Ho scoperto questa simpatica iniziativa grazie a Fragola, e siccome adoro le liste, ho deciso di provarci anch’io. Sicuramente non parteciperò a tutte le Top Ten, però mi pare una cosa divertente, quindi… ci sto! :)
A seconda di quale dei due blog ha inizialmente proposto la Top Ten di questa settimana, il banner qui a fianco sarà di Top Ten Tuesday oppure di Top Ten Letterarie. Se invece il banner dice è semplicemente Top Ten Books vuol dire che il tema è stato scelto da me.
Ecco il tema di questo martedì (QUI il post originale):
top ten books that intimidate me
Questo romanzo (in italiano Il venditore di armi) mi intimidisce per una ragione particolare: ce l’ho in inglese. L’ho scelto infatti non tanto per se stesso ma per rappresentare in generale i romanzi in lingua che continuo a comprare ma non riesco ancora a leggere. A tutt’oggi infatti non sono ancora riuscita a leggere per intero un romanzo in inglese che non avessi già letto prima in italiano. Scelgo The gun seller per rappresentare questa categoria intimidatoria perché è il mio primissimo tentativo di lettura in lingua. Lo comprai infatti quando ancora non era uscito in italiano, iniziai anche a leggerlo, ma non riuscii mai a finirlo.
9. It / Stephen King
Ho letto pochi romanzi del re del brivido, e mi riprometto sempre di rimediare. Questo è in wishlist praticamente dalla prima volta che ho sentito parlare di King, ma ancora non l’ho letto e ammetto che un po’ mi spaventa. Non dal punto di vista dell’horror, anzi, bramo di essere terrorizzata :), solo che… è groooosso!! Di solito non mi faccio spaventare dai libroni, ma questo qui, non so perché, mi inquieta!
8. Esercizi di stile / Raymond Queneau
Mi attira moltissimo ma mi spaventa anche moltissimo questo scritto di Queneau. Per chi non lo conoscesse, si tratta di novantanove diverse versioni dello stesso racconto, tutte scritte con uno stile diverso. Ho paura la cosa possa risultare oltremodo noiosa, ma mi incuriosice così tanto!
Questo libro continua a spuntare fuori spesso in top ten varie perché lo vorrei leggere davvero, davvero tanto! Ma non gliela fo! E’ veramente mastodontico (non per niente la mia edizione è “I Mammut” della Newton), scritto piccolo piccolo… veramente un mattone! Mi spaventa!
6. Le affinità elettive / Johann Wolfgang Goethe
In questo romanzo ciò che mi intimidisce non è la lunghezza. E’ lungo infatti circa 300 pagine, quindi sicuramente non è mattone. Quello che però mi impensierisce è l’autore: non ho un buon ricordo dell’unico Goethe che ho letto finora (I dolori del giovane Werther), ma ho sempre voluto dargli una seconda possibilità.
5. Il tamburo di latta / Günther Grass
In generale sono sempre un po’ intimorita dai Premi Nobel, ed è spesso con gioia che invece scopro se se ti danno quel premio di solito c’hanno ragione! :) Però di questo romanzo qui in particolare ho sentito parlare lamentando una certa pesantezza, e questo, unito al mio solito timore nei confronti dei Nobel, non aiuta a non farmi intimidire!
Penso di non essere l’unica intimidita dalla Recherche, un malloppone di qualche migliaio di pagine diviso in 7 volumi. Però… questa sua maestosità è in realtà proprio la cosa che mi attira di più di questo libro! Come credo di aver già detto, prima o poi aprirò un GDL per questo romanzo, così forse in gruppo ci facciamo coraggio e riusciamo a leggerlo! :)
3. Orlando Furioso / Ludovico Ariosto
Voglio leggere questo libro da quando l’ho studiato al Liceo eoni fa, ma io e la poesia non andiamo d’accordissimo, per cui stavolta è il genere che mi impensierisce! E anche la paura di non capirlo bene senza le dovute annotazioni, per cui ci vorrebbe una versione ben curata, altro motivo per cui non mi sono ancora decisa a comprarlo in cartaceo e ce l’ho ancora solo in e-book…
2. Ulisse / James Joyce
Ecco, arriviamo alle prime posizioni in classifica, con libri che mi intimidiscono talmente tanto che onestamente non so se li leggerò mai. Il mio rapporto con Joyce non è idilliaco, ma non è neanche tanto quello a preoccuparmi, quanto il modo in cui sento sempre parlare di questo romanzo. Mi spaventa, sì.
Ed eccoci arrivati al più terrificante di tutti! A volte quando lo vedo lì nella libreria dei non letti mi dico: ma perché l’ho comprato?!? Io già fatico con la filosofia, questo poi pare di una pesantezza… ma la verità è che ricordo bene perché l’ho comprato: era la prima uscita di una collana dedicata ai classici del pensiero, al Liceo Nietzsche fu tra i pochi filosofi ad incuriosirmi (Filosofia non era sicuramente la mia materia preferita!), e infine perché sono testarda, quando una genere mi riesce ostico, ma non mi dispiace del tutto, mi incaponisco e voglio provare ancora. Chissà se ce la farò mai con questo qui!!
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