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Torna Festa a Vico, intervista all'ideatore, lo Chef Gennaro Esposito

Da Sississima
Torna Festa a Vico, intervista all'ideatore, lo Chef Gennaro Esposito
Torna a farmi visita Rocacambo ovvero lo pseudonimo dietro cui si cela un giornalista di una grande testata nazionale. Questo blog ospiterà quindi i suoi interventi tra i quali anche interviste a Chef stellati, qui trovate tutti i suoi precedenti articoli. Con questa firma, che omaggia l’esploratore italiano Pietro Brazzà, racconterà per noi i suoi viaggi nelle terre dei sapori, i suoi incontri con i protagonisti del cibo in Italia. Oggi ci propone l'articolo che riguarda la Festa a Vico con intervista all'ideatore, lo Chef Gennaro Esposito, e ancora, in basso, una sua ricetta, donata appositamente per questo blog, con foto.  Buona lettura! ;)

Torna Festa a Vico, i grandi chef cucinano nei negozi del centro Intervista all’ideatore Gennaro Esposito, due stelle Michelin (di Rocacambo)    I negozi del centro che diventano piccoli ristoranti dove a cucinare sono i migliori cuochi emergenti d’Italia. Una cena di beneficienza con decine di chef stellati tra i migliori del mondo. Un omaggio ai grandi maestri della cucina italiana. A Vico Equense, torna anche quest’anno Festa a Vico, uno dei più spettacolari eventi enogastronomici del sud Italia. Da domenica a mercoledì, le ricette popolari e quelle d’autore si mescoleranno nei vicoli e sulle spiagge del paese della penisola sorrentina. Anima, ideatore e organizzatore della manifestazione è Gennaro Esposito, chef con due stelle Michelin, capace di coniugare le basi della tradizione culinaria meridionale con uno spirito di ricerca e creatività. Lo abbiamo intervistato mentre mette a punto un fitto programma di appuntamenti (per i dettagli www.festavico.com). “Quest’anno – racconta -  il dato più importante è la crescita della manifestazione. In tutti i sensi. Aumentano gli eventi, aumentano gli chef coinvolti, cresce anche il contributo degli artisti che animano la parte più spettacolare dell’evento. Partiamo la domenica sera con la Repubblica del cibo, con il centro storico che si trasforma nel paradiso di chi ama la buona tavola: i migliori chef emergenti del panorama nazionale occuperanno quasi tutti i negozi del centro e lì, in piccoli spazi, prepareranno le loro creazioni. Per degustarle basterà comprare un coupon con cinque piccoli tagliandi. Un modo per mangiare piatti straordinari e insieme per aiutare chi è in difficoltà: tutto il ricavato infatti andrà in beneficenza a due Onlus che si occupano di neonati, il Santobono di Napoli e Noi con voi”.
Accanto ai giovani chef avete invitato i giganti della ristorazione italiana. Qualche nome? “Praticamente tutti i grandi. Dal numero 3 della classifica mondiale, Massimo Bottura, a Antonino Cannavacciuolo, famoso anche per le sue trasmissioni televisive. E poi  Moreno Cedroni e Mauro Uliassi di Senigallia, Norbert Niederkofler, dall’Alta Badia, il milanese Davide Oldani, la fiorentina Valeria Piccini, il ciociaro Salvatore Tassa, il torinese Davide Scabin e tanti altri cuochi premiati con stelle Michelin e riconoscimenti di ogni tipo. Con loro lunedì sera cucineremo tutti insieme per preparare una grande cena a più mani, i cui ricavati andranno anche questi in beneficienza”. Quest’anno il tema centrale della manifestazione sono i Maestri. Come mai questa scelta? “Nel corso di queste undici edizioni della Festa abbiamo raccontato i vari spaccati della carriera di uno chef: le origini, la cucina della mamma, la tradizione, il cibo di strada, insomma tutte quelle che possono essere le fonti d’ispirazione per la cucina contemporanea italiana. Non poteva mancare chiaramente un omaggio ai grandi maestri, a volte anche quelli insospettabili  delle piccole e anonime trattorie, oppure i grandi interpreti a cui abbiamo attinto tutti, direttamente lavorando nelle loro cucine o indirettamente ammirando il loro esempio”. Qualche nome dei maestri a lei più cari? “Subito mi vengono in mente figure come Gualtiero Marchesi, Angelo Paracucchi, Aimo Moroni, cioè persone di una generazione precedente alla nostra che hanno dato tanto alla cucina italiana in tempi non certo facili, in cui questo mestiere non era molto apprezzato. Oggi la cucina occupa i mezzi d’informazione in modo massiccio, il mestiere di cuoco è molto popolare e vive un periodo di enorme felicità, sia dal punto di vista della comunicazione, sia per la ricchezza e la varietà degli interpreti.  