Torna il "Bright Spot" di Cerere nelle immagini di Dawn

Creato il 09 settembre 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

La stavamo aspettando con trepidazione e finalmente l'immagine tanto attesa è arrivata: si tratta di una ripresa del cratere Occator di Cerere, noto per il misterioso " Bright Spot", ripresa dalla sonda della NASA Dawn dall'orbita HAMO.

Nell' articolo precedente Marco Di Lorenzo vi ha mostrato le incredibili ultime foto della superficie del pianeta nano, ad una risoluzione di 140 metri per pixel ma mancava all'appello il cosiddetto " Spot 5".

L'immagine rilasciata dalla NASA poco fa, in apertura, è stata ottenuta sovrapponendo due esposizioni, una breve per catturare il dettaglio dei punti luminosi, che altrimenti risulterebbero sovraesposti, e una normale per riprendere la superficie. Il team ha anche creato un animazione con una vista tridimensionale e topografica dell'area: il dislivello copre circa 6 chilometri tra le zone più basse (in blu) nel fondo del cratere e i rilievi circostanti (in marrone).
Il modello è stato ottenuto integrando l'ultima ripresa effettuata da un'altitudine di 1.470 chilometri con le viste a bassa risoluzione delle campagne di osservazione precedenti. La topografia è stata stirata 1,5 volte in altezza per migliorare la percezione dei rilievi.

Analogamente, sfruttando un' immagine ripresa durante l'orbita Survey e l'ultima rilasciata, siamo riusciti ad ottenere l'anaglifo qui sotto: pronti con gli occhialini 3D!

NASA Dawn - Cerere: cratere Occator, anaglifo
Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA - Processing Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

"Presto, l'analisi scientifica rivelerà la natura geologica e chimica di questo misterioso e affascinante paesaggio extraterrestre", ha dichiarato Marc Rayman, capo della missione Dawn.

Le macchie strane su Cerere sono diverse, sparse un po' ovunque sulla superficie del pianeta nano, apparentemente senza una logica ma il "Bright Spot" ha attirato l'attenzione fin dalla sua scoperta. Si trova all'interno di un cratere di circa 90 chilometri di diametro e la sua natura è tuttora sconosciuta.
Le ipotesi sono diverse: quella del ghiaccio trova maggiore consenso ma idee alternative, come la possibilità che possa trattarsi di sali, ancora non sono state scartate.

Di certo quelli che all'inizio apparivano solo come punti luminosi, ora stanno assumendo una forma più definita.
Qui sotto un dettaglio dell'immagine originale, ingrandito 2x enfatizzando i dettagli.

NASA Dawn - Cerere: cratere Occator, dettaglio 2x
Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA - Processing Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Quello che posso dire su questa foto è che si iniziano a notare molte caratteristiche intriganti: il pavimento del cratere è molto complesso e anche laddove potrebbe sembrare liscio, non lo è. Guardando attentamente si notano un'infinità di piccole rughe e sgraffi: alcuni rettilinei, discontinui e più profondi ricordano le tracce lasciate dai massi rotolanti su Marte (i cosiddetti " Rolling Stones"), altri, più leggeri, corrono invece nella stessa direzione. Altri ancora sembrano i segni lasciati dallo scorrere di un materiale viscoso.
Inoltre, continuo ad avere la sensazione che quella macchia luminosa sia qualcosa che ha "ribollito" dall'interno piuttosto che materiale esposto o depositato. Ma quello che trovo ancora più interessante sono le due sinuose linee parallele che collegano lo spot principale alla zona "imbrattata" di bianco più in alto sulla destra nella foto. Potrebbe essere una coincidenza ma sembra che quelle tracce conducano ad un unico blocco di materiale che, quindi, potrebbe aver slittato dallo Spot 5 fino alla nuova posizione, macchiando i dintorni.

Tuttavia, ovviamente queste sono solo interpretazioni visive, cosa è o non è il "Bright Spot" ce lo dovranno rivelare gli strumenti di Dawn.
Stay tuned!

PIA19889 sharpened e ingrandita al 135 per cento.
Credit: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA - Processing: Marco Di Lorenzo