Top of the flops 2014

Creato il 31 dicembre 2014 da Bradipo
Stavo rileggendo il post dell'anno scorso riguardo al solito classificone riepilogativo in cui mettere tutte le innumerevoli schifezze viste quest'anno e ho notato che quelle parole potevano essere trascritte senza problemi anche per quest'anno, cioè qua facciamo tutto per cambiare e alla fine non cambia mai nulla veramente.
Forse quest'anno siamo riusciti a evitare parecchie schifezze ma è inevitabile incappare in qualche diludendo mostruoso. Ho notato che c'è parecchio horror in questa classifica per cui non stilerò una lista a parte.
La monnezza che c'è in questa lista basta e avanza per due liste e anche per un altro paio ancora...
Allora cominciamo così ci leviamo il dente.
10) THE GIVER-IL MONDO DI JONAS 
Ecco una cosa che ho imparato ad odiare quest'anno è la fantascienza distopica for dummies che ci stanno propinando in tutte le maniere per incassare qualche dollaruccio in più sull'onda del successo dei vari Hunger Games. Sembrano tutti fatti con lo stampino, tutti ammiccanti alla consistente fetta teen del pubblico ( che è quella che affolla le sale cinematografiche al di là dell'Oceano) e tutti irrimediabilmente tediosi e omologati nel descrivere una presunta civiltà distopica.
In The giver- Il mondo di Jonas  c'è l'aggravante della presunzione, l'uso del bianco e nero alla Pleasantville,quello sì che era un gioiellino, e due attori che hanno scritto pagine importanti di cinema che si prestano per il solo amore della pagnotta in un frullatone malmostoso di decine e decine di altri film.
Indigeribile.
9) IL SEGNATO 
Qual è l'altra più grande piaga che ha afflitto il cinema, horror soprattutto , in questi ultimi anni?
Esatto ! la tecnica del found footage/ mockumentary che ha avuto una seconda giovinezza a partire dalla sag(r)a di Paranormal Activity del delinquenziale Oren Peli che ha avuto la fortuna di essere pubblicizzato da Steven Spielberg che si era molto impaurito vedendo il suo film.
E se ti vedevi Lake Mungo, caro Steven, che cosa succedeva, te la facevi nel pannolone?
Il segnato è l'ultimo della sag(r)a delle attività paranormali: quei paraculi dei distributori italiani hanno anche tentato di fuorviare il pubblico nascondendo il titolo originale ( Paranormal Activity- The Marked ones).
Lo sceneggiatore del secondo , terzo e quarto capitolo viene promosso regista sul campo e mostra anche un'intuizione affatto male: quella di infiltrarsi nella credulità della comunità chicana che mostra un'iconografia religiosa piuttosto particolare.
Ma poi butta tutto alle ortiche in un film che si mostra di merda come quelli che lo hanno preceduto nella sag(r)a.
8) LO SGUARDO DI SATANA - CARRIE
Che geni i titolisti italiani che intitolano il remake del quasi omonimo film di De Palma semplicemente ribaltando l'ordine delle parole nel titolo.
Peccato che è del tutto ribaltata anche la qualità del film, pessima, una rilettura ad uso e consumo di teen agers , stando attenti anche alle scene di nudo nella doccia per evitare di incorrere in spiacevoli divieti ai minori di 13 anni che avrebbero tagliato una fetta consistente di incassi.
E' un film del tutto sbagliato a partire dalla scelta della protagonista ( perché la Moretz è troppo gnocca e rappresenta il sogno erotico proibito di una generazione di adolescenti brufolosi americani) e dalla citazione di molte scene del cult depalmiano che continua a scorrerci davanti agli occhi.
Da evitare se possibile.

7) ALL IS LOST - TUTTO E' PERDUTO
Mi duole il cuore mettere un film con Robert Redford in questa classifica, uno che ha scritto la storia della new Hollywood, uno che ho veramente nel cuore per tanti e tanti sogni che mi ha regalato.
Qui è alle prese con un one man show che mostra tutta la sua gagliardia fisica ( e anche quella del suo chirurgo plastico) ma anche una noia che non vi dico.
Due palle , signora mia, grosse come due cocomeri a vedere questo nonnetto superman avere sempre la soluzione giusta per tutto quello che gli sta accadendo.
E quando non ci arriva lui, ci arriva la longa manus, in tutti i sensi della Divina Provvidenza in un finale che infastidisce da morire.
E vabbè allora ditelo che c'è l'imbroglio sotto.

