Topolino 3000, gli Auguri di Post Scriptum

Creato il 25 maggio 2013 da Postscriptum
 


Una storia lunga decenni quella di Topolino, ovvero quel Mickey Mouse creato dal mitico Walt Disney con Ub Iwerks nel 1928. E in Italia il topo più famoso del Mondo con tutti i personaggi Disney ha trovato grande successo, dato che il settimanale a fumetti che porta nel titolo il suo nome in questi giorni ha raggiunto il numero 3000!
Topolino, in inglese Mickey Mouse, venne creato da Walt Disney assieme ad un altro disegnatore, Ub Iwerks, nel 1928, negli studios proprio di Disney, che era già un produttore a apprezzava molto la collaborazione dei suoi creatori nelle idee che egli stesso aveva. Mickey Mouse fece la sua prima apparizione in un film d’animazione dal titolo “Plane Crazy” in cui si affacciò pure il personaggio di Minnie. Walt Disney produsse altri cortometraggi e i nuovi personaggi cominciarono a venire apprezzati, e così cominciò pure la produzione di storie a fumetti e strisce quotidiane, realizzate soprattutto dal grande Floyd Gottfredson per lungo tempo. Altri disegnatori e autori vennero coinvolti nel progetto Disney che in poco tempo divenne eccellente, con la creazione di numerosi personaggi su tutti Donald Duck, il nostro Paperino, ideato, come Qui Quo e Qua, da Al Taliaferro in particolare e reso poi celebre in USA dal grande Carl Barks, che fu anche il fumettista che creò Zio Paperone, Uncle Scrooge.

Un successo colto anche in Italia, che subito seguì la strada dei fumetti. Nel 1932 la Nerbini, casa editrice di Firenze, pubblicò “Il Giornale di Topolino” in edizione grande e settimanale, come un giornale appunto. Lo spazio era principalmente dedicato alle strisce quotidiane e alle storie brevi che stavano ottenendo un buon successo in USA. Nel 1935 però la casa editrice Mondadori acquistò il Giornale e riuscì a conseguire i diritti per pubblicare dalla Disney. Nacque così, dal numero 137 in poi, “Topolino” sempre in formato Giornale pubblicato da Mondadori – Walt Disney. Che continuò a pubblicare le storie a strisce e le tavole più lunghe dei vari fumettisti Disney americani.

Dopo un periodo complesso per tutta l’editoria, durante la guerra, nel 1949 la Mondadori decise di rinnovare Topolino. Con la direzione di Mario Gentilini, e con cadenza mensile in un primo periodo, venne pubblicato nell’aprile del 1949 il numero 1 di Topolino formato libretto, piccolo e tascabile, con storie americane per la maggior parte ma con storie italiane di grande importanza a completare il tutto. La prima in assoluto è “Topolino e il Cobra Bianco”, presente nel numero 1, mentre il primo grande capolavoro è “L’Inferno di Topolino” sceneggiata sempre da Guido Martina e disegnata da Angelo Bioletto, basata sull’Inferno di Dante. Una parodia, la prima tra le numerose tratte da romanzi, film, opere teatrali che la scuola italiana del fumetto Disney realizzerà.

