Ad ogni modo, eccovi i 5 libri più interessanti che mi sono capitati sottomano nello scorso anno. Ci tengo a specificare che sono libri che ho letto nel corso del 2012, ma che non sono stati pubblicati necessariamente nel corso dell’anno (anzi). E che, come sempre, queste Top 5 sono del tutto soggettive e rispecchiano solo i miei gusti personali.
Il libro su Rambo. Mi ha segnato, letteralmente colpito, conquistato e anche un po’ cambiato. È uno di quei romanzi che ti rimangono dentro, di quelli in grado di scalare la Hit Parade dei tuoi libri preferiti in assoluto, che ti si fissano in mente e sai che non se ne andranno mai.
Può sembrare paradossale che un tomo del genere ricopri solo la quinta posizione (e lo metto qui perché nel corso dell’anno ci sono volumi che mi sono piaciuti di più quest’anno per tematiche e stile di scrittura), ma il romanzo di Morrell è entrato di diritto nei miei personali dieci libri preferiti.
Varrebbe la pena leggerlo anche solo per il finale, epicissimo.
Ne ho parlato QUA
È un saggino veloce veloce, facile e divertentissimo (per modo di dire). L’autore spiega la nascita della tortura come pratica antropologica e sociale, passando ad elencare poi tutti i metodi, le modalità e le pratiche che l’umanità, nel corso della sua storia, ha applicato e inventato per torturare prigionieri, schiavi e persone. Si tratta di una piccola galleria dell’orrore, nel quale la genialità della mente umana viene messa al servizio della deviazione perversa e del gusto per il dolore.
Alcune torture, alcune sevizie e alcuni strumenti ideati per fare del male sono letteralmente opera di veri e propri geni (del male, naturalmente).
Il libro in sé, comunque, è molto affascinante.
Costa anche molto poco, essendo un Oscar Mondadori, e si può recuperare facilmente.
Questo romanzo è un videogiocone. In tutti i sensi, dato che per la maggior parte è ambientato all’interno di una realtà virtuale praticamente infinita. È un gioiello che un vero nerd (e soprattutto un vero amante degli anni ’80) non può assolutamente lasciarsi scappare. È impossibile staccarsi dalle pagine di Player One, tanto è intrigante, divertente e avvincente.
Ne ho parlato per vie traverse QUA
Sicuramente il volume più dissacrante letto quest’anno, nonché quello che mi ha fatto più scompisciare dalle risate. L’infanzia, la giovinezza, la crescita e la maturazione di Gesù vista dagli occhi del suo migliore amico, Biff. Un libro scritto in modo semplice e immediato, che però rivela un profondo lavoro di studio delle fonti antiche, delle società descritte e delle varie religioni con cui Gesù e Biff vengono a contatto.
Si perde nel finale (nel quale mi aspettavo un colpo di reni o un bel colpo di scena), ma il viaggio dei due compari, da solo, vale il prezzo del libro.
Letto prima a scrocco in digitale, e poi comprato non appena me lo sono ritrovato tra le mani.
Ne ho parlato QUA
Si tratta di un piccolo saggio che si legge in un pomeriggio, e è davvero molto gustoso. Partendo da un’introduzione geniale, nella quale si disserta cos’è la Storia e come va trattata (e in cui andrebbero tributati i canonici 92 minuti di applausi per aver relegato al loro posto spazzatura come i libri di Vespa, che sono tutto, eccetto “libri di storia” – cosa che invece crede l’autore e gente come lui), questo libricino vuol farci capire che la Storia altro non è che un insieme di vere e proprie “storie”. Perciò attraverso la disanima e l’approfondimento di diverse fonti pescate in diversi momenti storici (una fonte notarile, una fonte epigrafica, una fonte “orale”, una fonte epistolare fino ad arrivare a una mail) si ricrea e si riporta alla luce la “storia” che quelle fonti storiche ci hanno raccontato nel loro linguaggio specifico.
Menzione d’onore per “La fine dell’Eternità” di Asimov, per il primo volume de “La torre nera” che mi ha riappacificato con King e per il primo volume di Artemis Fowl, che m’è piaciuto davvero tanto.
E voi? Quali sono i libri che più vi sono piaciuti nel 2012?