Di nuovo al punto di partenza. Dopo lo sconvolgente finale della prima stagione in cui tutto è stato ribaltato e ogni certezza è crollata, The Killing torna per una seconda stagione in cui bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo. La detective Sarah Linden (Mirelle Enos) non può più fidarsi di nessuno: perfino i suoi più stretti collaboratori sembrano coinvolti in una tela intricata di corruzione, ricatto e menzogna. Costretta a fare affidamento solo sulle proprie forze, ricomincia l’indagine da zero, riproponendo sempre le stesse domande: chi ha ucciso Rosie Larsen? Perché? Cosa collega l’omicidio della ragazza alle elezioni per il nuovo sindaco di Seattle? Interessi personali e politici si intrecciano sempre di più in questa seconda stagione, portando a rivelazioni inquietanti: il consigliere Richmond (Billy Campbell) è innocente, ma dovrà pagare a caro prezzo il fatto di non aver detto la verità su dove si trovasse il giorno della morte di Rosie; Holder (Joel Kinnaman) è sempre più ambiguo e una nuova tragedia è dietro l’angolo. Riuscirà Sarah a scoprire la verità? Nel pilota della prima stagione si dice che mancano 26 giorni alle elezioni: i primi 13 sono passati, uno per ogni episodio, in questa seconda serie vedremo gli altri 13 e poi fine dei giochi. The Killing è infatti all’ultimo atto: la seconda stagione è quella che porterà alla scoperta del, o dei, colpevoli. La serie creata da Veena Sud, ispirata a Twin Peaks e remake americano dello show danese Forbrydelsen, torna in tv il 4 aprile su Fox Crime (Sky 117) e promette colpi di scena a più non posso. Chi ha visto l’originale danese sa infatti che le carte sono state completamente mescolate: il colpevole è cambiato, così come le relazioni tra i personaggi e le loro motivazioni. Non ci sono dunque appigli o scorciatoie per smascherare l’assassino. Per conoscere la verità bisogna arrivare fino in fondo. Pubblicato su TvZap.
Torna “The Killing” Si stringe il cerchio intorno all’assassino
Creato il 04 aprile 2012 da Valentinaariete @valentinaarieteDi nuovo al punto di partenza. Dopo lo sconvolgente finale della prima stagione in cui tutto è stato ribaltato e ogni certezza è crollata, The Killing torna per una seconda stagione in cui bisogna rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo. La detective Sarah Linden (Mirelle Enos) non può più fidarsi di nessuno: perfino i suoi più stretti collaboratori sembrano coinvolti in una tela intricata di corruzione, ricatto e menzogna. Costretta a fare affidamento solo sulle proprie forze, ricomincia l’indagine da zero, riproponendo sempre le stesse domande: chi ha ucciso Rosie Larsen? Perché? Cosa collega l’omicidio della ragazza alle elezioni per il nuovo sindaco di Seattle? Interessi personali e politici si intrecciano sempre di più in questa seconda stagione, portando a rivelazioni inquietanti: il consigliere Richmond (Billy Campbell) è innocente, ma dovrà pagare a caro prezzo il fatto di non aver detto la verità su dove si trovasse il giorno della morte di Rosie; Holder (Joel Kinnaman) è sempre più ambiguo e una nuova tragedia è dietro l’angolo. Riuscirà Sarah a scoprire la verità? Nel pilota della prima stagione si dice che mancano 26 giorni alle elezioni: i primi 13 sono passati, uno per ogni episodio, in questa seconda serie vedremo gli altri 13 e poi fine dei giochi. The Killing è infatti all’ultimo atto: la seconda stagione è quella che porterà alla scoperta del, o dei, colpevoli. La serie creata da Veena Sud, ispirata a Twin Peaks e remake americano dello show danese Forbrydelsen, torna in tv il 4 aprile su Fox Crime (Sky 117) e promette colpi di scena a più non posso. Chi ha visto l’originale danese sa infatti che le carte sono state completamente mescolate: il colpevole è cambiato, così come le relazioni tra i personaggi e le loro motivazioni. Non ci sono dunque appigli o scorciatoie per smascherare l’assassino. Per conoscere la verità bisogna arrivare fino in fondo. Pubblicato su TvZap.
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