Con il Festival delle Arti l’attenzione torna alla produzione culturale locale, che parte dal basso e si avvale dell’impegno appassionato dei tanti volontari che lavorano per la sua buona riuscita. “Vicino alle manifestazioni più celebrate dei giorni scorsi – ha affermato in merito Bettin – spesso non si vede il resto, che invece è prodotto qui. Il Festival delle Arti dà il segno della vitalità persistente di Venezia, che non si arrende all’immagine di città-vetrina o città-museo e si fa propositiva, partendo, in questo caso, dalla Giudecca, uno dei luoghi più vissuti, popolosi e popolari di Venezia, che trae la sua forza proprio da questa poliedricità”.
I numeri di quest’anno fanno capire quanto la manifestazione sia cresciuta: circa 180 gli eventi in programma – segnalati, con colori diversi, su un’apposita mappa – oltre 90 gli artisti che si esibiranno, una decina i laboratori artigianali organizzati. Una particolarità riguardo ai luoghi del Festival: se gli organizzatori hanno cercato di potenziare le aree più “popolari”, come le Zitelle e Sacca Fisola – dove si terranno, non a caso, i due grandi momenti collettivi di apertura e chiusura – spicca la diffusione del Festival su tutto il territorio, perfino in molti cortili, studi e abitazioni di privati, che si sono lasciati coinvolgere dall’atmosfera.
Tutto il programma su festivaldelleartigiudecca.org