TORMENTER, Prophetic Deceiver

Creato il 16 gennaio 2016 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Originari di La Puente, California, i thrashers Tormenter ripubblicano il loro secondo album Prophetic Deceiver sotto l’egida della Static Tension Recordings. Se lo stile musicale della formazione guidata dal chitarrista/cantante Carlos Rodelo non è dissimile da quello proposto dall’ondata di gruppi come Bonded By Blood, Evile e Gama Bomb, se ne differenzia tuttavia per la varietà di una struttura compositiva più ispirata e personale nonché per un’esecuzione strumentale davvero impeccabile. La traccia iniziale “Snakes In The Throne Room”, connubio efficace di cori brutali e chitarre armonizzate in omaggio alla NWOBHM, pone le basi per il resto dell’album. L’orecchiabilità di “Prophetic Deceiver” è sintomatica dell’alternanza di melodia e aggressività vocale con in più un richiamo, neppure troppo velato, allo stile chitarristico di Marty Friedman nella sua componente shredder. È soprattutto la seconda parte del disco, comunque, a racchiudere le canzoni più interessanti e originali. L’introduzione chitarristica di “Critical Stasis” la pone a metà strada tra il thrash e il death (poi la traccia sfuma nel finale in un’esibizione virtuosa di tecnica strumentale). “The Final Storm” e “Sacrilege” sono brani violenti e rabbiosi: il primo si fa forte di una prestazione vocale convincente, il secondo è contraddistinto invece da una ritmica più serrata e ricca di scambi solisti. I cambi di  tempo repentini che scandiscono il dettato sonoro di “Collapse” e della conclusiva “Pulse Of Terror” sottolineano come in più di un’occasione il thrash dei Tormenter appaia tutt’altro che immediato o di facile lettura e si renda necessario più di un ascolto per poterne metabolizzare appieno la portata. Un piccolo neo è rappresentato dalla produzione, che tende a porre troppo in evidenza il suono di batteria e basso a discapito di quello di chitarra, sopratutto ritmica, e crea di conseguenza una sovrapposizione non sempre omogenea degli strumenti. A dispetto di quest’ultima doverosa annotazione, Profetic Deceiver rimane comunque un ottimo esempio di thrash ispirato e dinamico, in grado di regalare sensazioni piacevoli.

Dischi 2015, prophetic deceiver, static tension recordings