Più di 100 atleti provenienti da 15 nazioni; età comprese tra i 30 e i 70 anni, con prevalenza di master 40 e 50: “dalla Germania sono arrivati addirittura una quarantina di persone” racconta Giuseppe D’Angelo, oggi nei panni di volontario, “e si riconoscono perché indossano tutti la stessa divisa di gara”. E anche se lo spirito dei WMG è decisamente rivolto alla partecipazione più che al risultato, “i tedeschi sono molto competitivi; tempo fa qualcuno è anche venuto qui ad allenarsi”.
Il percorso, compreso tra una costruzione del 1700 chiamata “Pontetto” e le rovine dell’antico ponte di epoca romana, è lungo 250 metri ed è uno dei più impegnativi d’Europa: “La difficoltà oscilla tra il terzo e il quarto grado” spiega D’Angelo, “inoltre, l’abbondanza d’acqua, insolita per questa stagione, lo rende ancora più complesso”. 20 le porte disposte da Roberto D’Angelo, disegnatore del tracciato, di cui 6 rosse da percorrere in risalita: “le condizioni di gara ostiche non hanno frenato gli atleti; al contrario, si sono lanciati nella competizione con più entusiasmo. Il canoista ama le acque agitate”.
Nato nel 1951, l’Ivrea Canoa Club venne inaugurato con una navigazione lunga ben 600 kilometri, partita dalla cittadina piemontese e giunta a Venezia. Il circolo ospita ogni anno una competizione internazionale; nel 2008 ha organizzato i Mondiali Assoluti nella specialità discesa, mentre per il 2015 è in programma una prova di Coppa del Mondo. Per i World Masters Games non poteva essere scelta sede più appropriata.
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