Top Five: 5 spettatori che non sopporto

Creato il 27 gennaio 2013 da Bangorn @MarcoBangoSiena

Ieri l’amico Paolo ha fatto uscire una top 5 sulle cinque cose che non sopporta del cinema, inteso come sala cinematografica e pubblico. Mi sono ricordato che da tempo, dovevo fare anch’io una classifica, ma degli spettatori che non vorrei mai, e poi mai, trovarmi intorno.
Et voilà!

Disclaimer

Evitate per cortesia i discorsi moralisti sulla libertà della gente di fare quello che vuole e blablabla, perché poi dovremmo andare avanti a colpi di retorica fino alla prossima estate.

5) I Precog
Silenzio in sala. Momento di tensione in cui il tizio sta per prendere una decisione e… zac, l’imbecille di turno tenta di prevedere quello che succederà, e lo dice in modo tale da farlo sentire anche a te, che sei probabilmente ad almeno 3 metri di distanza. Ovvio che la previsione di questo novello Nostradamus o provetta Cassandra, sarà totalmente sballata.

«Adesso fa questo, poi va da quello e gli dice… »

4) Picchiettatori della sedia
Vi accoccolate sulla vostra poltrona. Ora sono finalmente a misura umana e non di bambino e quindi vi rilassate, appoggiando la schiena. Dietro, c’è il papà Gambalunga della situazione con le gambe accavallate, per cui, con la punta del suo cazzo di piede, picchietta ritmicamente attorno al vostro schienale. Peggio ancora, quando ci punta le ginocchia, e ogni 2×3, muovendosi, preme. A quel punto, parte il primo avvertimento gentile, seguito da un eventuale secondo le cui parole principali sono rotto e cazzo.

Stai seduto così, idiota!

3) Ma quello è quell’attore che…
Il peggior episodio di demenza e disturbo, fu alla proiezione de La Bussola d’Oro, che già di suo non è quel gran film, ma se ci si mette pure la vicina di poltrona che forse l’ultima volta che è stata al cinema, era per Bamby della Disney, credo che la cosa si faccia seccante. Lasciando perdere il «Ooooh, che carino!», a ogni apparizione dei daimon, proseguì con il riconoscere tutti gli attori. «Ehi, quello è 007!». Che brava. Che rompipalle.

«Ehi, 007!» No, è un attore che si chiama Daniel Craig, e adesso taci.

2) Accalcatori
Nel 2013 si prenota il posto da casa o lo si acquista alla cassa. Dal momento che si consegnano le nostre monetine all’operatore, virtuale o fisico che sia, il post A7 è nostro e di nessun altro. Allora ancora non mi spiego perché all’apertura delle porte, un branco di bisonti inferociti si accalca, andandosi a stringere a imbuto nella piccola entrata fatta per il passaggio di 2 persone alla volta. Non siamo mica negli anni ’80 che c’era la famosa corsa al posto migliore, porco cane! Stessa cosa all’uscita, con il fuggi fuggi generale. E qui diventa ancora più fastidioso, in quanto potrebbero rimanere calmi e magari pulire l’immondezzaio che hanno lasciato.

«Voglio il posto al centro, quello bello! Corri, corri!»

1) Film sbagliato
Insomma, va bene fidarsi del trailer, va bene fidarsi delle grandi riviste che consigliano il film a tutti perché gli hanno dato i soldini per farlo, va bene non avere un cazzo da fare quella sera, ma se non sei adatto a certi film, perché devi entrare in sala e rompere i coglioni? Non puoi andare a vedere per dire di Lars Von Trier e lamentarti per tutto lo spettacolo che è “lento” o “non si capisce nulla”. Non è il film per te, ma agli altri magari piace, quindi zitto ed esci, o informati meglio.
Immaginate quindi alla proiezione di Cloud Atlas?

Se hai sbagliato film, dormi. Io con Sweeney Todd sono stato educato e mi sono messo a dormire.


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