Si trova in mezzo a una vasta pianura e viene spontaneo chiedersi se questa terra si può avere a richiesta e senza pagar tasse, tanto è lo spreco con cui viene usata.
Le sue strade sono di stravagante ampiezza, le piazze maestosamente movimentate,
le case enormi, belle e allineate in blocchi uniformi
che si protendono in lontananza dritti come frecce.
I marciapiedi hanno la stessa larghezza di una normale strada europea, e sono sormontati da doppie arcate, sorrette da pilastri di pietra o da colonne.
Si può camminare da un capo all’altro di queste strade spaziose, sempre al riparo;
e tutto il percorso è costeggiato da negozi tra i più belli e da trattorie assai invitanti.
C’è una lunga vasta galleria, tutta luccicante di negozi perversamente attraenti, che ha il soffitto a vetri, alto lassù sulla testa, ed è pavimentata con marmi dalle tenui sfumature, che formano dei graziosi motivi;
e di notte, quando questo luogo brilla di luce ed è popolato da un’allegra, chiacchierona e ridanciana moltitudine di gaudenti, lo spettacolo è degno di essere visto.
Tutto è su vasta scala; gli edifici pubblici, ad esempio, oltre ad essere vasti,
sono d'architettura imponente
Le grandi piazze ospitano grandi statue in bronzo.
A Torino si deve leggere un bel po',
perché ha più librerie in rapporto alla superficie, che in qualsiasi altra città che io conosca.
Mark Twain - Vagabondo in Italia - 1880