Questa volta ho visto Berlino sotto una luce diversa, l’ho girata in bicicletta e devo dire che l’ho apprezzata molto di più della prima volta. Con il sole estivo la città cambia volto, i colori sono completamente diversi in più è un piacere girarla senza il rischio di incappare in una delle mie sventure in metro.
Ad ogni modo, ragionavo sull’idea di tornare o meno in un posto già visto, e per quanto rimanga convinta che bisognerebbe cercare di vedere più mondo possibile, non credo che sia totalmente sbagliato decidere di rivisitare una città per la seconda o terza volta.
La prima volta che si visita un luogo si tende a vedere ciò che c’è di più conosciuto, gli status symbol della città, per capirsi, e a lasciare per i ritagli di tempo l’aspetto più particolare, invece tornando una seconda volta si approfondisce la conoscenza. Tornare in un posto già visto è come fare il passo successivo in un rapporto, è portare ad un livello superiore una relazione con un luogo che ci è particolarmente rimasto nel cuore.
Il mio discorso però non è da riferirsi a quelle classiche vacanze abitudinarie, della serie che ogni anno si va nello stesso posto, ammetto che quello non arrivo ancora a concepirlo, probabilmente perché per me il concetto di vacanza è un po’ diverso da quello di viaggio. Io non vado quasi mai in vacanza, io viaggio.
Ci si può innamorare di una città e volerci tornare, personalmente rivedrei tutti i luoghi in cui sono stata, ma al momento la passione per il viaggio e la scoperta del nuovo ha la precedenza, quindi largo alle nuove mete e in lista d’attesa ce ne sono già due.
Sarei curiosa di sapere la vostra opinione a riguarda, quanti di voi tornerebbero in un posto già visto? E quanti invece non lo farebbero? Il mondo è bello perché è vario.