6) RESTA ANCHE DOMANI
Finivo la mia recensione a questo film con un " Ma anche no".
Non resto neanche oggi, non resisto.
Un concentrato di lacrime estorte a forza e di retorica familista sotto vuoto spinto in  uno dei film che più  mi ha irritato in questa stagione.
E c'è ancora la Moretz che mette alla prova i suoi polpaccetti da terzino in corse interminabili su e giù per l'ospedale in cui fantozzianamente perde tutta la famiglia a cadenze quasi regolari.
Se Colpa delle stelle osava e bene con l'amore che faceva rima con tumore, qui amore fa rima con zebedei frantumati proditoriamente in un crescendo di sfiga impressionante.
E a pensare che a me la Moretz piace anche ...eppure sono già due film di questa lista in cui è presente...

5) UNDER THE SKIN
A proposito di fantascienza di un certo tipo, il regista di questo film Johnathan Glazer, osa confrontarsi con maestri ineguagliati ma ne esce con le ossa rotte, polverizzate.
Non bastano bellissimi scorci panoramici delle highlands scozzesi per fare un bel film, non basta nemmeno utilizzare la Scarlettina Johansson desnuda per attrarre al cinema mandrie di bufali in calore, posso dire che mi ha fatto sbadigliare dal primo all'ultimo minuto?
Vogliamo parlare poi di quell'orrida parrucca nera che uccide letteralmente il sex appeal di Scarlettina?
Meglio di no, perché sotto la pella nasconde il catrame...

4) NOAH 
Il premio "Testicoli frantumati " del 2014 va senza dubbio a questo pasticciaccio brutto tra peplum e filosofia che risponde al nome di Noah.
Noè per gli amici italiani.
Per fare una battutaccia potrei dire che questo film fa acqua da tutte le parti ed è proprio così, questo è un tronfio polpettone esistenzialista, un delirio assoluto di quasi due ore e mezza che si muove pachidermicamente impastando religione e teologia, storia e leggenda, testi sacri e impennate fantasy tolkeniane.
Risultato?
Una mattonata in faccia all'ignaro spettatore.
3 ) POMPEI 
A proposito di peplum nei piani alti di questa classifica si piazza anche Pompei di Paul W.S. Anderson, uno che in quindici film da regista non è riuscito a mostrare un segno uno di evoluzione nella sua cinematografia.
Pompei è una megaproduzione da 100 milioni ( che non si vedono) che è un po' il paradigma del cinema di Anderson che progressivamente affonda come il Titanic.
Inevitabili concessioni a Il gladiatore e al disaster movie alla Emmerich, un mostro di cartone e di sfondi amorfi sui quali far recitare gli attori per poi creare tutto in studio grazie alla computer grafica che mostra il fianco a più di una critica perché palesemente finta. E poi vogliamo dirlo che non si sparge neanche un goccetto di sangue per tutto il film?
Eeeeeh questi divieti...
2) 1303 - LA PAURA HA INIZIO
 Per parafrasare il titolo potrei dire che lo schifo fa inizio.
E questo schifo ha trovato il modo di essere distribuito al cinema nelle sale nostrane che sembrano avere il monnezza detector per programmare le peggiori schifezze che vengono dall'estero, mentre altri validissimi film rimangono inediti e ignoti a una grossa fetta di pubblico.
Qui siamo proprio al nulla cinematografico, a un film horror realizzato come se fosse un film porno ( tipo bagnare la faccia della protagonista tra una sequenza e l'altra per far vedere che piange), un prodotto che è stato nel fondo del cassetto per oltre due anni e poi chissà perché è stato distribuito al cinema.Eppure la puzza di muffa si avvertiva chiaramente.

Ma non è lui che si aggiudica la palma di film più brutto dell'anno...
1) HERE COMES THE DEVIL 
Anche qui stiamo parlando di un film che circola da due anni per festival specializzati ma tecnicamente è uscito quest'anno ( in dvd) anche da noi.
Come inquadrare questa porcheria?
Diciamo che è un horror messicano che si muove nei territori della sexploitation anni '70 con lunghissime sequenze di sesso ( etero o omo non fa differenza) assolutamente fuori contesto , tipo i due genitori pensano a fare nonostante abbiano i figli scomparsi nel nulla, e un dilettantismo ostentato, forse pure troppo e per questo diventa sospetto , che fa rimpiangere la robaccia della Asylum.
Eppure ho trovato fior di difensori di questo film leggendo qualche recensione in giro per la rete.
E non ho la più pallida idea di che cosa ci abbiano visto e che non ho visto io.
Per me la porcheria dell'anno numero 1.
E anche per quest'anno la penitenza l'abbiamo fatta.

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