumière hanno inventato il cinema. Non me ne vogliano i “Disneyani” puri, né i nippomiyazakofili.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Robottoni vs Mostri Giganti.
Ah…Ho già detto Robottoni vs Mostri Giganti?
Ne ho parlato “indirettamente” QUA
Che tecnicamente è del 2012, ma in sala, in Italì, è uscito nel 2013, e avendolo visto in sala nel 2013, entra di diritto in classifica. C’è chi dice che sia il più brutto film di Tarantino, c’è chi dice sia il migliore. Personalmente mi pongo nel mezzo, non è quello che mi è piaciuto di più, ma non è nemmeno quello che mi è piaciuto di meno. Resta il fatto che regia magistrale, personaggi sopra le righe e dialoghi serratissimi la rendono una pellicola spettacolare sotto ogni punto di vista. Come per gli altri film di questa Top 5, se anche fosse stato un film urèndo, varrebbe la visione per la scena in cui il dottor Shultz sta per stringere la mano a Di Caprio.
Del film ne ho parlato abbondantemente QUA
E anche quest’anno, un film italiano in cima a questa mia classifica. A riprova che, nonostante cinepanettoni e commedie da quattro soldi abbiano ormai saturato il nostro mercato, il cinema italiano è vivo e lotta insieme a noi. Il film di Sorrentino, magistrale dal punto di vista della regia, della sceneggiatura e della fotografia, è uno spaccato impietoso su ciò che siamo e su ciò che eravamo, su ciò che abbiamo perduto e su come ci siamo trasformati: la grande bellezza (del nulla) regna sovrana.
Se amate il cinema, non potete perdervi questo capolavoro.
Se vi siete persi il mio articolo, lo trovate QUA
Ma fermi!
Non è ancora finita!
Voglio spendere un altro paio di paroline per altre tre-quattro pellicole.
Il primo è un filmone “barocco”, con un Di Caprio sopra le righe, magnetico, roboante. Ormai è talmente da bravo che oscura la maggior parte degli attori che gli stanno intorno.
Gravity, invece, è una bella botta allo stomaco. Un’ora e mezza di “passeggiata nello spazio” (virgolette d’obbligo) a gravità zero. È un film che fa venire le vertigini, e quando si esce dalla sala si fa fatica a credere che il film non sia stato girato nello spazio, ma sia quasi tutto in computer grafica. Recuperatelo, se l’avete perso.
Che poi la graphic novel da cui è tratto il film, ovvero "Blu è un colore caldo" non è nemmeno tanto malaccio.
E sapete una cosa? Delusione un cazzo (scusate il francesismo). Sicuramente è vero che da Blokamp ci si aspettava di più dopo District 9 (che rimane uno dei film di fantascienza più belli della storia dei film di fantascienza), sicuramente c'è stato qualche passo indietro. Sicuramente Elysium rispetto a District 9 è un film banale e scontato, semplice nella trama quanto nello sviluppo e nello svolgimento, sotto molti aspetti fin troppo classico.
Ma sfido chiunque a dire (ed è stata la critica più grande che è stata rivolta al film) che le cose, nel nostro mondo, non siano esattamente come quelle mostrate dal film di Blokamp. I ricchi continuano a fare gli straricchi, a sfornare figli che possono permettersi di non fare una beata minchia (in quanto ricchi), e sono praticamente immortali (guardate le Star, c'hanno 60 anni e sembrano più giovani di me), mentre i poveri rimangono poveri a schiattare in corpo, come diciamo a Napoli. Che poi è la storia del mondo da Adamo ed Eva, ed è la storia di Elysium.
Se a ciò si accompagna un comparto tecnico da paura, e momenti d'azione strepitosi, io sinceramente non mi lamento.
Anzi.
Consiglio a tutti la visione.
Non ho visto lo Hobbit. Non ancora. Chiedo venia.
E voi? Che mi dite? Quali sono stati, secondo voi, i migliori film del 2013?