E in quegli anni entrano nella famiglia di Topolino altri sceneggiatori e artisti del calibro di Giovan Battista Carpi, che realizzò tra gli altri “Paperinik”, ovvero Paperino da supereroe, presentato nella storia “Paperinik il diabolico vendicatore” nel 1969, e altri personaggi e animazioni straordinarie. E se Guido Martina fu uno degli sceneggiatori più importanti, con lui collaborarono, per le Grandi Parodie e non solo, disegnatori come lo stesso Carpi ma anche Pier Lorenzo De Vita, Luciano Bottaro e molti altri. Mentre a Martina furono avvicinati altri sceneggiatori, col passare del tempo, quali Carlo Chendi, Rodolfo Cimino e Romano Scarpa, che è anche uno dei maggiori fumettisti. Topolino si evolve e cresce come numero di copie vendute, aumenta il numero di pagine, alterna bianco e nero ai colori sulle proprie tavole. Passa dall’edizione mensile alla pubblicazione ogni quindici giorni, per poi divenire settimanale dal 1960, dal numero 396. Con la cadenza settimanale supererà anche quota 1 milione di copie, a seconda del periodo. I già grandi sceneggiatori e fumettisti, a cominciare da Romano Scarpa faranno da esempio a quella che sarà una generazione formidabile a fine anni ’60 e primi anni ’70, con disegnatori come Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita, Marco Rota e tanti altri con cui si arriva anche al numero 1000 nel 1975. Tra l’altro dal 1967 il formato libretto si amplia con il bordo giallo che arriva fino a oggi, dal numero 1097. A mano a mano aumentano anche il numero delle edizioni collegate a Topolino, che diventa in assoluto il maggior fumetto italiano e ha nella scuola italiana la più importante in Europa e riconosciuta dalla Disney la migliore affiliata, seconda solo per numero di produzioni a quella americana. Aumentano le storie e con esse i personaggi.

Da Topolinia a Paperopoli il passo è breve: da una parte Topolino, Minni, Pippo, Pluto, il commissario Basettoni e gli “avversari” di Topolino come Gambadilegno; dall’altra parte Paperino, Zio Paperone, Qui Quo Qua, Paperina, Paperoga, Gastone, Archimede, e gli “avversari” come la Banda Bassotti, Amelia e Rockerduck. E questo sono solo alcuni dei divertenti personaggi. Insomma, un incontro tra figure originali e nuove, molte frutto dei creatori italiani, che animano “Topolino” e lo trasformano in un grande periodico. Il quale nel 1980 passa alla direzione di Gaudenzio Capelli, che saprà condurre al meglio il passaggio dalla Mondadori alla The Walt Disney Company Italia nel 1988, a cominciare dal numero 1702. In pratica la Disney statunitense ritorna in prima persona alla proprietà rilanciando direttamente il marchio attraverso la sua società italiana, che è ancora oggi la più importante dopo quella americana. Le storie sono tutte italiane a partite dai primi anni ’90, cambia la veste grafica, l’impostazione dell’ordine delle storie all’interno del periodico, arrivano i gadget in occasione di grandi eventi sportivi ad esempio e poi anche in periodi normali, in allegato a Topolino. Le storie vanno sempre più al passo coi tempi, e appassionano i lettori giovani e non solo. Ci si dirige a gonfie vele verso lo storico Topolino 2000 del 27 marzo 1994, 388 pagine in edizione speciale con omaggi di autori storici e nuovi che intanto portano molte idee all’interno della Disney italiana, come Bruno Concina, Fabio Michelini, Bruno Sarda tra gli sceneggiatori e Stefano Intini, Corrado Mastantuono, Silvia Ziche, Sergio Asteriti, Giorgio Di Vita tra i disegnatori, e sono solo alcuni, ma dovremmo citarli tutti.

La direzione intanto passa a Paolo Cavaglione dal 1994 al 1999, poi Gianni Bono, Claretta Muci e dal 2007 a oggi a Valentina De Poli. Negli ultimi 20 anni, oltre a tante pubblicazioni speciali, come la raccolta delle “Grandi Parodie, “Zio Paperone”, “I Maestri” e altri, “Topolino” ha sempre raccontato storie e ha valorizzato il lavoro di maestri storici con nuovi e giovani fumettisti, nel segno della tradizione. Topolino 3000, in edicola da mercoledì 22 maggio, è già andato esaurito e ha raccolto consensi ed entusiasmo tra i lettori, con 14 divertenti storie da leggere con interesse, gli Auguri degli Artisti Disney e quindi della Redazione, di amici di Topolino e dei lettori, da scoprire pagina dopo pagina.

Continua così, caro Topolino. Ogni volta regali sempre grandi sorprese e noi che siamo cresciuti con le storie Disney saremo sempre con te.

Giuseppe Causarano
Twitter @Causarano88Ibla

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