Ha preso il via ieri, giovedì 4 giugno, per concludersi il prossimo 29 novembre, a Torino, presso il Museo Nazionale del Cinema, all’interno della Mole Antonelliana, la mostra Cinema Neorealista. Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra, a cura di Alberto Barbera, con la collaborazione di Grazia Paganelli e Fabio Pezzetti Tonion.
Corrente cinematografica non propriamente organica, il Neorealismo ha comunque offerto un’inedita espressione della nostra cultura, rappresentando all’interno del racconto filmico tanto la perdita quanto il recupero dei valori di una nuova Italia che nasceva dal dolore della guerra, una particolare combinazione fra un’attenta considerazione del contesto storico ed una linea drammaturgica incentrata anche sull’affabulazione narrativa; il percorso espositivo si sviluppa all’interno dell’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema, e presenta una varietà di materiali unica nel suo genere: oltre 180 tra fotografie e documenti, 15 manifesti, 23 monitor che ripropongono sequenze tratte da 55 film intervallate da documenti, interviste e foto, alle quali si affiancano 8 interviste esclusive.

Una quarta sezione, infine, è dedicata a Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis e Alberto Lattuada; al termine di questo percorso autoriale, un monitor su cui scorre una selezione di Cinegiornali dell’epoca dedicati ai film e ai registi in mostra.

Nella quinta sezione 8 registi raccontano in altrettante interviste esclusive il loro rapporto con il Neorealismo: Bernard Tavernier, Davide Ferrario, Edgar Reitz, Abderrhamane Sissako, Marco Bellocchio, Robert Guédiguian, Martin Scorsese e Bernardo Bertolucci.

Per favorire l’accesso alla mostra, sono a disposizione del pubblico Informazioni ad Accesso Facilitato (Facility Access Information), con supporti fruibili da una postazione dedicata, progettata appositamente, che includono: un video di introduzione e accompagnamento alla mostra con commento audio e interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana), attivabile da smartphone tramite TAG ottico e TAG a sfioramento (NFC); una mappa del piano espositivo su pannello e schede visivo-tattili; un testo introduttivo in Braille e lo schema della mostra con stampa in rilievo su carta; un testo ad alta leggibilità e font adeguato per persone dislessiche; la sintesi dei pannelli in mostra con traduzione in diverse lingue straniere.

A completamento della mostra, il catalogo Cinema Neorealista. Lo splendore del vero nell’Italia del dopoguerra, edito da Silvana Editoriale, che comprende, oltre alle fotografie e ai documenti in mostra, una introduzione di Alberto Barbera e i testi di Roberto Rossellini, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Cesare Zavattini e Giuseppe De Santis, insieme ad un’ampia filmografia e una cronologia completa del Neorealismo.
Nel prossimo mese di novembre il Cinema Massimo di Torino ospiterà una rassegna dedicata al cinema neorealista, che proporrà i film più importanti del periodo abbinati ad opere successive, provenienti dalle più disparate cinematografie, e che dal Neorealismo, in modi diversi, traggono ispirazione.
