Torino Vs Genoa: 0-0, ovvero della paura di osare.

Creato il 09 maggio 2013 da Maurocanavese @Maurone

(I tifosi del Toro ricordano Falcone e Borsellino.)

L’unico commento che riesco a tirare fuori dal confronto di ieri sera tra Toro e Genoa è che ho visto partite giocate all’oratorio con tasso tecnico superiore a quella di ieri sera.

Il 5-3-2 di Ventura e il 3-5-1-1 a baricentro basso di Ballardini si sono annullati a vicenda, in una partita noiosa e scontata. Nel Toro ha pesato una certa prudenza eccessiva unita ad una inusuale macchinosità nella costruzione del gioco, aggiungiamoci poi che Bianchi e Cerci non riuscissero a dialogare tra loro in modo costruttivo; mentre nel Genoa Bertolacci e Borriello sono stati isolati man mano che la partita avanzava dai loro compagni della linea mediana che a malavoglia superavano la trequarti avversaria, dando la possibilità ai centrali granata (in particolar modo Rodriguez e Glik) di fare bella figura mostrandosi atleticamente superiori ai terminali d’attacco del Grifone; insomma un certo intasamento dello spazio a centrocampo (visto che anche Darmian e D’Ambrosio, come poi Birsa e Ogbonna hanno corso molto sulle fasce, ma senza assist decisivi) ha finito per chiudere gli spazi alle rispettive manovre. Tanto che forse più che parlare di “biscotto” è stata una reciproca paura di scoprirsi, poca o nulla fiducia nei propri mezzi e orecchie rivolte a quello che succedeva a Palermo e Siena.

Il Toro ha finito per collezionare qualche occasione in più dei liguri, grazie al lavorio dei tre mediani Basha, Brighi e Vives che qualche verticalizzazione l’hanno provata ad impostare rispetto ai loro diretti avversari di reparto, ma la qualità tecnica di queste occasioni sono così poca cosa che star qui a parlarne mi risulta a dir poco imbarazzante. Ovviamente i tifosi presenti allo stadio hanno fischiato ferocemente la prova dei 22 in campo, e di certo anche quelli rossobù non possono certo essere contenti di aver visto la propria squadra non impegnare assolutamente per 95 minuti Gillet. A meno di grosse sorprese Siena e Palermo non dovrebbero essere in grado di raggiungere né i granata né il Genoa, che comunque uno o due punti sarebbe meglio li facessero nelle prossime ultime due partite di campionato, così per non rischiare beffe clamorose. Rimane quindi una salvezza stentata, ma ne parleremo in dettaglio solo dopo averla raggiunta ufficialmente.

Per concludere questo risicato post vorrei omaggiare quei tifosi che durante il minuto di silenzio, che vergognosamente la Lega di serie A ha voluto che fosse dedicato a Giulio Andreotti, hanno esposto le foto dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi dalla mafia nel 1992; mentre nello spicchio occupato dai tifosi del Genoa, è stato esposto un accorato omaggio alla tragedia del porto avvenuta poche ore prima. Certi gesti valgono più della retorica e delle parole di cui certa, troppa, malapolitica ci inonda quotidianamente.

E come sempre FORZA VECCHIO CUORE GRANATA



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