Torino World Masters Games: l’hockey prato brilla nelle sedi di Bra e Torino

Creato il 07 agosto 2013 da Sportduepuntozero

Quarto giorno di match nei gironi di quello che è un vero e proprio appuntamento internazionale tutto da seguire. Due le sedi di gara, Bra, nell’impianto dell’Hockey Bra che rappresenta una vera e propria perla di settore, e Torino, in corso Tazzoli 78.

Sono 22 in totale le squadre iscritte, con il 50% rappresentato dalle formazioni australiane, il 30% dalle sudafricane, il 10% dalle azzurre (tutte al maschile), il 10% dalle svizzere. A guidarci nelle pieghe dell’evento è Giuseppe Caggiano, 39enne torinese che riveste nell’occasione più ruoli, ovvero quello di portiere dell’Hockey Team 35, componente dello staff organizzativo e presidente del Rassemblement HC, squadra che milita nella serie B nazionale: “Sono molto soddisfatto per come stanno andando le cose – esordisce con il sorriso – e per l’atmosfera che si respira in questi World Masters Game. Da una parte c’è la sana voglia di competere, dall’altra, a fine confronti, quella di fare gruppo, aggregarsi, scambiarsi esperienze e culture. Un esempio? Al termine del match da noi vinto contro l’Iinduku, squadra sudafricana, i nostri avversari ci hanno chiamati ed è iniziato un siparietto carino con premiazioni diversificate e tutte bagnate da una sana birra. L’Hockey, e non solo in tale occasione, è anche questo”.

La compagine nella quale si batte Caggiano e che ormai ambisce alla vittoria presenta tra le proprie fila elementi di assoluto valore. Basti fare il nome dell’ancora nazionale Loris Perelli. Così di Massimo Lanzano, nell’orbita azzurra fino allo scorso anno, e di Stefano Serra, che da alcune stagioni ha lasciato le alte vette del movimento: “Tutti – prosegue il portiere torinese – abbiamo militato nel corso delle rispettive carriere in serie A1”. Apriamo una parentesi personale e chiediamo a Giuseppe come si è avvicinato all’hockey prato: “Giocava già mio padre Giancarlo ed io, dopo una parentesi con il basket, ne ho seguito le orme. Gioco ad hockey ormai da 27 anni ed ho fatto tutta la trafila nel Cus Torino, nonché nelle nazionali giovanili, con un’esperienza anche in quella maggiore. Del 2006 il mio passaggio al Rassemblement”.

Oggi il suo sport è passione e divertimento ma sempre con grande impegno. Quali caratteristiche lo connotano?: “La velocità, la possibilità anche in ragione della stessa di poter invertire in tempi brevi le sorti dell’incontro, la spettacolarità del gioco. Non dimentichiamo poi che trattasi di sport di squadra, con tanto di necessità di schemi vincenti e funzionali al gruppo”. Con l’aumentare dell’età come cambia lo scenario?: “Ci si può permettere qualche errore in più – sorride Giuseppe – anche se occorre allenarsi con regolarità onde evitare problemi alle articolazioni”. Oggi pomeriggio Caggiano e i suoi compagni affronteranno il terzo impegno nel girone, dopo aver battuto anche la Svizzera, contro l’SA Potters: “Cercheremo di ripetere i successi delle prime due uscite. Siamo una squadra di livello”. E la concorrenza in questi World Masters Game?: “Ci sono team nel complesso assortiti, mixati con buone individualità, vedi quelle dei Flying Hoppers nel maschile e delle Aussie Gold Power nel femminile, e giocatori comuni”. La presenza di tanti australiani non è casuale: “In campo femminile, nelle categorie Over 50 e 55, praticamente ci sono solo loro.

Consideriamo che in Australia esiste un campionato Master ufficiale con le equivalenti delle nostre serie A,B,C. Così’ in Inghilterra e in parte in Olanda. Non è il caso nostrano. Quando l’età avanza ci si può cimentare in serie inferiori, vedi la B, o in tornei appositi. Questo per continuare a nutrire la passione per questa bellissima disciplina”. I più simpatici di questi Giochi?: “E’ sempre spiacevole far classifiche – prosegue Caggiano – più giusto dire che in ogni squadra ci sono quei due o tre elementi “caratteristici” che abbinano alla tecnica il colore”.
I World Masters Game 2013 vedono in gara compagini espressione di categorie comprese tra gli Over 35 e gli Over 55 (maschili e femminili).

Gli atti decisivi, assolutamente da non perdere, sono fissati sabato 10 agosto a Bra, in quella che è diventata nelle ultime stagioni una sorta di “terra promessa” del movimento nazionale, basti pensare agli scudetti reiterati targati Lorenzoni e Hockey Bra: “La tradizione è però torinese – sottolinea Giuseppe Caggiano – e i palmares del nostro sport lo certificano”. Chiudiamo con una nota di famiglia. Giuseppe ed il padre Giancarlo si sono passati il testimone anche nelle conquiste. Su tutte quelle del titolo indoor di massima serie, con i colori del Cus Torino. Prima Giancarlo, poi Giuseppe, esattamente 17 anni dopo. Anche questo contribuisce a creare la piccola grande storia dell’Hockey Prato, i cui profumi di respirano in questi giorni grazie ai World Masters Game.

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