Chi taglierà l’ultima retina al Reliant Stadium di Houston il prossimo 4 aprile? Chi salirà sul trono NCAA e festeggerà sulle note di ‘One Shining Moment’? Chi arriverà vivo in fondo al Torneo e succederà a Duke nell’albo d’oro? Da giovedì si potrà iniziare a rispondere a queste domande perchè scatterà ufficialmente il Torneo con le 68 invitate al grande ballo e sistemate all’interno del bracket dalla commissione di Indianapolis riunita nella Selection Sunday. Le quattro numero 1 sono Kansas, che ha chiuso col primo posto nel ranking, nel South Regional, North Carolina nell’East Regional, Oregon un po’ a sorpresa nel West Regional e Virginia nel Midwest Regional.
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SOUTH REGION
Kansas è la numero 1 overall, la squadra che ha chiuso il ranking in vetta e ha vinto anche regular season e torneo della Big 12. La squadra di Self, pur non avendo stelle da NBA, punta sul collettivo e sull’esperienza di Perry Ellis e Wayne Selden. Il cammino dei Jayhawks non è così semplice però perchè al secondo turno avranno la vincente di Buffalo-Connecticut, con gli Huskies di coach Ollie che sono in crescendo, hanno vinto il torneo dell’American East e al Torneo sono sempre uno spauracchio (campioni 2011 e 2014), mentre alle Sweet 16 una tra la Maryland di Melo Trimble, Rasheed Sulaimon e Diamond Stone, e la California dei talenti Jaylen Brown e Ivan Rabb, più gente esperta come Bird, Wallace e Matthews.
Nella parte bassa la 2 è Villanova che però ha perso la finale del torneo della Big East con Seton Hall mentre la 3 è Miami. Occhio alla 10 Temple ma se non si suicidano, come successo abbastanza spesso, i Wildcats di coach Jay Wright possono puntare alla finale del Regional. Da seguire il primo turno di Villanova con una sorta di derby italiano tra Ryan Arcidiacono, guardia leader dei Wildcats, e la UNC Asheville in cui milita Giacomo Zilli, lungo junior da Udine.
ALLA FINAL FOUR: Kansas
EAST REGION
I Tar Heels di North Carolina partono con la #1 e sono in crescita dopo il successo nel torneo della ACC. Quello di Roy Williams è uno squadrone, col play Paige, l’atletono Brice Johnson, l’intrigante Justin Jackson e un big man importante come Meeks. I Tar Heels avranno USC o la Providence del prospettone Kris Dunn al secondo turno mentre alle Sweet 16 chi resta viva tra Indiana e Kentucky. Gli Hoosiers hanno talento, con Troy Williams, Yogi Ferrell e James Blackmon mentre i Wildcats di coach Calipari stanno veleggiando sulle ali del backcourt composto da Tyler Ulis e Jamaal Murray (più Labissiere e gli altri…), hanno vinto il torneo della SEC e sono un pericoloso dark horse.
Nella parte bassa la #2 è Xavier ma le squadre forse più pericolose sono la #3 West Virginia e la #6 Notre Dame. I Mountaneers di coach Huggins possono contare su una delle difese più asfissianti della nazione mentre gli Irish di coach Brey hanno la fisicità di Auguste e il talento di Demetrius Jackson. Potrebbe essere verosimile una sfida North Carolina-West Virginia per andare alla Final Four ma nulla è scontato.
ALLA FINAL FOUR: North Carolina
WEST REGION
A sorpresa la #1 è andata ai Ducks di Oregon di coach Dana Altman, vincitori della PAC 12, squadra che segna tantissimo e gioca a ritmo forsennato. Nella parte alta Oregon potrebbe avere al secondo turno i campioni della Atlantic 10 di Saint Joseph’s, college in cui milita il freshman italiano Pier Francesco Oliva (4 punti e 4 rimbalzi in 16 minuti di media), ex Mens Sana Siena, mentre poi, a meno di sorprese, avrà la vincente di Baylor-Duke. I Blue Devils hanno tantissimo talento con Brandon Ingram e Grayson Allen, più il tiro del letale Matt Jones, ma i Bears hanno fisico e atletismo nei lunghi con Taurean Prince e Rico Gathers. Non sarà semplice per i ragazzi di coach K.
Nella parte bassa le favorite sono la #2 Oklahoma dell’asso Buddy Hield, miglior giocatore e marcatore della Big 12 ad oltre 25 punti di media, e la #3 Texas A&M, battuta da Kentucky nella finale del torneo della SEC ma pur sempre una delle squadre più solide della nazione (difesa fra le Top 30), un lungo come Tyler Davis e due guardie da 15 punti a sera come Jalen Jones e Danuel House. Regional indecifrabile, Oklahoma ha in Hield la chiave per spuntarla anche se la difesa di VCU al secondo turno e gli Aggies alle Sweet 16 sono ostacoli molto duri.
ALLA FINAL FOUR: Oklahoma
MIDWEST REGION
Con un po’ di stupore la #1 è andata a Virginia (dietro UNC sia nella regular season, sia nel torneo della ACC) e non a Michigan State, vincitrice in Big Ten. Per i Cavaliers della stella Malcolm Brogdon il percorso prevede chi passa tra Butler e Texas Tech al secondo turno, e probabilmente una tra Iowa State e Purdue alle Sweet 16. I Cyclones sono squadra ostica che gioca a mille allora e ha due giocatori esperti come Niang e McKay, mentre i Boilermakers sono in crescendo e hanno due totem come AJ Hammons e Caleb Swanigan da quasi doppia doppia di media.
Nella parte bassa gli Spartans sembrano avere strada spianata: la squadra di coach Izzo è molto solida, con l’esperto Costello in mezzo all’area, un tiratore mortifero con Forbes e soprattutto Denzel Valentine, un leader senior capace di andare in tripla doppia ogni sera potenzialmente (15+10+9 nella finale del torneo della Big Ten, 20 gare da 15+5+5 in stagione). Al secondo turno Dayton può dare fastidio mentre alle Sweet 16 sulla carta ci sarà una tra la Utah del big man austriaco Poeltl (18+9+2 stoppate a sera) e la Gonzaga di Kyle Wiltjer, Domantas Sabonis e dell’assistant coach italiano (sardo…) Riccardo Fois, se supera lo scoglio al primo turno di Seton Hall, a sorpresa vincitrice del torneo della Big East. Favori a Michigan State, di solito Izzo non tradisce.
ALLA FINAL FOUR: Michigan State