Da parte nostra, un omaggio a chi ci ha preceduto era insomma doveroso”. La cucina meridionale, che alla Festa avrà un ruolo fondamentale, si caratterizza per il suo legame molto forte con la tradizione. Che spazio c’è per innovare di fronte a ricette tanto consolidate? “L’errore che si fa è quello di voler rivisitare la ricetta classica. Io dico che invece è meglio partire dalla tradizione per analizzarla, guardarne i contenuti, studiarne i concetti importanti e poi magari trovarci dentro tanti motivi di sapienza e di ispirazione. L’Italia sicuramente vanta una fortissima tradizione culinaria. Da nord a sud. E a sud, dal punto di vista gastronomico, abbiamo avuto la fortuna di godere di tante influenze culinarie, grazie alle molte culture che si sono susseguite negli anni. E anche una ricchezza e una qualità di prodotti che ci hanno regalato il territorio e il clima. E’ da lì, dallo studio di tutto questo, che dobbiamo ripartire per innovare”. Come si concluderà la manifestazione? “Sarò un finale dolce e scoppiettante. Faremo un aperitivo con lo street food a Marina di Seiano, poi ci sarò un concerto con Stefano Bollani e per finire una degustazione di dolci sulla spiaggia preparata da cinquanta tra i migliori pasticceri italiani. Vi aspettiamo”.   
- Rosa Alpina - San Cassiano in Badia (BZ)
- D'O - Cornaredo (Mi)
- Da Caino - Manciano (Gr)
- Fabio Pisani - Il Luogo di Aimo e Nadia - Milano
- Niko Romito - Reale - Castel di Sangro (Aq)
- Salvatore Tassa - Colline Ciociare - Ocuto (Fr)
- Kentaro Torii - Forlino - Singapore
- Davide Scabin - Combal Zero - Rivoli (To)
- Mauro Uliassi - Uliassi - Senigallia (An)
- Gennaro Esposito - La Torre del Saracino Vico Equense (Na)
Si annunciano già le date di quest’anno della festa più attesa da tutti i cuochi e appassionati del settore: Festa a Vico. Giunta alla sua undicesima edizione, dall’8 all’11 giugno 2014, nel cuore della sempre spettacolare e scenografica Penisola sorrentina, avrà luogo Festa a Vico, evento appassionante e divertente ideato dal grande chef Gennaro Esposito. Quest’anno Festa a Vico viene dedicata ai “Maestri” degli chef che parteciperanno alla manifestazione, all’origine della grande cucina d’autore italiana contemporanea.
Restano invariati tutti i momenti della coinvolgente manifestazione. Il cuore di Vico Equense aprirà nuovamente le porte alle giovani promesse della cucina italiana trasformando la cittadina in un grande ristorante all’aperto, animando le strade e aprendo le porte a un pubblico trasversale. Si ripete l’esperienza dello scorso anno mettendo insieme alcuni tra i più significativi piatti del cibo di strada e coinvolgendo nuovamente tutti i negozi della Marina di Seiano, serata che anticiperà il concerto di beneficenza. Infine, e al principio, i big… In attesa della prossima edizione un souvenir fotografico (di Cristian Parravicini) dei grandi chef della serata d’apertura dell’anno scorso.Tutte le e il programma della manifestazione verranno pubblicate man mano sul sito di Festa a Vico www.festavico.com Questa la ricetta dello Chef Gennaro Esposito in omaggio a me e a tutti voi lettori del mio blog: Insalata di paccheri, burrata e scampi con guazzetto di ricci di mare ingredienti: 12 paccheri 12 scampi sgusciati 200 gr. di burrata 50 gr. di polpa di ricci di mare 75 gr. di olio extra vergine di oliva 150 gr. di pomodoro tagliato a cubetti prezzemolo, sale e pepe q.b. 2 spicchi d’aglio
Preparazione: cuocere i paccheri in una pentola con abbondante acqua salata. Al  termine, scolare la pasta e riempirla con la burrata, precedentemente tagliata a  cubetti, e sistemarla al centro del piatto (3 paccheri ogni piatto). In un pentolino mettere l’aglio, l’olio, il pomodoro, il prezzemolo ed un mestolino  d’acqua di cottura della pasta con un pizzico di sale. Cuocere gli scampi in una padella antiaderente e una volta pronti adagiare  1 scampo su ogni pacchero. Far bollire il guazzetto nel pentolino e quando è ben caldo aggiungere i ricci,  togliendo il tutto dal fuoco. Torna Festa a Vico, intervista all'ideatore, lo Chef Gennaro Esposito

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