Torna in libreria Francesco D’Adamo, con un romanzo d’avventure molto particolare - altrimenti non sarebbe un libro di Francesco D’Adamo, autore tradotto in tutto il mondo, tra i pochi capaci di parlare ai ragazzi di diritti, uguaglianza, impegno civile - con echi di Jack London: una tempesta di neve, la morsa implacabile del gelo, un falò nella notte e gli occhi scintillanti nel buio di un branco di lupi che stringono d’assedio i protagonisti.
Giovannino, detto Ti-Jean dalla mamma francese, detto Quattrocchi o Spostati Mezza Cartuccia dagli altri ragazzi, non si aspettava di passare così il Natale: così, cioè insieme al fratello vincente, Otello, bloccati dalla nevicata del secolo in un complesso industriale abbandonato alla periferia di Milano. Un’area di un milione di metri quadri, dove una volta c’erano le grandi fabbriche, abbandonata da decenni e in attesa che la speculazione faccia salire il valore dei terreni. Una cosiddetta Terra di Nessuno, dove c’è di tutto: ruderi, capannoni, macchinari morti e chissà cos’altro... Sembrava una passeggiata, scacciare qualche cane randagio e poi tornare davanti al panettone: ma invece Giovannino si troverà a difendersi da un branco di lupi in una notte di tormenta...
Un romanzo di formazione con un nuovo indimenticabile personaggio, Giovannino, che scoprirà come diventare grandi restando se stessi. Un antieroe debole, sprovveduto e imbranato che nell’interminabile notte dell’assedio dovrà fare i conti non solo con i lupi ma con se stesso, con le sue paure, con un fratello grande, forte, coraggioso, sicuro – da sempre esempio irraggiungibile e insopportabile - e con i suoi fantasmi (perché piena di fantasmi è l’adolescenza). I fantasmi dei genitori, morti due anni prima in un incidente stradale (…e se lui quella mattina non si fosse finto malato per non andare a scuola, e se mamma e papà non avessero di conseguenza cambiato strada e se….). I fantasmi delle antiche fabbriche della Terra di Nessuno, dove la vecchia ciminiera intatta svetta come un monolite sacro, dove una sirena contro ogni logica fischia ancora tre volte al giorno al cambio turno, dove migliaia di uomini e donne hanno vissuto, lavorato, sofferto. Il fantasma di Jenny della Cacca, la bambina che racconterà a Giovannino una antica storia di cacca, concerie, scioperi e morte. Un romanzo veloce da leggere, intenso e forte come una tempesta.
L'autore: Francesco D’Adamo è nato nel 1949 a Milano, dove vive e lavora. Scrittore, giornalista e insegnante, è stato tra i primi, agli inizi degli anni ’90, a percorrere la strada del noir all’italiana. Nel 1999 ha esordito nella narrativa per ragazzi col romanzo Lupo Omega (Edizioni EL), finalista ai premi Cassa di Risparmio di Cento, Città di Penne e Castello di Sanguinetto. Il suo romanzo Storia di Iqbal, Premio Cento 2002, tradotto e pubblicato negli Stati Uniti, nel 2004 è stato segnalato dall’American Library Association come libro «raccomandato e degno di nota», e ha avuto il Premio Christopher Awards (USA). Esperto di pedagogia e problematiche dell’adolescenza, Francesco D’Adamo, partecipa spesso a corsi d’aggiornamento per insegnanti e genitori, a incontri con le scuole, a convegni sull’adolescenza e la lettura. Con De Agostini ha già pubblicato i volumi Storia di Ismael che ha attraversato il mare (2009), e Radio niente(2010).